Un Mondo Ecosostenibile
ColtivazioniGuide Pratiche

Come si coltiva l’erba gattaia

Come si coltiva l’erba gattaia

La gattàia o gattària, erba gatta o erba gattaria (Nepeta cataria L., 1753) è una pianta erbacea della famiglia delle Lamiaceae.
Questa erba è molto gradita dai gatti che nutrendosene hanno delle reazioni particolari come saltare, cacciare gatti o animali immaginari e con un effetto che dura circa 5-15 minuti, dopo di ché, svanito l’effetto, il gatto inizia a lavarsi.
Dai dati bibliografici la pianta, comunque, non provoca effetti nocivi sul gatto in quanto non sono mai stati descritti effetti collaterali né danni permanenti nei gatti che sono stati esposti alla Nepeta cataria, per periodi di tempo anche prolungati.

Coltivazione –
Per quanto riguarda la coltivazione è una pianta molto rustica, facile da coltivare e che cresce in svariati tipi di terreno, purché ben drenati, in posizione soleggiata o a mezzombra.
Per quanto attiene alla temperatura questa pianta sopporta bene il freddo e tollera le temperature rigide dell’inverno anche di poco inferiori ai -15°C .
La pianta può essere anche usata anche per creare bordure o nei giardini rocciosi e può anche essere coltivata in vaso.
Nella coltivazione in vaso può essere messa sui davanzali delle finestre, sui balconi o sui terrazzi e funge anche da ottimo repellente naturale per gli insetti in particolare per le zanzare.
Per questa coltivazione va scelto un vaso che possa contenere in larghezza la pianta e con una profondità di almeno 50 cm. Con queste dimensioni si può avere un regolare sviluppo delle radici e della parte aerea.
Il terriccio deve essere misto di sabbia e torba nel rapporto di 1:2 e va innaffiato ogni 10 giorni circa, nel periodo più caldo che va da aprile ad ottobre evitando nel modo più assoluto i ristagni idrici nel sottovaso.
Per eseguire il trapianto bisogna scegliere poi un contenitore più grande del precedente usando del nuovo terreno ricco di sostanza organica, nel momento in cui le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature.
Nella coltivazioni in piena terra la Nepeta cataria va posta a distanza di 30 cm una dall’altra in modo da garantire lo spazio necessario alla crescita della radice e degli steli.
In piena terra la Nepeta cataria può essere coltivata a mezz’ombra ma per avere abbondanti fioriture è bene coltivarla in pieno sole.

Si ricorda che in piena terra, anche se è una pianta che si adatta a tutti i tipi di terreno preferisce quelli calcarei, sciolti e soprattutto ben drenati. In terreni troppo compatti o argillosi non riesce a sviluppare bene l’apparato radicale.
Per quanto riguarda l’irrigazione in pieno campo le piante tollerano la siccità pertanto vanno annaffiate saltuariamente dalla primavera all’autunno.
La gattàia va concimata nel periodo di fine inverno nel momento in cui la pianta si risveglia; per questa operazione vanno scelti concimi organici ben maturi come humus di lombrico o stallatico ben maturo.
Vediamo adesso la potatura.
La Nepeta cataria va potata durante il periodo della fioritura; in questa fase fenologica occorre eliminare i fiori appassiti, in estate vanno accorciati gli steli troppo lunghi , in autunno si potano tutti i rametti secchi lasciandoli circa 10 centimetri dal terreno.
Per quanto riguarda infine la moltiplicazione la Nepeta cataria si riproduce o per seme e per divisione dei cespi, in primavera.
La semina si esegue direttamente in piena terra distribuendo i semi, raccolti a giugno, sul terreno ben lavorato. I semi vanno poi coperti con 1-2 cm di terreno misto a sabbia.
Si consiglia di irrigare a pioggia attendendo la comparsa dei germogli.
Nella moltiplicazione per divisione dei cespi questa va eseguita nel periodo di marzo-aprile.
Si usa un coltello ben affilato e si divide il rizoma in porzioni che hanno radici secondarie o avventizie ben sviluppate e con almeno un germoglio.
I pezzi di rizoma vanno trapiantati, ognuno con la loro piccola porzione di fusto in vasetti singoli che vanno e annaffiati per favorire la radicazione. A radicazione avvenuta le nuove piante si trasferiscono in vasi più grandi o in piena terra.
Un’altra tecnica di moltiplicazione è quella per talea di fusto.
Questa va eseguita nel mese di luglio quando si staccano dalla pianta dei rametti vigorosi e sani e si mettono a radicare in un cassone contenente terra sabbiosa o perlite.
Questi vanno poi annaffiati fino a quando non compaiono nuove foglioline, una volta radicate le talee si trasferiscono in vasi singoli fino al momento della messa a dimora definitiva. Si consiglia di ripararli dai raggi solari diretti finché non radicano.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *