Ischnoderma benzoinum
Ischnoderma benzoinum
Il benzoino a staffa (Ischnoderma benzoinum (Wahlenb.) P. Karst., 1881) è un fungo appartenente alla famiglia dei Fomitopsidaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Fungi,
Divisione Basidiomycota,
Sottodivisione Agaricmonycotina,
Classe Agaricomycetes,
Sottoclasse Incertae sedis,
Ordine Polyporales,
Famiglia Fomitopsidaceae,
Genere Ischnoderma,
Specie I. benzoinum.
Sono sinonimi i termini:
– Boletus benzoinus Wahlenb.;
– Boletus rubiginosus Schrad.;
– Boletus velutinus Schumach.;
– Boletus velutinus Vahl;
– Ganoderma rubiginosa (Fr.) Bres.;
– Ischnoderma resinosum f. benzoinum (Wahlenb.) Pilát;
– Lasiochlaena benzoina (Wahlenb.) Pouzar;
– Polyporus benzoinus (Wahlenb.) Fr.;
– Polyporus benzoinus Wahlenb.;
– Polyporus benzoinus var. morosus (Kalchbr.) Cooke;
– Polyporus guttatus Weinm.;
– Polyporus morosus Kalchbr.;
– Polyporus nigrorugosa Lloyd;
– Polyporus pini-silvestris Allesch.;
– Polyporus resinosus subsp. benzoinus (Wahlenb.) P.Karst.;
– Polyporus rubiginosus Fr.;
– Polystictus benzoinus (Wahlenb.) Bigeard & H.Guill.;
– Trametes benzoina (Wahlenb.) Fr.;
– Trametes rubiginosus Fr.;
– Ungulina benzoina (Wahlenb.) Pat., 1900;
– Ungulina benzoina (Wahlenb.) Singer.
Etimologia –
Il termine Ischnoderma proviene dal greco antico ἰσχνός (ischnos), cioè forte o robusto e δέρμα (derma), in riferimento alla pelle o superficie.
L’epiteto specifico benzoinum viene dal latino benzoinus, per via dell’odore simile alla resina balsamica che stilla dallo Styrax benzoin dell’India.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Ischnoderma benzoinum è un fungo basidiomicete che cresce nell’Europa, soprattutto dell’area centro settentrionale, in Siberia, con ritrovamenti fino alla Corea e Giappone, negli Stati Uniti.
Il suo habitat è quasi esclusivamente su conifere dove si sviluppa soprattutto nel periodo autunnale.
Riconoscimento –
L’Ischnoderma benzoinum è un fungo senza gambo con un carpoforo di 8–22 cm, a forma di mensola, fissato al substrato mediante un umbone dorsale; tomentoso poi liscio, rugoso, color bruno ruggine o bruno-nerastro.
L’imenio è costituito da pori biancastri, rotondo-angolosi, 4-6 per mm, negli esemplari più maturi diventano bruni, scuriscono se toccati, tubuli bruni di circa 1 cm di lunghezza.
La carne è costituita da un contesto con uno spessore di circa 1 cm, molle e biancastro da giovane, ocra e duro maturando. È di consistenza fibroso-carnosa, poi suberosa, giallognola, poi fulva.
Al microscopio si notano delle spore cilindriche, bianche in massa, 4,9-6,0 x 1,4-2,4 µm, non amiloidi, lisce, ialine.
I basidi sono clavati, tetrasporici, con giunti a fibbia alla base, 14,22-18,74 x 3,86-5,68 µm.
Il contesto diventa marrone-nero con il KOH.
Coltivazione –
L’Ischnoderma benzoinum è un fungo non coltivato che fruttifica su ceppaie e radici di pini e abeti.
Usi e Tradizioni –
L’Ischnoderma benzoinum è un fungo conosciuto in alcuni paesi con alcuni nomi comuni; tra questi riportiamo: in Francia è conosciuto come “Polypore balsamique”,”Polypore à odeur de benjoin”; in Germania “Schwarzgebänderter Harzporling”; nel Regno Unito “Benzoin Bracket”.
A questo genere appartengono basidiomi annuali, sessili, mensolati, spesso a forma di ventaglio, dapprima soffici poi molto duri, con una superficie pileica tomentosa per poi divenire una crosta, di colore bruno scuro fino a nerastro. Imenio poroide biancastro che scurisce al tocco. Sistema ifale dimitico con le ife generatrici fibulate e le ife scheletriche ialine o brune, basidiospore cilindriche, non amiloidi, lisce, bianche in massa. Specie saprotrofe di conifere e latifoglie, agenti di carie bianca.
È un fungo non commestibile e senza alcun valore.
Questo fungo è abbastanza diffuso nell’emisfero boreale, non frequente in Italia, l’altra specie del genere, Ischnoderma resinosum (Fries) P. Karsten 1879, è molto simile macroscopicamente, ma cresce esclusivamente su latifoglia, preferibilmente faggio (Fagus sylvatica).
Una qualche possibile confusione si potrebbe avere con Meripilus gigantesus (Persoon) P.Karsten 1882, che però è facilmente riconoscibile per l’annerimento al tocco, non istantaneo, in tutte le sue parti, e per la crescita preferenziale su Castanea sativa e Fagus sylvatica, inoltre le spore sono ellissoidali e più grandi 5,5-7,5 × 4,5-6 µm.
Si può anche confondere con Bondarzewia mesenterica (Schaeffer) Kreisel 1984, che, pur condividendo l’habitat, cresce su radici affioranti di Picea abies e Abies alba, ha però i pori biancastri, angolosi ed irregolari, i tubuli e il contesto concolori, le ife prive di giunti a fibbia, le spore amiloidi, subglobose e verrucose.
Modalità di Preparazione –
L’Ischnoderma benzoinum è un fungo di consistenza coriacea e di commestibilità non idonea.
Guido Bissanti
Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Cetto B., 2008. I funghi dal vero, Saturnia, Trento.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/309855683/original.jpeg
– https://www.artportalen.se/MediaLibrary/2022/9/1964e151-3880-40a3-ac4d-00d6dc9b69c0_image.jpg
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