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Rubus chingii

Rubus chingii

Il lampone a foglie dolce o tè dolce cinese (Rubus chingii, Hu) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Rosales,
Famiglia Rosaceae,
Sottofamiglia Rosoideae,
Genere Rubus,
Specie R. chingii.
È sinonimo il termine:
– Rubus chingii var. suavissimus (S.K.Lee) L.T.Lu.;
– Rubus officinalis Koidz.;
– Rubus suavissimus S.K.Lee;
– Rubus tanakae auct..

Etimologia –
Il termine Rubus viene da rúbeo essere rosso: riferimento al colore dei frutti immaturi di rovo, lampone, mora.
L’epiteto specifico chingii è in onore al botanico cinese Ching Ren-chang (1898-1986).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Rubus chingii è una pianta originaria della Cina e, con precisione delle province meridionali di Guizhou, Guang Dong e Guangxi ma presente nell’est asiatico, Cina sudorientale e Giappone.
Il suo habitat naturale è quello dei boschi sempreverdi di latifoglie in collina, boschi di conifere, bordi stradali e boschetti, tra 500 e1000 m. s.l.m..

Descrizione –
Il Rubus chingii è una pianta arbustiva decidua che produce ogni anno un grappolo di steli biennali da eretti a rampicanti, scarsamente spinosi; gli steli possono essere lunghi 150 – 300 cm.
Le foglie, che sono prodotte solo nel loro primo anno di crescita, sono palmate in 5-7 parti, raramente in 6 o 8 parti.
I fiori hanno un diametro di 3–5 cm, con petali di 1,4–2,5 cm.
Il frutto è una polidrupa, di colore rosso più o meno intenso, sub globosa, con un diametro di 15 – 20 mm.

Coltivazione –
Il Rubus chingii è un arbusto deciduo che viene raccolto anche allo stato naturale per uso locale come alimento o per uso medicinale.
I germogli appena cresciuti hanno enorme vigore e portamento eretto, raggiungendo un’altezza fino a 300 cm. A causa dell’enorme vigoria di crescita, i germogli freschi sono molto tolleranti alla potatura e germoglieranno di nuovo sotto il taglio da ciascuna ascella fogliare in un tempo breve. I germogli freschi e verdi presentano molte spine.
È una pianta di facile coltivazione a condizione che si abbiano a disposizione suoli argillosi, ben drenati ed esposti al sole o in ombra parziale.
La propagazione avviene per seme che richiede stratificazione ed è meglio seminare all’inizio dell’autunno in semenzaio freddo. Il seme immagazzinato richiede una stratificazione di un mese a circa 3 °C ed è meglio seminare il prima possibile durante l’anno. Il trapianto in pieno campo va effettuato nella tarda primavera dell’anno successivo.
Si può propagare anche per via agamica tramite talee di legno semimaturo, nel periodo di metà estate in zona ombreggiata.
Altro metodo di propagazione è quello per divisione, da effettuare all’inizio della primavera o poco prima della caduta delle foglie in autunno.

Usi e Tradizioni –
Il Rubus chingii è una pianta utilizzata da molto tempo sia in campo alimentare che medicinale.
Le foglie di questa pianta sono ricche di zucchero e vengono utilizzate per preparare un tè dolce nella Cina meridionale.
Le foglie sono dotate di un’estrema dolcezza (la molecola alla base dell’effetto dolcificante è 200 volte più dolce dello zucchero).
Tuttavia esistono anche popolazioni autoctone di Rubus chingii in Giappone che hanno le stesse caratteristiche fitosanitarie di quelle originarie cinesi, ma le cui foglie non hanno dolcezza.
L’elevata dolcezza delle foglie è dovuta ad alcuni composti del gruppo dei glicosidi kauranici noti come rubusosidi. I glicosidi kauranici comprendono, ad esempio, anche gli steviosidi presenti nella pianta Stevia rebaudiana.
Questi due glicosidi sono molto simili nella loro struttura chimica e quindi hanno anche un potere dolcificante simile o identico.
I frutti essiccati del Rubus chingii sono stati usati nella ‘medicina tradizionale cinese’ (MTC) fin dall’antichità. Oltre al glicoside rubusoside, le foglie ei frutti contengono una varietà di altri principi bioattivi.
I componenti determinati, tra gli altri sono: acido gallico, rutina, acido ellagico, rubusoside e steviolo monoside che sono stati quantificati e utilizzati nello sviluppo di impronte cromatografiche qualitative.
Per uso commestibile si consumano i frutti sia crudi che cotti. Questi, per via della loro dolcezza, sono usati per fare marmellate, gelatine e bevande varie, compreso il vino.
Questa pianta, in natura ha una resa piuttosto elevata, ei frutti agrodolci, particolarmente prediletti dai bambini, vengono raccolti e venduti nei mercati dei contadini e usati per fare il vino.
Per uso medicinale si utilizzano sia i frutti che le radici che vengono usati nella cura della tosse, come tonificante della circolazione sanguigna e per ridurre i gonfiori.
Le foglie sono usate come tonico per gli anziani.
Questa pianta è una delle quattro specie utilizzate nel Guangxi, in Cina, per produrre l’etnomedicina tiancha (tè dolce). Questa specie è conosciuta come Yaoshan-tiancha. Le altre tre specie sono Lithocarpus polystachyus (Wall.) Rehd. (baise-tiancha); Engelhardia roxburghiana Wall. (guiping-tiancha); e Mycetia sinensis (Hemsl.) Craib (longzhou-tiancha).
Il Tiancha è usato principalmente nel trattamento dell’ipertensione e del diabete.

Modalità di Preparazione –
Il Rubus chingii è una pianta utilizzata da tempo sia per scopi alimentari che medicinali e di cui si utilizzano sia i frutti, le radici che le foglie.
Le foglie essiccate possono quindi essere conservate come qualsiasi tè commerciale. È meglio conservarle in un luogo non troppo caldo, asciutto e al riparo dalla luce. I frutti vengono consumati sia crudi che cotti e con questi si preparano marmellate, gelatine e bevande varie e vino.
Le foglie, che come detto, sono ricche di zucchero sono usate per fare un tè dolce nel sud della Cina.
Le radici trovano impiego nell’ uso medicinale, ed insieme ai frutti vengono usate nella cura della tosse, come tonificante della circolazione sanguigna e per ridurre i gonfiori.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
– https://cyberfloralouisiana.com/images/LSUCollections/Vascular/LSU/00/203/LSU00203793_L.JPG

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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