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Nepenthes mirabilis

Nepenthes mirabilis

La pianta carnivora comune della palude (Nepenthes mirabilis (Lour.) Druce, 1917) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Nepenthaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Nepenthales,
Famiglia Nepenthaceae,
Genere Nepenthes,
Specie N. mirabilis.
È basionimo il termine:
– Phyllamphora mirabilis Lour.
Sono sinonimi i termini:
– Nepenthes albolineata F.M.Bailey;
– Nepenthes alicae F.M.Bailey;
– Nepenthes aliciae F.M.Bailey;
– Nepenthes armbrustae F.M.Bailey;
– Nepenthes beccariana Macfarl.;
– Nepenthes bernaysii F.M.Bailey;
– Nepenthes cantharifera Juss.;
– Nepenthes cantharifera Juss. ex Raf.;
– Nepenthes cholmondeleyi F.M.Bailey;
– Nepenthes distillatoria Auclair;
– Nepenthes distillatoria Auclair ex Steud.;
– Nepenthes echinostoma Hook.fil.;
– Nepenthes fimbriata Blume;
– Nepenthes fimbriata var. leptostachya Blume;
– Nepenthes garrawayae F.M.Bailey;
– Nepenthes hainanensis Metcalfe & Chalk;
– Nepenthes hainaniana Metcalfe & Chalk;
– Nepenthes hainensis Y.Fukatsu;
– Nepenthes jardinei F.M.Bailey;
– Nepenthes kennedyana F.Muell.;
– Nepenthes kennedyi Benth.;
– Nepenthes macrostachya Blume;
– Nepenthes mirabilis (Lour.) Rafarin;
– Nepenthes mirabilis var. biflora J.H.Adam & Wilcock;
– Nepenthes mirabilis var. echinostoma (Hook.fil.) J.H.Adam & Wilcock;
– Nepenthes mirabilis var. globosa M.Catal.;
– Nepenthes moluccensis Oken;
– Nepenthes moorei F.M.Bailey;
– Nepenthes pascoensis F.M.Bailey;
– Nepenthes phyllamphora Willd.;
– Nepenthes phyllamphora var. macrantha Hook.fil.;
– Nepenthes phyllamphora var. pediculata Lecomte;
– Nepenthes phyllamphora var. platyphylla Blume;
– Nepenthes phyllamphora var. speciosa Rafarin;
– Nepenthes rowanae F.M.Bailey;
– Nepenthes scyphus Juss.;
– Nepenthes scyphus Juss. ex Raf.;
– Nepenthes tubulosa Macfarl..
Questa pianta, lungo tutto il suo areale, dimostra una grande variabilità in termini di morfologia e colore della brocca; in totale sono state descritte le seguenti forme e varietà di N. mirabilis:
– Nepenthes mirabilis f. anamensis (Hort.Weiner) Hort.Westphal (1991);
– Nepenthes mirabilis var. anamensis Hort.Weiner in sched. (1985) nom.nud.;
– Nepenthes mirabilis var. biflora J.H.Adam & Wilcock (1992);
– Nepenthes mirabilis f. simensis (Hort.Weiner) Hort.Westphal (1991);
– Nepenthes mirabilis var. simensis Hort.Weiner in sched. (1985) nom.nud.;
– Nepenthes mirabilis f. smilesii (Hemsl.) Hort.Westphal (2000);
– Nepenthes mirabilis var. smilesii (Hemsl.) Hort.Weiner in sched. (1985).

Etimologia –
Il termine Nepenthes deriva dal greco antico νη- ne “non”, e πένθος pénthos “dolore” e fa riferimento a un episodio dell’Odissea, in cui una regina egizia porge ad Elena un “nepenthes pharmakon”, un farmaco che lenisce il dolore tramite la cancellazione dei ricordi.
L’epiteto mirabilis viene da miror, meraviglioso, meravigliarsi, stupirsi, stupenda; per i fiori che possono essere di colori diversi.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Nepenthes mirabilis e una pianta carnivora tropicale di gran lunga la più diffuso tra tutto il genere. Il suo areale copre l’Asia sud-orientale continentale e tutte le principali isole dell’arcipelago malese (meno le Piccole Isole della Sonda e le Filippine settentrionali), estendendosi dalla Cina a nord fino all’Australia a sud.
Nel dettaglio è presente nei seguenti paesi: Australia (penisola di Cape York), Borneo, Cambogia, Isole Caroline (Palau e Yap), Cina (provincia di Guangdong, Hainan, Hong Kong e Macao), Isole D’Entrecasteaux, Giava, Laos, Arcipelago della Louisiade, Isole Molucche, Myanmar, Nuova Guinea, Malesia peninsulare, Filippine (Dinagat e Mindanao), Sulawesi, Sumatra, Thailandia e Vietnam. È stata registrata anche in molte isole minori, tra cui Babi, Bangka, Isole Banyak, Isole Batu, Bengkalis, Enggano, Ko Lanta, Ko Tarutao, Langkawi, Mendol, Isole Mentawai (Nord Pagai, Siberut, Sipura e Sud Pagai). Isole Meranti (Padang, Rangsang e Tebing Tinggi), Nias, Penang, Phuket, Isole Riau (Isole Lingga e Arcipelago di Riau), Rupat, Tawi-Tawi, e forse Wowoni.
Questa specie mostra una grande variabilità in tutto il suo areale e il suo habitat è quello delle basse altitudini, di poco sopra il livello del mare, ma occasionalmente è stata osservata fino a 1400 m.

Descrizione –
La Nepenthes mirabilis è una pianta erbacea che consiste di uno stelo lungo fino a 15 m, di circa 1 cm di diametro. Lungo lo stelo sono posizionate foglie alternate, la cui nervatura centrale si estende oltre l’apice formando un viticcio. Il viticcio termina con una trappola, una sacca munita di opercolo chiamata ascidio. Gli insetti, attirati dal nettare secreto da ghiandole cosparse sull’ascidio, cadono all’interno, dove vengono digeriti da un liquido contenente pepsina e assimilati dalla pianta. Quando l’ascidio è ancora in via di formazione, l’opercolo è chiuso, e si apre solo quando la trappola è matura. Contrariamente a una credenza comune, l’opercolo non ha capacità di movimento, non si chiude ogni volta che l’ascidio intrappola un insetto. Esso contribuisce ad attirare la preda ed evita che la pioggia riempia la trappola, compromettendone il funzionamento e appesantendo la pianta. Raggiunta una certa altezza gli steli di producono foglie con viticci che si arrotolano su sé stessi. Come nella pianta di vite, questo espediente permette di arrampicarsi o sostenersi sulla vegetazione circostante, onde evitare che lo stelo collassi e per massimizzare l’esposizione al sole.
Le foglie sono a forma di secchiello con una base allargata che funge da boccia e una struttura allungata che si alza come un collo. Questo “collo” termina con una struttura a coperchio noto come opercolo.
La parte inferiore della foglia a forma di secchiello è rivestita da una superficie cerosa e scivolosa, spesso colorata in modo attraente per attirare gli insetti. Gli insetti sono attratti dal colore e dalla presenza di nettare.
Una volta che un insetto cade nella foglia, viene intrappolato e incapace di fuggire a causa della superficie scivolosa. Il liquido digestivo secretato all’interno del secchiello contiene enzimi che decompongono gli insetti catturati, fornendo alla pianta nutrienti essenziali come azoto e fosforo.
Il coperchio, o opercolo, svolge un ruolo cruciale nel processo di cattura. Esso previene l’ingresso di pioggia eccessiva che potrebbe diluire il liquido digestivo. Inoltre, serve a mantenere un ambiente controllato all’interno del secchiello.
Oltre alle foglie specializzate, la pianta produce anche fiori che possono variare in colorazione e sono spesso caratterizzati da una struttura unica.
Esistono diverse varietà e sottospecie di Nepenthes mirabilis, che possono differire leggermente nella forma delle foglie, nel colore e in altri tratti.

Coltivazione –
La Nepenthes mirabilis è una pianta straordinaria che ha sviluppato adattamenti specializzati per sopravvivere in ambienti in cui il suolo è carente di nutrienti. La sua capacità di catturare e digerire insetti fornisce alla pianta una fonte supplementare di nutrienti essenziali per la crescita e lo sviluppo.
Inoltre questa specie ha il maggior numero di ibridi naturali conosciuti di qualsiasi specie del genere e diverse varietà.
Questa pianta può essere sia epifita, crescendo su alberi o su terreno, che terrestre, crescendo direttamente nel suolo.
La pianta può essere coltivata anche fuori dal suo areale naturale, tuttavia bisogna ricordare che è una pianta abituata ai climi delle foreste pluviali, quindi caldi ma umidi.
Per questo motivo nei climi temperati queste piante possono essere coltivate in ambienti interni, scegliendo locali luminosi ma con luce solare filtrata e non diretta. In estate possono essere spostate in ambienti esterni ma avendo l’accortezza di tenerle all’ombra in un luogo arieggiato e nebulizzando spesso le foglie con acqua.

Usi e Tradizioni –
La Nepenthes mirabilis è una pianta carnivora, alquanto diffusa, in un ampio areale che comprende tutto il Sud-est asiatico, estendendosi con colonie sporadiche fino alla Cina e all’Australia.
Il nome Nepenthes fu attribuito da Linneo, poiché egli immaginava come un botanico, che dopo un lungo e travagliato viaggio nel sud-est asiatico avesse trovato questa stupefacente pianta nel suo habitat naturale, si sarebbe sentito ripagato di ogni sforzo e tutti i suoi affanni sarebbero stati dimenticati, come successo ad Elena.
Nelle brocche di questa specie sono stati rinvenuti un gran numero di organismi infaunali. Questi includono la mosca sarcofagida Sarcophaga papuensis e l’acaro Nepenthacarus warreni, entrambi trovati nelle popolazioni australiane della pianta. Allo stesso modo, le zanzare Aedes dybasi e Aedes maehleri risiedono nei lanciatori di N. mirabilis rispettivamente sulle isole di Palau e Yap. Entrambi hanno storie di vita e tratti morfologici insoliti associati a questa abitudine.
Il nematode Baujardia mirabilis è stato descritto da N. mirabilis in Tailandia. Non si ritiene che sia casuale; le brocche di questa specie sembrano essere l’habitat naturale del nematode. Si è scoperto che i microecosistemi in queste brocche erano dominati da larve di zanzara, moscerini e B. mirabilis. Si ipotizza che questo nematode possa avere una relazione foretica con una o più specie di insetti infaunali.
Nel sud della Cina sono state osservate raganelle nelle brocche di N. mirabilis. Gli anfibi non cadono preda della pianta, ma si nutrono piuttosto di insetti catturati dalle brocche. Non sono influenzati dai succhi digestivi acidi (che possono avere un pH fino a 2), probabilmente a causa dello strato esterno mucillaginoso della loro pelle.
Inoltre la prima testimonianza di un fungo acquatico che vive nell’organo lanciatore di una pianta carnivora proviene da un esemplare di N. mirabilis che cresce lungo il fiume Jardine in Australia. Il fungo miceliale è stato osservato sia come vivente libero nel fluido della trappola che attaccato ai resti di insetti chitinosi.
È stato scoperto che anche le brocche di N. mirabilis ospitano una complessa comunità di batteri. Queste comunità batteriche sembrano essere più diversificate di quelle trovate nel fluido della brocca di N. ampullaria e N. gracilis simpatrico nella Malesia peninsulare. Nella N. mirabilis la loro composizione può differire anche significativamente a seconda del tipo di brocca, cosa non riscontrata nelle altre due specie.
Dal punto di vista ecologico lo stato di conservazione di N. mirabilis è elencato come Least Concern nella Lista Rossa IUCN. A Hong Kong, è una specie protetta ai sensi dei regolamenti forestali.

Modalità di Preparazione –
Non si conoscono particolari utilizzi della Nepenthes mirabilis.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/171748401/original.jpeg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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