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Cervus nippon

Cervus nippon

Il cervo sika o cervo del Giappone (Cervus nippon, Temminck, 1838) è un mammifero appartenente alla famiglia dei Cervidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Artiodactyla,
Famiglia Cervidae,
Sottofamiglia Cervinae,
Genere Cervus,
Specie C. nippon.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti sottospecie:
– Cervus nippon subsp. aplodontus (Heude, 1884);
– Cervus nippon subsp. centralis;
– Cervus nippon subsp. grassianus (Heude, 1884);
– Cervus nippon subsp. hortulorum Swinhoe, 1864;
– Cervus nippon subsp. keramae (Kuroda, 1924);
– Cervus nippon subsp. kopschi Swinhoe, 1873;
– Cervus nippon subsp. mageshimae Kuroda & Okada, 1950;
– Cervus nippon subsp. mandarinus Milne-Edwards, 1871;
– Cervus nippon subsp. mantchuricus Swinhoe, 1864;
– Cervus nippon subsp. nippon;
– Cervus nippon subsp. pseudaxis Gervais, 1841;
– Cervus nippon subsp. pulchellus Imaizumi, 1970;
– Cervus nippon subsp. sichuanicus Guo, Chen & Wang, 1978;
– Cervus nippon subsp. soloensis (Heude, 1888);
– Cervus nippon subsp. taiouanus Blyth, 1860;
– Cervus nippon subsp. yakushimae Kuroda & Okada, 1950;
– Cervus nippon subsp. yesoensis (Heude, 1884).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Cervus nippon è una specie nativa del sud-est dell’Asia, da cui fu introdotta poi in molte altre parti del mondo. È considerata a rischio di estinzione in molte aree, tranne che in Giappone, dove invece la popolazione è sovrabbondante.
Il suo habitat è prevalentemente quello del bosco, dove si nutre di erba, foglie, germogli e cortecce di alberi. È un animale prevalentemente crepuscolare o notturno e si rifugia in aree coperte di vegetazione durante le ore diurne.
La specie è diffusa in diverse regioni dell’Asia orientale, compresi Giappone, Cina, Corea e Taiwan. È stato introdotto anche in molte altre parti del mondo, inclusi gli Stati Uniti e diversi paesi europei, dove è stato adattato con successo a vari habitat.
Questo animale è una specie di grande valore ecologico e culturale in molte regioni. Tuttavia, in alcune aree, le popolazioni selvatiche sono minacciate dalla perdita di habitat, dalla caccia e dalla competizione con altre specie. Sono stati compiuti sforzi per proteggere e conservare questa specie attraverso programmi di gestione delle popolazioni e la creazione di riserve naturali.
Il Cervus nippon nippon è la sottospecie tipo, allevata da secoli in Giappone, in templi, parchi e fattorie allo stato semi-domestico. Di conseguenza la sua acclimatazione in varie parti del mondo, tra cui i boschi e parchi europei (Inghilterra, Scozia, Francia, Germania, Danimarca) e perfino il Madagascar, è stata facile.
Il Cervus nippon mantchuricus è stato introdotto nel 1875 in Nuova Zelanda e successivamente in Australia. Inoltre nel 1950 i sovietici l’hanno introdotto nell’Azerbaigian. È un cervo molto resistente: si adatta ai climi sfavorevoli e d’inverno non risente della scarsità di alimentazione. L’habitat naturale sono i boschi ricchi di radure, ma la specie si è adeguata anche alle grandi coltivazioni e alle piantagioni.
Il Cervus nippon taioanus è alto circa 90 cm al garrese con un mantello estivo castano chiaro con evidenti macchie bianche, più scuro sotto il collo e sulla striscia dorsale fortemente marcata. Il mantello invernale è più folto e scuro, con macchie meno evidenti. Le corna misurano al massimo 50 cm. Questo cerco abitava tutte le montagne al centro di Taiwan, anche fra le nevi perenni, e sembra vi fosse piuttosto comune. Durante il dominio giapponese fino alla fine della guerra era severamente protetto, ma dopo la guerra è stato cacciato dai cinesi in pochi anni fin quasi all’estinzione (sembra che non abbia neppure protezione nominale), mentre le foreste indispensabili alla sua sopravvivenza venivano distrutte. Nonostante ciò, ve ne sono ancora piccole mandrie sui monti della regione di Taitung (da cui purtroppo gli aborigeni riforniscono anche i ristoranti), oltre a 100-200 sull’isola Verde o Lu-tao a 30 km ad est di Taitung, e una cinquantina allo zoo di Taipei.
La sottospecie delle Isole Ryukyu (Cervus nippon keramae) somiglia molto a quello del Giappone: è solo un po’ più piccolo, con testa pure più piccola e corna con più appendici verrucose. Sembra infatti che sia stato introdotto sulle isole dal Giappone molti anni fa (vi è registrato presente dal 1757) e che il lungo isolamento abbia dato luogo alla differenziazione di una forma insulare. La popolazione è in declino (scesa da circa 160 a circa 30 dal 1954 al 1965) perché le isole sono molto piccole (pochissimi km²), il foraggio è poco e di cattiva qualità (probabilmente per la presenza di capre), e l’acqua talvolta scarseggia. La razza è stata dichiarata monumento nazionale nel 1955, e da allora è severamente protetta.
La sottospecie che vive nel nord della Cina (Cervus nippon mandarinus) ha macchie più grandi, ma meno numerose, e permanenti durante l’anno. Il colore del mantello è chiaro, la pancia è del colore del mantello e non bianca, le corna sono più divaricate. Anticamente era probabilmente diffuso in tutta la Cina nord-orientale. Nel 1937 esisteva solo nella riserva di caccia imperiale di Tung Ling. Fino alla deposizione della dinastia Manciù (1911-12) questa sottospecie era severamente protetta, ma in seguito i soldati ne uccisero la maggior parte, e i rimanenti non furono protetti. Oggi probabilmente esiste solo in piccoli numeri in fattorie dello Shan-si.
Il sika dello Shanxi (Cervus nippon grassianus) è uno dei più grandi (105–110 cm al garrese, peso 100 kg), e le sue macchie sono quasi invisibili. Il colore è bruno grigiastro scuro, tendente al marrone sul retro e sulle zampe. Era diffuso in tutta la zona montuosa dello Shanxi occidentale. Secondo Sowerby, l’ultimo vi fu ucciso nel 1920. Sembra esista ancora in alcuni zoo cinesi, ma la notizia non è confermata.
La sottospecie che vive nel sud della Cina (Cervus nippon kopschi) è piccolo (85 cm al garrese), solo poco più grande di quello giapponese. Il dorso è marrone con una lunga striscia vertebrale scura fiancheggiata da macchie bianche indistinte, la pancia è bianca. Era distribuito dal bacino dello Yangtze a oriente fino alla costa, e a sud fino al Kwantung. Secondo Sowerby, già nel 1937 questo cervo era quasi estinto: non godeva di nessuna protezione ed era cacciato intensamente. Oggi è severamente protetto, ma è probabilmente estinto.

Descrizione –
Il Cervus nippon è considerato uno dei cervi più piccoli, con dimensioni simili a quelle di un cervo di medie dimensioni.
Gli adulti hanno un’altezza al garrese di circa 70-120 centimetri e un peso compreso tra i 50 e i 100 chilogrammi. I maschi sono generalmente più grandi delle femmine, con una caratteristica distintiva dei grandi palchi ramificati che si sviluppano ogni anno.
Il mantello può variare notevolmente nel colore, a seconda della sottospecie e della stagione. Le colorazioni comuni includono il marrone scuro, il marrone rossastro e il marrone grigiastro. Durante l’estate, il mantello è generalmente più corto e di colore più chiaro, mentre in inverno diventa più spesso e scuro.
Una caratteristica unica è la presenza di macchie bianche sul corpo. Le femmine hanno generalmente un maggior numero di macchie rispetto ai maschi, che possono variare in dimensioni e forma. Queste macchie bianche possono essere presenti anche sulle zampe e sulla faccia.

Biologia –
Il Cervus nippon ha una stagione riproduttiva che varia a seconda della regione e delle condizioni ambientali, ma di solito cade durante l’autunno. Durante questo periodo, i maschi combattono tra loro per il dominio sulle femmine e per l’accesso all’accoppiamento. Questi combattimenti avvengono con i loro palchi, che vengono sfregati insieme producendo suoni caratteristici. Il maschio dominante avrà maggiori opportunità di accoppiarsi con le femmine.
Una volta che il maschio ha stabilito la sua dominanza, cercherà di attirare le femmine emettendo vocalizzazioni e marcando il territorio con secrezioni di ghiandole odorifere. Le femmine risponderanno a queste chiamate e segnali chimici e sceglieranno il maschio con cui accoppiarsi.
Dopo l’accoppiamento, la gestazione dura circa 7-8 mesi. Nella primavera successiva, le femmine partoriscono di solito un unico piccolo, anche se i parti gemellari sono possibili ma relativamente rare. I piccoli cervi, chiamati cerbiatti, pesano circa 4-7 kg alla nascita e vengono tenuti nascosti dalla madre per le prime settimane di vita. Durante questo periodo, la madre li allatta e li protegge dai predatori.

Ruolo Ecologico –
Il Cervus nippon viene denominato sika, un termine che deriva dalla parola giapponese shika (鹿) che significa “cervo”. Nella lingua giapponese infatti il suono “si” è inesistente e l’origine del termine sika è legata semplicemente ad un errore di trascrizione (essendo il suono giapponese “shi” il corrispettivo di quello italiano “sci”). In Giappone la specie è però conosciuta come nihonjika (ニホンジカ(日本鹿, nome dato dall’unione di “nihon” (Giappone, 日本) e “shika” (Cervo, 鹿) che diviene però “jika”) o ancora nipponjika (ニッポンジカ(日本鹿, “nippon” (altro modo per dire “Giappone”) + “jika”) da cui si intuisce l’origine del nome scientifico “Cervus nippon” (appunto “Cervo giapponese”).
Questa specie ha una dieta erbivora, nutrendosi principalmente di erba, foglie, germogli e cortecce di alberi.
Durante la primavera e l’estate, la dieta è composta principalmente da erba fresca, foglie, germogli, giovani rami e piante acquatiche. Questa stagione offre una vasta gamma di risorse alimentari ricche di nutrienti che l’animale sfrutta al massimo questa opportunità.
Durante l’autunno, si nutre principalmente di ghiande, frutti di bosco, castagne e altri frutti selvatici. Questi alimenti sono una fonte importante di energia che aiutano la specie a prepararsi per la stagione invernale.
Durante l’inverno, quando le risorse alimentari sono scarse, questo cervo si adatta e si nutre di corteccia, muschio, arbusti e altri tipi di vegetazione che sono ancora disponibili. Possono anche scavare nella neve per cercare muschi e licheni.
La dieta di questo cervo può variare anche a seconda della sottospecie e dell’habitat specifico in cui vive. Ad esempio, le popolazioni che vivono in ambienti costieri possono includere anche alghe marine nella loro dieta.
In generale è un animale opportunistico e si adatta alle risorse alimentari disponibili nel suo ambiente. La sua alimentazione è principalmente a base di vegetali, con una varietà di piante che vengono consumate a seconda della stagione e delle condizioni locali.
Inoltre è una specie adattabile e può vivere in diversi tipi di habitat, tra cui foreste, prati, zone costiere e montagne. Questi cervi sono anche buoni nuotatori e possono attraversare corsi d’acqua.
I maschi adulti sono noti per avere palchi ramificati. La forma e la grandezza dei palchi possono variare a seconda dell’età e dello stato nutrizionale del cervo. I maschi perdono i loro palchi durante l’inverno e li rigenerano durante la stagione primaverile ed estiva.
Questa specie, con le sue sottospecie, è stata introdotta in diverse parti del mondo, compresi Stati Uniti, Nuova Zelanda e alcune parti d’Europa. In queste regioni, può essere considerato un’importante risorsa per la caccia e può avere un impatto significativo sugli ecosistemi locali.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, la Facilidad Global de Información sobre Biodiversidad.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/60316111/original.jpeg




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