Un Mondo Ecosostenibile
Guide PraticheTecniche

Riproduzione della Mimosa

Riproduzione della Mimosa

La Mimosa (Acacia dealbata Link, 1822) è una pianta della famiglia delle Mimosaceae originaria del sud-est dell’Australia.

Habitat idoneo di riproduzione –
L’ Acacia dealbata è una tipica pianta pioniera e molto utilizzata come pianta ornamentale grazie alla sua profumata fioritura con fiori gialli molto delicati.
Questa specie è originaria della Tasmania, in Australia. Per le sue meravigliose caratteristiche come pianta ornamentale ha avuto un facile sviluppo in Europa dal XIX secolo dove fu introdotta nell’Ottocento e dove si è adatta bene nelle zone a clima mediterraneo e mite, tanto che oggi è diffusa in parchi e giardini.
La pianta è stata introdotta in molti Paesi a clima temperato ed iIn Italia è molto sviluppata lungo la Riviera ligure, in Toscana, in Sicilia, e in tutto il meridione, ma anche sulle coste dei laghi del nord.
È una pianta molto delicata che preferisce un habitat con terreni freschi, ben drenati, tendenzialmente acidi soprattutto per una buona fioritura. Cresce preferibilmente in aree con clima temperato; teme invece inverni molto rigidi per lungo tempo sotto lo zero che possono provocarne la morte.

Propagazione –
La Mimosa è una pianta ampiamente coltivata come ornamentale nelle regioni temperate calde del mondo ed è naturalizzata in alcune aree
La pianta è resistente fino a -5 °C ma non sopravvive al gelo prolungato.
Preferisce una posizione riparata in pieno sole, con terreno acido o neutro.
È una pianta che spesso è una delle prime specie a ripopolare terreni crescendo rapidamente e fissando l’azoto atmosferico; inoltre crea rapidamente condizioni adatte all’insediamento di altri alberi. È un’eccellente specie pioniera per il ripristino dei boschi nativi, anche se dovrebbe essere utilizzata solo all’interno del suo areale nativo a causa della possibilità che invada altri habitat. Può essere utilizzato anche per la realizzazione di giardini boschivi.
L’ampio apparato radicale di questa pianta aiuta a prevenire, inoltre, l’erosione del suolo.
È una specie a crescita rapida e viene utilizzata nei frangivento e anche per controllare l’erosione del suolo, stabilizzare pendii e gole.
La propagazione avviene per seme; la semina va effettuata non appena il seme è maturo in una posizione soleggiata in ambiente protetto.
Il seme essiccato della maggior parte, se non di tutti, le piante di questo genere ha un mantello duro e può beneficiare della scarificazione prima della semina per accelerare la germinazione. Questo di solito può essere fatto versando una piccola quantità di acqua quasi bollente sui semi (facendo attenzione a non cuocerli) e poi immergendoli per 12 – 24 ore in acqua tiepida. A questo punto dovrebbero aver assorbito l’umidità e gonfiarsi – se non l’hanno fatto, fare un taglio con cura nel mantello (facendo attenzione a non danneggiare l’embrione) e immergere per altre 12 ore prima della semina.
Dopo di che si può seminare nel periodo primaverile.
Non appena le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, vanno poste nei singoli vasi, in una posizione soleggiata e protetta per il loro primo inverno.
Il trapianto definitivo va effettuato in tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste; per il primo inverno, soprattutto in climi più freddi è bene proteggere le giovani piantine.
La propagazione può avvenire anche tramite talee di legno mezzo maturo da preparare in estate e porre in vasi e protetti in a serra ombreggiata.
Le piantine attecchite verranno fatte crescere per il primo inverno e piantate in pieno campo in tarda primavera o all’inizio dell’estate. La percentuale di riuscita è discreta.

Ecologia –
L’ Acacia dealbata è una pianta che, al di fuori del suo areale originario si è insediata e naturalizzata in varie regioni tra cui: Sochi (costa russa del Mar Nero), Australia occidentale sudoccidentale, Australia meridionale sudorientale, Isola Norfolk, Mediterraneo regione dal Portogallo alla Grecia e dal Marocco a Israele, Yalta (Crimea, Ucraina), California, Madagascar, Africa meridionale (Sud Africa, Zimbabwe), altopiani dell’India meridionale, Cina sudoccidentale e Cile
In Sud Africa, la pianta viene considerata invasiva e allo stesso modo viene considerata in Nuova Zelanda.
In Spagna, a causa del suo potenziale colonizzante e che costituisce una seria minaccia per le specie autoctone, gli habitat o gli ecosistemi, questa specie è stata inclusa nel Catalogo spagnolo delle specie esotiche invasive, regolamentata dal regio decreto 630/2013, del 2 agosto; in questo Paese, escluse le Isole Canarie e Baleari, è vietata la sua introduzione nell’ambiente naturale, il possesso, i trasporti, il traffico e il commercio.
In Portogallo, la specie fa parte dell’elenco ufficiale delle specie invasive (insieme ad altre specie di acacia).
In California, la specie è invasiva e sembra soppiantare molte specie autoctone, minacciando anche alcuni habitat.




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *