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Plecotus sardus

Plecotus sardus

L’orecchione sardo (Plecotus sardus Mucedda, Kiefer, Pidinchedda, & Veith, 2002) è un pipistrello appartenente alla famiglia dei Vespertilionidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Superordine Laurasiatheria,
Ordine Chiroptera,
Sottordine Microchiroptera,
Famiglia Vespertilionidae,
Sottofamiglia Vespertilioninae,
Genere Plecotus,
Specie P. sardus.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Plecotus sardus è un chirottero endemico della Sardegna è rilevato soltanto in tre località della Sardegna centrale: in alcune grotte presso Baunei nella provincia di Nuoro, Oliena in provincia di Nuoro e nelle vicinanze del lago Omodeo, nel comune di Ula Tirso, in provincia di Oristano.
Il suo habitat è quello dei boschi in aree carsiche a bassa quota e vicino alla costa dove si rifugia nelle grotte naturali, cavità ipogee e soffitte buie.

Descrizione –
Il Plecotus sardus è un pipistrello di piccole dimensioni, con una lunghezza totale della testa e del corpo di 45 mm, per un peso che può arrivare a circa 9,5 g.
L’avambraccio è lungo tra i 41 e i 42 mm, la coda circa 51 mm, il piede tra i 6,8 e i 7,7 mm e le orecchie tra i 37,5 e i 39 mm.
Ha una pelliccia lunga, fine e lanosa.
Le parti dorsali sono di colore bruno-grigiastre con la base dei peli marrone scura e la parte centrale biancastra, mentre le parti ventrali sono biancastre o marroni chiare con la base dei peli più scura.
Il muso è conico, con un cuscinetto rotondo sul mento.
Le orecchie sono enormi, ovali e unite sulla fronte da una sottile membrana cutanea. Il trago è lungo circa la metà del padiglione auricolare, affusolato e con l’estremità smussata.
Le membrane alari sono marroni e attaccate posteriormente alla base del quinto dito dei piedi.
La punta della lunga coda si estende leggermente oltre l’ampio uropatagio. Il calcar è lungo, leggermente curvato e con un piccolo lobo terminale.
Il pene è cilindrico e con l’estremità appuntita, mentre l’osso penico è corto e a forma di Y. Queste ultime due caratteristiche sono diagnostiche nella distinzione dalle altre forme simpatriche.

Biologia –
La riproduzione del Plecotus sardus non è ancora ben conosicuta. Il suo comportamento riproduttivo non è stato ancora approfondito e, tuttavia, potrebbe essere simile a P. auritus.

Ruolo Ecologico –
Il Plecotus sardus è un pipistrello che è stato scoperto nel 2002 nelle grotte della Sardegna centrale, in una grotta nella Valle di Lanaitto nel Comune di Oliena. Sembra essere strettamente imparentato con Plecotus auritus e Plecotus macrobullaris. È stato identificato come una nuova specie da uno studio che mostra chiaramente la divergenza dalle altre specie di Plecotus nel suo gene mitocondriale 16S rRNA.
Attualmente è conosciuto solo nelle tre grotte in cui si rifugia. Due di queste si trovano nel Parco Nazionale del Gennargentu e uno vicino alla costa. Caccia nelle foreste e le minacce che deve affrontare includono la perdita di habitat e il disturbo dovuto al turismo. Con una popolazione totale ridotta e un trend demografico in diminuzione, l’Unione internazionale per la conservazione della natura la considera una “specie in grave pericolo di estinzione”. Questo pipistrello è l’unico mammifero endemico sopravvissuto trovato sull’isola di Sardegna, gli altri si sono tutti estinti dall’arrivo dell’uomo circa 8500 anni fa.
È una specie sedentaria che si nutre di insetti.
Purtroppo, come detto sopra, è una specie in grave pericolo di estinzione tanto che la IUCN Red List, considerato l’areale limitato, la popolazione probabilmente piccola e la qualità del proprio habitat in declino, classifica P. sardus come specie vulnerabile (VU).
Inoltre alla data di questa pubblicazione non risulta inserito in leggi o convenzioni europee, ma essendo un endemismo ad areale ristretto necessita sicuramente di particolare attenzione.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/253131214/original.jpeg




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