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Pluvialis apricaria

Pluvialis apricaria

Il piviere dorato (Pluvialis apricaria, Linnaeus 1758) è un uccello appartenente alla famiglia dei Charadriidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Classe Aves,
Ordine Charadriiformes,
Famiglia Charadriidae,
Genere Pluvialis,
Specie P. apricaria.
È basionimo il termine:
– Charadrius apricaria Linnaeus, 1758.
Sono sinonimi i termini:
– Charadrius altifrons Brehm, 1831;
– Pluvialis apricaria subsp. albifrons;
– Pluvialis apricaria subsp. altifrons (C.L.Brehm, 1831);
– Pluvialis apricaria subsp. apricaria.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Pluvialis apricaria è un uccello che nidifica nella tundra artica e nelle brughiere dell’Europa settentrionale e dell’Asia nord-occidentale fino al Kazakistan e anche in Groenlandia. Durante il periodo invernale migra nell’Europa centrale e meridionale, in Africa settentrionale, nella Penisola Arabica, in Iran, Pakistan e in Australia. Questa specie è invece di passo nel Canada e negli Stati Uniti nord-orientali, in Alaska, Mongolia, India, Siria, Yemen e Oman, e in Africa occidentale a sud del Marocco fino al Sierra Leone.
In Italia è una specie che migra durante il periodo invernale, da ottobre a novembre e da marzo a aprile ma in parte anche svernante.
Il suo habitat di riproduzione è quello della tundra artica e in altre aree paleartiche, che vanno dall’estremo ovest dell’Islanda, dove sono chiamati Heiðlóa, e dall’estremo oriente fino alla Siberia centrale.

Descrizione –
Il Pluvialis apricaria è un uccello caradriforme di dimensioni medio-piccole, con un peso di circa 200 gr e leggero dimorfismo sessuale.
Il piumaggio ha un colore che varia dall’estate all’inverno. In estate sia petto che addome sono di colore bruno nero marginato lateralmente di bianco. In inverno il colore generale è più chiaro e sono ben visibili le fitte macchie dorate, da cui deriva il nome. Nella femmina la marginatura bianca estiva risulta meno evidente.
Il becco è breve, dritto; ha occhi grandi, coda breve e quadrata, tarsi lunghi, tre dita riunite alla base da una membrana.
Le zampe sono alte e sottili, con alluce ridotto o assente.
Ha un volo veloce ed è un buon corridore; la sua azione di volo è rapida e potente, con battiti d’ali regolari.
Il richiamo è un “tuu” monosillabico, leggermente discendente e malinconico.

Biologia –
L’habitat di questo uccello è costituito essenzialmente dalla tundra artica e da brughiere durante il periodo riproduttivo mentre in migrazione e svernamento si ritrova vicino alle paludi in prossimità di campi coltivati, rive dei fiumi.
Il periodo riproduttivo che va da fine di aprile a giugno, viene aperto con le caratteristiche schermaglie dei maschi alla conquista del il territorio che, una volta conquistato, permette alla femmina di scegliere il posto dove costruire il nido mentre il maschio esegue la parata nuziale.
Dopo l’accoppiamento la femmina depone 3-4 uova a terra che cova per circa 27-29 giorni; i piccoli lasciano il nido dopo poche ore e vengono accuditi da entrambi i genitori per 4 settimane.

Ruolo Ecologico –
Il Pluvialis apricaria ha un areale estremamente ampio e quindi non si avvicina alle soglie di vulnerabilità della specie, in base al criterio della dimensione dell’areale (estensione della presenza <20.000 km2 combinata con una dimensione dell’areale in declino o fluttuante, estensione/qualità dell’habitat o dimensione della popolazione e un piccolo numero di ubicazioni o grave frammentazione).
Sebbene sia una specie comune, la sua popolazione è stata ridotta negli ultimi decenni a causa della distruzione del suo habitat. Ad esempio, nel corso dell’Ottocento è scomparsa dalla Polonia, dove nidificava, e attualmente compare solo durante l’inverno; la popolazione dell’Europa centrale apparentemente si è isolata dopo l’ultima era glaciale. (Tomek & Bochenski, 2005); negli ultimi anni la popolazione sembra essere in aumento.
Per questi motivi la specie è valutata dalla IUCN come Least Concern.
È una specie gregaria che tende a riunirsi in grandi stormi e a svernare in aree aperte, pianure agricole, terreni arati e prati corti, che vanno dall’Europa al Nord Africa.
La sua alimentazione è costituita essenzialmente da lombrichi, Coleotteri, Molluschi, piccoli Crostacei, semi e piccole bacche che reperiscono nelle tundre, campi, spiagge e paludi, di solito catturando il cibo di vista.
Il Pluvialis apricaria è una delle specie a cui si applica l’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell’Africa eurasiatica (AEWA).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/252155148/original.jpg




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