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Acido abscissico

Acido abscissico

L’ acido abscissico, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: acido [S-(Z,E)]-5-(1-idrossi-2,6,6 -trimetil-4-osso-2-cicloesen- 1-il)-3-metil-2,4-pentandienoico è un fitormone o ormone vegetale coinvolto nella regolazione di vari processi di crescita e sviluppo nelle piante.
L’acido abscissico (ABA) È stato scoperto per la prima volta negli anni ’60 ed è ampiamente studiato per il suo ruolo nella risposta allo stress ambientale e nella regolazione della dormienza e dell’abscissione (caduta) delle foglie e dei frutti.
L’ acido abscissico è una molecola di 15 atomi di carbonio configurati in un anello alifatico con un doppio legame, tre gruppi metilici e una catena insatura che termina con un gruppo carbossilico.
Ha formula bruta o molecolare: C15H20O4 e si trova in natura è nella forma cis e, per convenzione, il nome è riferito a questo isomero. La struttura dell’ABA ricorda la porzione terminale di alcuni carotenoidi, ed infatti la via biosintetica dell’ABA parte dall’isopentenil pirofosfato (IPP) che porta alla sintesi della violaxantina, la quale è quindi convertita in 9′-cis-neoxantina che è scissa nella xantossina (un inibitore di crescita neutro con proprietà simili all’ABA). La xantossina è infine convertita nell’ABA-aldeide che diventa acido abscissico. Infine l’ABA è trasportato sia dallo xilema che dal floema dov’è più abbondante.
L’ABA è sintetizzato in diversi tessuti vegetali, compresi radici, foglie, semi e frutti, in risposta a segnali ambientali come la siccità, il freddo, l’eccesso di sali, l’alta concentrazione di anidride carbonica e lo stress meccanico. Una volta sintetizzato, può essere traslocato all’interno della pianta attraverso il sistema vascolare.
L’acido abscissico agisce legandosi a recettori specifici nelle cellule vegetali, che a loro volta attivano una cascata di segnali intracellulari. Questa attivazione del recettore può portare a varie risposte fisiologiche, tra cui la chiusura dei pori delle foglie (stomata) per ridurre la perdita di acqua, l’inibizione della crescita radicale per conservare l’acqua nel terreno, la promozione dell’accumulo di zuccheri nei semi durante la maturazione e l’induzione della dormienza nei semi e nei boccioli.

Le proprietà dell’ acido abscissico sono molteplici e paragonabili a quelle del cortisolo negli animali superiori: agisce da regolatore negativo della crescita e dell’apertura stomatica in condizioni di stress ambientali; regola la dormienza dei semi; funge da antagonista con le auxine, le gibberelline e le citochinine; promuove la senescenza fogliare.
Ricopre un ruolo importante nella dormienza dei semi: questa funzione è esplicata tramite sintesi di proteine coinvolte nella tolleranza alla disidratazione; accumulo dei nutrienti nell’endosperma durante gli ultimi stadi dell’embriogenesi; inibizione della sintesi di mRNA dell’α-amilasi.
Entra nella senescenza fogliare per via dell’influenza nell’aumento dellla formazione di etilene che stimola l’abscissione.
Agisce sulla chiusura stomatica. In presenza di stress idrico determina l’aumento del pH e della concentrazione del calcio nel citosol causando una rapida depolarizzazione transiente del plasmalemma causando così l’uscita di potassio ed anioni dalle cellule di guardia che perde turgore si sgonfia e chiude la rima stomatica.
Previene anche l’apertura degli stomi in presenza di luce: l’ABA agisce inibendo i canali entrati del potassio aperti quando la cellula è iperpolarizzata dalla pompa protonica. Tale inibizione sembra essere mediata dall’ingresso di calcio nella cellula e dall’alcalinazione del citosol. Quindi il calcio ed il pH agiscono in due modi: inibendo i canali entranti del potassio e attivando i canali anionici uscenti, promuovendo così la chiusura degli stomi.
In sintesi, l’acido abscissico è un fitormone che svolge un ruolo cruciale nella regolazione della crescita e dello sviluppo delle piante in risposta a segnali di stress ambientale, contribuendo alla sopravvivenza e all’adattamento delle piante alle condizioni avverse.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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