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Anguria di Siracusa

Anguria di Siracusa

L’anguria di Siracusa o zuccherino è una varietà di cocomero (Citrullus lanatus (Thunb.) Matsum. & Nakai, 1916) inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).

Origini e Storia –
L’anguria di Siracusa è un anguria, chiamata in siciliano muluni o mellone, coltivata da tempo nella provincia di Siracusa è che si caratterizzata sia per la tipologia dei terreni e del clima dove viene coltivata che per le pratiche agronomiche adottate.
Dopo aver riscontrato la sua ultradecennale coltivazione in quest’area è stata proposta e poi inserita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali della regione Sicilia (PAT).
Per tale riconoscimento infatti si è verificato che le metodologie di produzione erano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni.

Area Geografica –
L’anguria di Siracusa è una pianta che viene coltivata su terreni particolarmente sabbiosi e cresce in un ambiente mitigato e asciutto, tipico del clima mediterraneo della sua città di origine.
L’areale di coltivazioni corrisponde all’incirca con la provincia di Siracusa.

Materie Prime –
L’anguria di Siracusa è una varietà di cocomero (Citrullus lanatus (Thunb.) Matsum. & Nakai, 1916). Si tratta di una pianta erbacea annuale che presenta foglie grandi e pelose e dei fiori gialli.

Descrizione –
Il frutto, l’anguria, ha forma ovale allungata, con una buccia a striature verdi chiaro e verde scuro; la polpa è rossa e soda, i semi sono marrone scuro o neri. Un’anguria di Siracusa matura pesa dai 7 ai 10 chili.
L’anguria di Siracusa è molto dissetante in quanto contiene una percentuale d’acqua dello 95,3%, praticamente è il frutto con più acqua al mondo. E poi è molto dolce, nonostante abbia pochi zuccheri (tra 3,7 e 6,4%), questi per via della presenza di sostanze aromatiche, quindi è un frutto che possono mangiare anche le persone che stanno a dieta, anzi, ne sarebbe addirittura indicata per le diete grazie alle sue capacità sazianti. E poi è ricca di vitamine A, C e di potassio.

Modalità di Produzione –
L’anguria di Siracusa è una varietà medio-precoce ma molto produttiva e resistente sia alle malattie che al trasporto.
Questa varietà preferisce il clima temperato caldo e asciutto resistendo agli eccessivi caldi tipici della Sicilia e della zona di Siracusa. Deve essere irrigata abbondantemente preferendo terreni ricchi di sostanze organiche ma profondi e permeabili. Dal punto di vista pedologico i suoli sono particolarmente sabbiosi.
Viene seminata in febbraio nelle serre oppure in aprile/maggio nei campi. La raccolta avviene durante il periodo estivo, man mano che i frutti raggiungono la maturazione, ovvero quando il viticcio del peduncolo si stacca o si secca. Commercialmente si trova da maggio (primizie) a settembre (tardive).
Inoltre è importante capire quando il frutto giunge al peso di 2-3 Kg., perché dalla pianta bisogna tagliare tutti quei frutti imperfetti. Ciò deve essere fatto da personale con esperienza trentennale, in quanto se il taglio non è perfetto si potrebbero arrecare danni irreparabili all’intera pianta.
Dopo la raccolta i frutti ricevono una prima cernita in campagna e una successiva calibratura in magazzino con relativo stivaggio in binz di legno-cartone o vari imballaggi.
I magazzini devono essere ben arieggiati e asciutti, attrezzati con celle frigo, carrelli elevatori, imballi di vario tipo, calibratore basculante.

Uso Gastronomico –
L’anguria di Siracusa è un frutto che si consuma fresco e viene spesso unito ad altri frutti nella preparazione di macedonie.
È buonissima consumata in purezza, fresca, nei giorni caldi e afosi d’estate, ma viene anche utilizzata per preparare granite, gelati e sorbetti a base di anguria. Viene inoltre usata per la preparazione di marmellate, confetture e dolci.
Tipico in Sicilia l’uso per la preparazione del gelo di melone (gelo d’anguria). Il Gelo di Melone, che non c’entra niente con il melone, in siciliano viene chiamato Gelu di Muluina, ovvero Gelo d’Anguria, ed è un dolce al cucchiaio tipico della Sicilia, di solito si prepara per Ferragosto, prima si cucina l’anguria con alcuni ingredienti (diversi da zona a zona) e alla fine si gela.

Guido Bissanti




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