Usi delle piante officinali
Usi delle piante officinali
La raccolta e conservazione –
Per la raccolta delle specie officinali è necessario seguire delle semplici regole:
• deve essere eseguita da persone che hanno una buona conoscenza delle specie sì da non confonderle con piante simili per evitare spiacevoli conseguenze;
• è necessario conoscere il periodo vegetativo della specie a seconda delle parti di essa che si vogliono utilizzare;
• è bene raccogliere, con l’ausilio di un coltellino, soltanto le parti che interessano lasciando la pianta in loco.
Dopo avere effettuato la raccolta strofinare con un panno umido e lasciare essiccare all’ombra in luogo asciutto e ventilato; quando sono ben asciutte possono essere conservate in barattoli di vetro o di terracotta ben chiusi e riposti al buio. È sempre bene etichettare i barattoli con il nome della pianta e la data di inizio della conservazione.
Le preparazioni –
Con tutte le piante officinali si possono ottenere diverse preparazioni: alcune di esse possono essere preparate anche in casa come infusi, decotti e cataplasmi.
La preparazione dell’infuso è indicata per tutte le piante ricche di sostanze volatili, che possiedono aromi delicati e principi attivi che si degradano con l’azione combinata del calore e dell’acqua.
Le parti delle piante impiegate per gli infusi vanno sminuzzate opportunamente e lasciate in fusione in acqua fredda, o bollente per il tempo indicato nella ricetta. È buona norma lasciare riposare l’infuso coperto con un panno, o servendosi della apposita tazza reperibile in commercio; dopodiché si filtra e, se proprio necessario, si può correggere il sapore con del miele.
Per le piante i cui principi attivi si degradano solo dopo ebollizione, con un tempo variabile necessario alla frantumazione della catena aromatica contenuta nelle cellule vegetali, si preparano i decotti.
Altre preparazioni sono: la macerazione, ottenuta con la semplice immersione per un tempo prolungato, la spremitura per estrarre succhi, la distillazione con l’ottenimento di olii, gomme, resine, lattice ecc.
Di seguito vengono descritte più nel dettaglio.
Tisana –
Il termine tisana comprende tutte quelle preparazioni galeniche che estraggono la sostanza attiva dal vegetale. I metodi di preparazione sono tre:
• l’infuso: si versa il liquido generalmente bollente o freddo, a seconda dei casi sul vegetale in un recipiente coperto, si lascia riposare per un tempo medio di 10 minuti, si filtra.
• Il decotto: si immerge il vegetale nel liquido a freddo e si porta ad ebollizione per il tempo stabilito dalla ricetta e successivamente si filtra.
• Il macerato: si lasciano macerare i vegetali, generalmente essiccati, nel liquido a freddo da un giorno a più settimane, poi si filtra.
Tintura –
Si ottiene lasciando macerare la pianta frantumata in un vaso chiuso a temperatura ambiente in alcool (70° – 80° – 90°). Si agita il macerato una volta al giorno per il numero di giorni indicati dalla ricetta. Alla fine del processo si cola il macerato operando anche la spremitura della parte solida, successivamente si filtra con carta da cucina. La tintura si conserva in bottiglie di vetro scuro ben chiuse.
Succhi
Si estraggono dalle radici, cortecce, bacche, frutti, fiori, foglie ben nettate spremendoli con il torchio o con la centrifuga. I succhi vanno consumati in giornata; per una conservazione più duratura aggiungere a 90 gr di succo 10 gr di alcool a 95° e conservare in un recipiente di vetro ben chiuso, in ambiente fresco.
Sciroppo –
In un barattolo a bocca larga alternare strati di foglie di pianta officinale con strati di zucchero di canna, o miele, coprire bene e chiudere il vaso ermeticamente. Dopo tre settimane filtrare i vegetali lasciati in infusione e lavare la parte residua dal filtraggio con poca acqua; l’acqua di lavaggio va aggiunta allo sciroppo. Porre il tutto in un tegame a fiamma bassa e fare evaporare l’acqua senza fare bollire. Travasare lo sciroppo in una bottiglia scura e conservare in luogo buio.
Olii essenziali –
Vengono utilizzati per la preparazione di essenze, cosmetici, o per i profumi. L’estrazione degli olii essenziali si ottiene prevalentemente per distillazione mediante alambicchi, facendo passare una corrente di vapore d’acqua attraverso la pianta aromatica.
Olii d’erbe (oleoliti) –
Riempire un barattolo di vetro a bocca larga con le erbe fresche sminuzzate senza comprimerle. Versare olio extravergine di oliva avendo cura di coprire bene i vegetali. Lasciare al sole e alla notte in un tempo variabile a seconda della pianta, da 20 a 40 giorni, agitando quotidianamente . Dopo il tempo stabilito dalla ricetta, filtrare premendo bene il vegetale e conservare in bottiglia scura. Se si usano erbe secche riempire il barattolo solo a metà.
Cataplasmi –
Decotto di foglie di cui si usano soltanto le parti vegetali prive della componente acquosa; si applica caldo sulla pelle con l’ausilio di garze.
Semicupi e bagni –
Macerare per una notte 100, o 200 gr di erba in due litri di acqua fredda. Il giorno successivo porre il macerato sul fuoco a fiamma bassa e riscaldare, senza fare bollire; filtrare ed aggiungere all’acqua del bagno, o del semicupio. Dopo avere effettuato il bagno avvolgersi in un asciugamano e sdraiarsi a letto ben coperti per circa 30 minuti.
Maria Canzoneri
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