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Tringa glareola

Tringa glareola

Il piro-piro boschereccio (Tringa glareola, Linnaeus 1758) è un uccello appartenente alla famiglia degli Scolopacidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukarya,
Regno Animalia,
Sottoregno Eumetazoa,
Superphylum Deuterostomia,
Phylum Chordata,
Subphylum Vertebrata,
Infraphylum Gnathostomata,
Superclasse Tetrapoda,
Classe Aves,
Ordine Charadriiformes,
Sottordine Scolopaci,
Famiglia Scolopacidae,
Genere Tringa,
Specie T. glareola.
Sono sinonimi i termini:
– Rhyacophilus glareola (Linnaeus, 1758);
– Totanus glareolus (Linnaeus, 1758).

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Tringa glareola è una sottospecie monotipica che vive in un vasto areale che comprende: tutta Europa, Asia e Africa, Australia ed alcune isole dell’Oceano Pacifico occidentale, Alaska, Groenlandia, Yukon, Columbia Britannica e qualche isola dei Caraibi (Isole Vergini, Martinica, Guadalupa, etc.).
Questo uccello è di passo in Ecuador, Isole Marshall, Mauritius e Fær Øer ed è un uccello migratore, comune in tutte le paludi e gli stagni.

Descrizione –
La Tringa glareola è un piccolo trampoliere con una lunghezza di 19,5-23 cm, per un peso di 60-80 gr ed un’apertura alare di 40 – 45 cm.
Il maschio e la femmina hanno una livrea praticamente identica con colorazione marrone macchiettata di bianco sporco nelle parti superiori, bianco sporco in quelle inferiori.
La colorazione, andando dalle parti superiori a quelle inferiori, appare sensibilmente sfumata a differenza della Tringa ochropus che appare decisamente più contrastata. Il sopraciglio è tenue, il becco è di colore marrone verdastro ed è lungo poco meno del capo; le zampe sono verdastre.
Durante la fase di volo si può apprezzare la mancanza di barre alari e il groppone bianco che sfuma al marrone verso la parte terminale della coda con barrature abbastanza fitte. I giovani sono molto simili agli adulti.
Tuttavia questi volatili mutano tutte le loro penne primarie tra agosto e dicembre, mentre gli uccelli immaturi mutano, in numero variabile, le primarie esterne tra dicembre e aprile, molto più vicino alla loro partenza dall’Africa.
Gli immaturi sono anche molto più flessibili degli adulti nei tempi e nella velocità della muta e del rifornimento.

Biologia –
La Tringa glareola è un uccello migratore a lungo raggio, che nidifica alle medie ed alte latitudini dall’Europa orientale fino alla Siberia orientale. In Italia è migratore regolare e svernante irregolare con alcuni individui isolati.
Durante il periodo riproduttivo frequenta i terreni paludosi in radure delle foreste, le torbiere, le brughiere, le lande e la tundra, mentre durante la migrazione e nelle aree di svernamento s’insedia nelle zone umide dell’entroterra e costiere con bassi fondali, come rive di laghi e fiumi, lagune, marcite, risaie, paludi, stagni, terreni temporaneamente allagati, zone umide salmastre.
Questa specie si riproduce nelle zone umide subartiche dalle Highlands scozzesi in tutta Europa e poi a est attraverso il Paleartico. Migra in Africa, Asia meridionale, in particolare India e Australia. Uccelli vagabondi sono stati visti nel Pacifico fino alle isole Hawaii. In Micronesia è un assiduo frequentatore delle Isole Marianne (dove si segnalano stormi fino a 32 uccelli) e Palau; è registrato a Kwajalein nelle Isole Marshall circa una volta ogni decennio. Questa specie si incontra nella regione del Pacifico occidentale tra metà ottobre e metà maggio.
Si riproduce sul terreno aperto o in radure della foresta.
Il nido è realizzato tramite una semplice cavità nel terreno tappezzate di poche foglie od erbe; qui depone 3-4 uova lucenti di colore molto variabile, da verdastro ad oliva macchiate di bruno o violetto.
Le uova sono incubate dalla sola femmina mentre i piccoli sono accuditi prevalentemente dal maschio. La riproduzione avviene una sola volta all’anno.

Ruolo Ecologico –
La Tringa glareola è un piccolo trampoliere il cui nome della specie deriva dal latino glarea, “ghiaia”.
È un uccello che conduce vita solitaria o in coppia, ma durante la migrazione si riunisce in branchi anche numerosi, associandosi spesso ad altri limicoli. Possiede un volo molto veloce ed estremamente agile, soprattutto al momento di staccarsi dal suolo. A terra cammina con portamento eretto.
Questo uccello, durante la migrazione e lo svernamento, si trova solitamente in acqua dolce.
Si nutre sondando acque poco profonde o nel fango umido, prelevando principalmente insetti e piccole prede simili; in generale la sua alimentazione è costituita di piccoli invertebrati come insetti e loro larve, piccoli crostacei e molluschi, ragni, anellidi, ma anche piccoli pesci e semi di graminacee e piante acquatiche.
Gli adulti e gli immaturi che accumulano grandi quantità di riserve corporee, pari a circa al 50% della loro massa corporea magra possono potenzialmente percorrere distanze di 2397–4490 km in un volo senza scalo.
La Tringa glareola è una delle specie a cui si applica l’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori afro-eurasiatici (AEWA).
È molto diffuso ed è considerato una specie a rischio minimo dalla IUCN.

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/252057023/original.jpeg




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