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Come coltivare il Falso pepe

Come coltivare il Falso pepe

Il Falso pepe (Schinus molle L.) è una specie arborea sempreverde, dioica, che può raggiungere i 5 – 7 metri e con chioma della stessa ampiezza. È una pianta originaria degli altopiani di Bolivia, Perù, Cile; alle nostre latitudini cresce fino a raggiungere medie dimensioni. È un albero ornamentale molto apprezzato per la forma, simile a quella del salice, dai rami flessuosi che armonicamente quasi raggiungono il suolo e per l’essenza odorosa che caratterizza ogni parte della pianta. Il Falso pepe fiorisce tra giugno e luglio (nei luoghi di origine invece tra ottobre e novembre): le infiorescenze, che compaiono sia agli apici sia all’ascella fogliare, sono molto ramificate, grandi e decombenti. I singoli fiori sono piccoli e con colori che vanno dal bianco verdastro al giallo chiaro.
In questa scheda vedremo come coltivare il Falso pepe in considerazioni delle sue particolari esigenze pedologiche ed agronomiche.
Diciamo subito che il falso pepe preferisce le posizioni molto luminose e soleggiate anche se possono essere poste a dimora anche a mezz’ombra; inoltre è una pianta che può sopportare alcuni gradi al di sotto dello zero, ma durante inverni particolarmente rigidi è bene proteggerli, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari giovani.
In generale comunque predilige le posizioni calde e assolate, soprattutto al centro Italia e nelle zone miti del Nord. Al Sud, invece, è possibile posizionarlo anche dove risulti lievemente ombreggiato.
Inoltre è una pianta con crescita velocissima, quindi molto utile per creare ombra nel giro di 4-5 anni.
Per quanto riguarda gli aspetti pedologici il falso pepe è una pianta che si adatta a molti suolo ma questi non devono avere ristagni che questa pianta tollera malissimo (soggetta a marciume radicale). Per la sua rusticità è comunque una pianta che si adatta benissimo a terreni con un basso contenuto in materia organica, piuttosto poveri e con pH alcalino.

Non ha neanche problemi nel caso vi sia un’elevata salinità, sia nell’aria, sia nel suolo (viene infatti utilizzato per la bonifica delle aree colpite da erosione, soprattutto sulle coste).
Per quanto riguarda il trapianto questo può essere effettuato in qualsiasi periodo dell’anno (ad eccezione delle zone più fredde dove è meglio impiantare in primavera), evitando soltanto di lavorare con basse temperature o suolo estremamente bagnato.
Per quanto riguarda la propagazione è possibile partire dalla semina dei piccoli semi scuri, in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; i semi hanno scarsa germinabilità, è quindi bene seminarne in gran numero per poter ottenere alcune piantine.
Si può propagare per talea legnosa che va prelevata nel periodo estivo.
L’unica attenzione, nei primi anni di vita, in aree molto fredde e con possibili gelate, è quello di pacciamare attentamente il suolo con paglia, foglie, stallatico sfarinato o corteccia di pino. La chioma invece andrà coperta con uno o, meglio ancora, più strati di tessuto non tessuto.
Per quanto riguarda la concimazione il falso pepe è una delle meno esigenti che esistano, al limite si può porre nella buca di impianto dello stallatico maturo che permetta un rapido attecchimento della pianta.
Per quanto riguarda la potatura questa va fatta in funzione della forma che vogliamo dare alla pianta.
Lo Schinus molle tende, in maniera simile al Salice piangente, a creare rami molto lunghi che vanno poi fino a terra. Se l’albero viene coltivato in una zona dove si risiede è necessario cimare all’altezza di 2 metri circa i rami discendenti due volte l’anno, all’inizio della primavera e nel periodo estivo. Il falso pepe sopporta anche potature severe e non ha problemi a rigettare vigorosamente.
Se invece amate la sua forma naturale lasciatelo com’è limitandovi all’aprire leggermente le fronde eliminando qualche ramo che va verso il centro, in maniera che possa passare un po’ più di luce ed aria all’interno della chioma.
Cosa molto importante è invece l’ancoraggio con tutori molto robusti fino al 4-5 anno di vita in quanto questo albero è dotato di un legno molto pieghevole (da cui l’epiteto specifico molle) che va soggetto a curvarsi anche con venti non necessariamente forti.
Per quanto riguarda le necessità idriche il Falso pepe è una pianta che sopporta senza problemi periodi anche lunghi di siccità, per avere un’abbondante fioritura è però consigliabile annaffiare regolarmente, soprattutto nei primi due-tre anni dalla messa a dimora della pianta. dopo questo periodo le radici della pianta rendono l’albero totalmente autonomo.
Un’ultima raccomandazione: non si possono infatti mettere a dimora troppe piante nella stessa area poiché foglie e frutti rilasciano dei composti che, con il fenomeno dell’allelopatia, inibiscono la crescita di altri esemplari della stessa specie. Vanno pertanto distanziati almeno 4 metri l’una dall’altra.




4 pensieri riguardo “Come coltivare il Falso pepe

  • Domenico

    Buongiorno ho piantato due falso pepe piccoli a3 metri l’uno dall’altro vanno bene?

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    • ecosostenibile

      Sono un po’ stretti. Il falso pepe è una pianta ad accrescimento veloce che col tempo, con la sua chioma, riesce a coprire completamente anche distanze, tra due alberi, di oltre 6 metri. Avrà una copertura rapida, però poi si presenterà il problema di chiome troppo dense e con rami che si intersecano.

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      • Io le ho piantate a mt 5, va bene o è meglio a mt 10?

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        • ecosostenibile

          Salve, diciamo che 5 metri è già una distanza sufficiente, considerando che è una pianta a rapido accrescimento e che già dopo pochi anni le chiome si uniscono. Tuttavia in terreni profondi e fertili il falso pepe tende a diventare un albero di dimensioni più grandi; in questi casi bisogna aumentare le distanze.

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