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Garcinia atroviridis

Garcinia atroviridis

L’asam gelugo (Garcinia atroviridis Griff. ex T.Anderson, 1874) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Clusiaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Theales,
Famiglia Clusiaceae,
Genere Garcinia,
Specie G. atroviridis.

Etimologia –
Il termine Garcinia è stato dato in onore del botanico francese Laurent Garcin (1683-1751).
L’epiteto specifico proviene dal latino da ater nero, scuro, fosco e viridis verde: in riferimento al colore verde scuro delle foglie.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Garcinia atroviridis è un grande albero originario di un areale che comprende India (Arunachal Pradesh e Assam), Malaysia, Myanmar, e Sumatra. La pianta cresce spontanea in tutta ma è anche ampiamente coltivata, soprattutto negli stati settentrionali, per il suo valore economico e medicinale.
Il suo habitat è comunemente quello delle foreste pluviali sempreverdi fino a circa 600 m di altitudine.

Descrizione –
La Garcinia atroviridis è un albero dioico, sempreverde, che raggiunge un’altezza di oltre 20 metri.
Il tronco è lungo e con corteccia liscia e grigia e rami pendenti.
Le foglie sono di colore verde scuro lucido (le foglie giovani sono di colore rosato), di consistenza coriacea, portate su un picciolo lungo 1,5-3 cm, sono semplici, opposte, di forma oblungo-lanceolate, con margine intero e apice bruscamente appuntito, lunghe e strette con la punta appuntita e i bordi rialzati; sono lunghe 15-22 cm e larghe 5-8 cm.
I fiori femminili si trovano su un peduncolo lungo 3 cm; sono solitari, terminali, di 3,5 cm di diametro, con 4 sepali orbicolari concavi, di colore giallo esternamente, soffusi di rosso internamente, 4 petali obovati con apice retroflesso, carnosi, di colore rosso scuro, e stigma dello stesso colore.
I fiori maschili si trovano raggruppati in corti racemi terminali di circa 4 cm di lunghezza e di 1,5 cm di diametro; hanno sepali e petali simili a quelli femminili per forma e colore, con numerosi stami uniti alla base a formare un anello.
I fiori sono rosso scuro, inoltre sia i fiori maschili che femminili hanno in forma rudimentale gli organi dell’altro sesso e in alcuni casi sono presenti fiori ermafroditi; le piante femminili fruttificano anche in assenza di quelle maschili per partenocarpia.
I frutti sono bacche subglobose che presentano 9-16 costolature, di 7-10 cm di diametro e circa 7 cm di lunghezza; hanno colore inizialmente verde e poi giallo a maturità, con sepali e petali persistenti alla base e stigma all’apice; la polpa è di colore giallo intenso, succosa, di sapore particolarmente aspro. Un frutto maturo può pesare fino a 2 kg.
All’interno si trovano numerosi semi piatti, di 1,4 cm di lunghezza, circondati da un arilloide di colore arancio.

Coltivazione –
La Garcinia atroviridis è un albero che cresce spontaneo o coltivato ed è un trattamento erboristico popolare nel sud-est asiatico, in particolare in Tailandia; è anche occasionalmente coltivato nei giardini e semi-coltivato nella foresta circostante; attualmente i prodotti di questa pianta stanno diventando popolari come alimento salutare e vengono venduti nei mercati in diverse forme come tè, capsule e fette di frutta.
Questa pianta si adatta alle zone a clima tropicale e subtropicale caratterizzate da una elevata piovosità annua, di coltivazione relativamente facile, richiede pieno sole, tranne nella fase iniziale di crescita, e non è particolarmente esigente riguardo al suolo purché drenante e mantenuto pressoché costantemente umido.
La pianta si coltiva facilmente con rari problemi di parassiti e malattie e richiede pochissime cure.
Si riproduce per seme in substrato drenante ricco di sostanza organica, mantenuto umido alla temperatura di 25-28 °C, ma spesso si ricorre all’innesto in modo da essere certi di avere piante femminili.

Usi e Tradizioni –
La Garcinia atroviridis è una pianta conosciuta con vari nomi, tra questi: asam gelugor, asam potong (Indonesia); asam gelugo, asam keping, assam gelugor (Malaysia); cha muang, cha muang chang, ma kham khaek, rong thong, som khaek, som pha ngun (Thailandia).
Di questa pianta si consumano i frutti in vari modi. Le fette di frutta essiccate al sole, conosciute localmente come “asam keping”, sono disponibili in commercio e sono comunemente usate come insalata di verdure e sono considerate estremamente acide. Il frutto viene tagliato a fette, essiccato e poi stufato e utilizzato come ingrediente comune nei piatti asiatici come curry e zuppe.
I frutti, per il sapore particolarmente aspro dovuto alla presenza di diversi acidi (ascorbico, citrico, malico, tartarico e sopratutto idrossicitrico), non sono consumati crudi, ma affettati ed essiccati sono aggiunti a varie pietanze per dare un tocco di sapore acidulo; le foglie giovani sono consumate crude come insalata o cotte. I frutti essiccati sono anche utilizzati, in alcune località come fissativo per diversi colori naturali.
Inoltre, da tempi remoti, il frutto è utilizzato nella medicina tradizionale per varie patologie; studi di laboratorio hanno evidenziato in estratti di differenti parti della pianta la presenza di composti bioattivi con interessanti proprietà antiossidanti, antiiperlipidemiche, antinfiammatorie e antitumorali.
Il frutto contiene acido citrico, acido tartarico, acido malico e acido ascorbico, acido idrossicitrico e flavonoidi.
Tra gli altri usi si riporta che dalla corteccia, dai rami e dai frutti si ottiene un lattice denso, giallo, solitamente resinoso.
I frutti essiccati vengono utilizzati come fissativi con allume per la tintura dei tessuti di seta.
Un estratto del frutto viene utilizzato come ingrediente nelle preparazioni cosmetiche commerciali come balsamo per la pelle.
Inoltre il legno di consistenza dura può trovare alcuni impieghi.

Modalità di Preparazione –
La Garcinia atroviridis è una pianta utilizzata allo stato naturale o coltivata soprattutto per scopi alimentari o medicinali.
I frutti maturi, che sono di colore giallo arancio brillante, vengono affettati, essiccati e utilizzati nel curry o stufati in abbondante zucchero per essere consumati.
Il grosso frutto ha infatti una polpa molto acida che può essere consumata cruda o cotta.
Se ne ricavano ottime gelatine e composte e si può anche essiccare per poi aggiungere alle zuppe.
La scorza del frutto viene utilizzata come aroma acido, simile al tamarindo, nei curry, nelle zuppe, ecc.
I giovani germogli vengono cotti e usati come verdura.
In campo medicinale il frutto essiccato viene utilizzato per migliorare la circolazione sanguigna, come espettorante, nel trattamento della tosse e come lassativo.
Si ritiene che l’estratto del frutto possa promuovere una buona salute riducendo i livelli di colesterolo nel sangue e dilatando i vasi sanguigni, assorbendo il grasso in eccesso, ecc. È comunemente usato nelle diete del sud-est asiatico.
Un decotto di foglie e radici viene utilizzato nel trattamento del mal di orecchie.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/139216646/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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