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Osmanthus fragrans

Osmanthus fragrans

L’Osmanto odoroso (Osmanthus fragrans Lour., 1790) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Oleaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Scrophulariales,
Famiglia Oleaceae,
Genere Osmanthus,
Specie O. fragrans.
È basionimo il termine:
– Olea fragrans Thunb..
Sono sinonimi i termini:
– Notelaea posua D.Don (1825);
– Olea buchananii Lamb. ex D.Don (1825);
– Olea posua Buch.-Ham. ex D.Don (1825);
– Olea acuminata Wall. ex G.Don (1837);
– Olea ovalis Miq. (1861);
– Osmanthus asiaticus Nakai (1922);
– Osmanthus aurantiacus (Makino) Nakai (1922);
– Osmanthus acuminatus (Wall. ex G.Don) Nakai (1930);
– Osmanthus intermedius Nakai (1949);
– Osmanthus macrocarpus P.Y.Pai (1979);
– Osmanthus longibracteatus H.T.Chang (1982).
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti varietà e forme:
– Osmanthus fragrans var. aurantiacus Makino, 1902;
– Osmanthus fragrans var. fragrans;
– Osmanthus fragrans f. aurantiacus (Makino) Hatus., 1994;
– Osmanthus fragrans f. leucanthus T.Yamaz., 1991;
– Osmanthus fragrans f. thunbergii (Makino) T.Yamaz., 1991.

Etimologia –
Il termine Osmanthus proviene dal greco ὀσμή, osmé, odore e da ἄνϑοϛ, ánthos, fiore: in riferimento ai fiori profumati.
L’epiteto specifico fragrans proviene dal latino fragro, odorare, profumare: fragrante, odoroso, profumato.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Osmanthus fragrans è una pianta originaria di un areale che comprende Bhutan, Cambogia, Cina (Guizhou, Sichuan e Yunnan), Giappone (Kyushu), India (Assam, Nagaland e Sikkim), Myanmar, Nepal, Thailandia e Vietnam.
Il suo habitat naturale è vario è va dalle montagne del Giappone meridionale e, a quote tra 1.200 e 2.100 metri, nell’Himalaya; cresce, inoltre in foreste, in associazione con Ilex dipyrena e Castanopsis spp., ad altitudini di 1.300 – 3.000 metri nel Nepal.

Descrizione –
L’Osmanthus fragrans è una pianta che cresce in forma arbustiva o di piccolo albero, sempreverde che può raggiungere un’altezza di 3-12 metri.
La corteccia è liscia e di colorazione grigio-bruna.
Le foglie sono di colore verde scuro, con forma oblunga, lunghe da 7 a 15 cm e larghe da 2,5 a 5 cm, con bordo continuo o finemente seghettato.
I fiori sono riuniti in cime ascellari su un peduncolo lungo 0,5-1 cm; sono piccoli, lunghi circa 1 cm, con colorazione che va dal bianco, al giallo pallido o arancio, anche in funzione della varietà; hanno forma tubolare con corolla a quattro lobi di 5 mm di diametro, molto profumati, e sbocciano tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. I fiori sono molto profumati e ricordano un misto tra Magnolia grandiflora, Gardenia, Fresia e Limone. I numerosi fiori compaiono sui rami di un anno, quasi nascosti dal fogliame, in primavera e a fine estate-inizio autunno, sporadicamente nel resto dell’anno.
Il frutto è una drupa di forma ellissoide, lunga 10-15 mm, di colore che va dal rosso purpureo fino al blu nerastro e che matura nella primavera successiva alla fioritura.
All’interno è presente un solo seme dal guscio duro.

Coltivazione –
L’Osmanthus fragrans è una pianta dai fiori molto profumati che a volte sono disponibili nei negozi orientali, conservati in salamoia zuccherata o come pasta zuccherata chiamata “marmellata di fiori di cassia”.
La pianta è comunemente coltivata per questi fiori nei giardini dell’India, del sud-est e dell’Asia orientale.
È una specie ornamentale caratteristica per l’intenso profumo dei suoi piccoli fiori, particolarmente diffusa in Cina dove i fiori essiccati sono utilizzati per aromatizzare dolci, cibi e bevande, in particolare il tè, e l’olio essenziale è alla base di profumi molto costosi, tanto da incentivarne la coltivazione a livello industriale nel centro e sud del paese.
Questa pianta non è particolarmente esigente in fatto di suoli, anche se preferisce quelli sabbiosi, acidi o neutri, ben drenanti, non sopportando quelli permanentemente umidi; richiede una esposizione in pieno sole o anche parziale ombra, ma con fioritura più scarsa e chioma meno densa, utilizzabile come esemplare isolato, per bordure miste e siepi di confine.
La pianta può essere coltivata in un’ampia varietà di climi; resiste alle basse temperature, fino a -15 °C per brevissimo periodo, temperature inferiori di qualche grado distruggono la parte aerea. Le innaffiature devono essere regolari durante il periodo vegetativo nelle piante giovani, da adulta può sopportare periodi di secco.
Può essere coltivata anche in vaso utilizzando un substrato sabbioso ricco di sostanza organica, acido o neutro, con innaffiature regolari durante il periodo vegetativo, ma lasciando asciugare lo strato superficiale prima di ridare acqua.
Questa pianta ha crescita lenta e non necessita, pertanto, di potature frequenti.
La riproduzione avviene generalmente per talea semilegnosa a inizio estate in substrato sabbioso mantenuto umido.

Usi e Tradizioni –
L’Osmanthus fragrans è una pianta conosciuta con vari nomi, tra cui: fragrant olive, fragrant tea olive, sweet olive, sweet osmanthus, tea olive (inglese); gui hua, mu xi (cinese); olivier odorant (francese); gin mokusei, kiu mokusei (giapponese); osmanto (italiano); flor-do-imperador (portoghese); duftblüte (tedesco).
In Cina è il “fiore cittadino” delle città di Hangzhou, Zhejiang; Suzhou, Jiangsu; e Guilin, Guangxi. In Giappone è l'”albero della città” di Kitanagoya, nella prefettura di Aichi; Kashima, prefettura di Saga; Beppu, Prefettura di Ōita; e l'”albero della città” di Yoshitomi, nella prefettura di Fukuoka.
In occasione della sua fioritura, questa pianta viene associato alla Festa cinese di metà autunno. Il vino di osmanto è una scelta tradizionale per il “vino della riunione” bevuto con la propria famiglia, e si possono consumare anche dolci e tè aromatizzati all’osmanto. La mitologia cinese narra che un dolce osmanto cresce sulla luna e viene tagliato all’infinito da Wu Gang: alcune versioni sostengono che fosse costretto a tagliarlo ogni 1000 anni affinché la sua crescita rigogliosa oscurasse la luna stessa, altre che fosse obbligato a tagliarlo costantemente solo per vederlo ricrescere in misura uguale ogni giorno.
Nella Cina tardo imperiale l’osmanto era anche associato agli esami imperiali, che si tenevano nell’ottavo mese lunare. Il chengyu “cogliere l’osmanto nel Palazzo del Rospo” (蟾宫折桂, Chángōng zhé guì) era una parafrasi raffinata per “superare l’esame”, in parte poiché si attiravano i parassiti come se da allora in poi sentì un profumo dolce come quello dell’osmanto. “Rompere il ramoscello di osmanto e montare sul drago” era un altro eufemismo, in questo caso, per indicare il sesso.
Questa pianta cresce bene con temperature miti e non tollera il freddo intenso per periodi prolungati. Pur necessitando di una buona aerazione, teme i venti freddi.
In Italia è una pianta tipica nei giardini delle ville storiche dei laghi lombardi.
Nella cucina cinese, i suoi fiori possono essere infusi con foglie di tè verde o nero per creare il tè all’osmanto (桂花茶; guìhuāchá). I fiori vengono utilizzati anche per produrre marmellate profumate all’osmanto, torte all’osmanto, gnocchi, zuppe e liquore all’osmanto. La marmellata di osmanto viene utilizzata come ingrediente in un tipo di pappa chiamata chátāng, composta da farina di sorgo o miglio e zucchero mescolati con acqua bollente. Questo piatto è associato alla città settentrionale di Tianjin, sebbene possa essere trovato anche a Pechino.
Inoltre foglie, corteccia, gemme e semi sono da lungo tempo utilizzati nella medicina tradizionale, soprattutto quella cinese.
Nella medicina tradizionale cinese, il tè all’osmanto è stato utilizzato come tisana per il trattamento delle mestruazioni irregolari. L’estratto di fiori secchi ha mostrato effetti neuroprotettivi, di eliminazione dei radicali liberi e antiossidanti nei test in vitro.

Modalità di Preparazione –
L’Osmanthus fragrans è una pianta dell’Asia dell’est che viene utilizzata sia per scopi alimentari, medicinali e per altre finalità.
L’osmanto è utilizzato anche per preparare molti dolci tradizionali cinesi, come l’osmanto tangyuan con sciroppo di vino di riso (桂花酒釀湯圓).
Nell’uso commestibile i frutti acerbi si conservano in salamoia come le olive.
I fiori molto profumati vengono utilizzati dai cinesi per conferire un gradevole aroma al tè, al vino e ai piatti dolci come la zuppa di semi di loto, i pasticcini e le pere al vapore. Vengono anche aggiunti ai medicinali a base di erbe per mascherare sapori sgradevoli.
In campo medicinale i fiori sono antitosse ed utilizzati nei cosmetici per capelli e pelle, ma vengono utilizzati soprattutto per conferire un sapore gradevole ad altri medicinali.
Un decotto della corteccia del fusto viene utilizzato nel trattamento di foruncoli, ecc.
Una passata ricavata dal fusto o dalla corteccia viene utilizzata nella cura dei foruncoli, dei carbonchi, della pertosse e della retinite.
Un decotto delle radici laterali viene utilizzato nel trattamento della dismenorrea, dei reumatismi, delle contusioni, ecc.
Tra gli altri usi si riporta che dai fiori si ricava un olio essenziale; questo viene utilizzato come aromatizzante. L’olio essenziale contiene idrocarburi policiclici aromatici sgradevoli che ne riducono la qualità.
I fiori vengono usati come repellente per insetti per i vestiti, soprattutto in alcune regioni dell’India settentrionale, nello stato dell’Uttarakhand.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/54865204/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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