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Lista rossa IUCN

Lista rossa IUCN

La Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) è un’ampia e riconosciuta fonte di informazioni sulla conservazione dello stato di minaccia delle specie animali e vegetali a livello globale. È uno strumento di valutazione che fornisce una valutazione dettagliata dello stato di conservazione di migliaia di specie diverse.
La lista è stata istituita dall’IUCN nel 1963 e viene periodicamente aggiornata per riflettere lo stato attuale delle specie in base alle informazioni disponibili. La valutazione di una specie sulla Lista Rossa IUCN è basata su criteri scientifici rigorosi, che tengono conto di fattori come la dimensione della popolazione, la distribuzione geografica, il tasso di declino della popolazione, le minacce alla sopravvivenza della specie e altri fattori correlati.
L’IUCN ha la missione di “influenzare, incoraggiare e assistere le società in tutto il mondo a conservare l’integrità e diversità della natura e di assicurare che ogni utilizzo delle risorse naturali sia equo e ecologicamente sostenibile”. La IUCN conta oggi oltre 1000 membri tra stati, agenzie governative, agenzie non governative e organizzazioni internazionali: in Italia ne fanno parte la Direzione per la Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente, le principali organizzazioni non governative per la protezione dell’ambiente, enti di ricerca e alcune aree protette. Alla IUCN è affiliata una rete di oltre 10000 ricercatori che contribuiscono come volontari alle attività scientifiche e di conservazione.
Il mantenimento e l’aggiornamento periodico della IUCN Red List of Threatened Species o Lista Rossa IUCN delle Specie Minacciate (http://www.iucnredlist.org) è l’attività più influente condotta dalla Species Survival Commission della IUCN. Attiva da 50 anni, la Lista Rossa IUCN è il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale. Inizialmente la Lista Rossa IUCN raccoglieva le valutazioni soggettive del livello di rischio di estinzione secondo i principali esperti delle diverse specie. Dal 1994 le valutazioni sono basate su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi, la cui ultima versione risale al 2001. Queste categorie e criteri, applicabili a tutte le specie viventi a eccezione dei microorganismi, rappresentano lo standard mondiale per la valutazione del rischio di estinzione. Per l’applicazione a scala non globale, inclusa quella nazionale, esistono delle linee guida ufficiali.
Le categorie contemplate nella Lista Rossa IUCN sono le seguenti:
– EX: Estinto; quando una specie è considerata estinta e non esistono dubbi ragionevoli sulla scomparsa dell’ultima popolazione selvatica.
– EW: Estinta in natura; quando una specie sopravvive solo all’interno di giardini zoologici o altri sistemi di mantenimento in cattività.
– CR: Specie in pericolo critico; quando la popolazione di una specie è diminuita del 90% in dieci anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 100 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 250.
– EN: In pericolo; quando la popolazione di una specie è diminuita del 70% in dieci anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 5.000 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 2.500.
– VU: Vulnerabile; quando la popolazione di una specie è diminuita del 50% in dieci anni o quando il suo areale si è ristretto sotto i 20.000 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 10.000.
– NT: Prossima alla minaccia; quando i suoi valori non riflettono ma si avvicinano in qualche modo ad una delle descrizioni riportate sopra.
– LC: Rischio minimo; quando i suoi valori non riflettono in alcun modo una delle descrizioni di cui sopra, specie abbondanti e diffuse.
– DD: Dati insufficienti; quando non esistono dati sufficienti per valutare lo stato di conservazione della specie.
– NE: Non valutato; specie non valutata e spesso utilizzata per le specie domestiche.
In definitiva la Lista Rossa IUCN è un importante strumento per la conservazione, aiutando a identificare le specie più vulnerabili e fornendo informazioni cruciali per le decisioni di gestione e le azioni di conservazione.




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