Anastatica hierochuntica

Anastatica hierochuntica

La rosa di Gerico (Anastatica hierochuntica L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Brassicaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Dilleniidae,
Ordine Capparales,
Famiglia Brassicaceae,
Genere Anastatica,
Specie A. hierochuntica.
Sono sinonimi i termini:
– Anastatica littoralis Salisb.;
– Myagrum hierochunticum (L.) Crantz.

Etimologia –
Il termine Anastatica proviene dal greco ἀνάστασις, anástasis, resurrezione: che resuscita, pianta che vive nei deserti e ha la particolarità di seccare, accartocciandosi e mantenendo i semi all’interno, per poi rilasciarli alle prime piogge, quando si riapre.
L’epiteto specifico hierochuntica viene da hiericuntis, genitivo di Hiericus, nome classico di Gerico, antica città della Cisgiordania: di Gerico.
Il nome comune Rosa di Gerico è legato alla sua “rinascita perpetua”, come la città biblica di Gerico, che non ha mai smesso di rinascere dalle proprie ceneri.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’ Anastatica hierochuntica è una pianta originaria delle regioni desertiche e semi-desertiche del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’Asia occidentale ed è presente nelle aree aride del Medio Oriente e del deserto del Sahara, comprese parti del Nord Africa e regioni dell’Iran, Egitto, Palestina, Siria, Iraq, Giordania, Pakistan e India.
Questa pianta è adattata a sopravvivere in ambienti estremamente aridi e può resistere a periodi prolungati di siccità. Il suo habitat è quello dei suoli sabbiosi e rocciosi, spesso in zone costiere o desertiche con scarsa copertura vegetale, dove è in grado di sopportare temperature elevate e condizioni di luce intensa.

Descrizione –
L’ Anastatica hierochuntica è una piccola pianta annuale erbacea che raramente cresce più di 15 centimetri.
Il fusto è ramificato dalla base e con rami generalmente ascendenti, spesso arrotolati verso l’interno in condizioni asciutte, densamente pubescenti con peli stellati.
Le foglie sono lunghe da 10 a 20 mm, larghe da 5 a10 mm, spatolate, 3-5 lobate verso l’apice o intere, sorrette da un corto picciolo.
I fiori sono di colore bianco, piccoli, di circa 2 mm di diametro, ascellari, subsessili, ermafroditi con ghiandole nettarifere laterali a coppie, ciascuna di forma semilunare.
L’antesi è tra marzo e aprile.

Coltivazione –
Il ciclo vitale dell’Anastatica hierochuntica è annuale e si conclude all’inizio della stagione secca, quando la pianta disidratandosi ripiega i rami in una massa sferoidale compatta.
È una pianta con una grande resistenza al disseccamento; i suoi rami hanno la proprietà di contrarsi con la secchezza, rimanendo chiusi e asciutti per molti anni, riaprendosi con l’umidità o il contatto con l’acqua, riacquistando tutta la sua freschezza e bellezza. Dopo la stagione delle piogge, la pianta si secca, lasciando cadere le foglie e arricciando i rami in una palla stretta, e si estiva. All’interno della palla i frutti rimangono attaccati e chiusi, proteggendo i semi ed evitando che si disperdano prematuramente.
I semi sono molto resistenti e possono rimanere dormienti per anni. Inumidita nuovamente in una successiva stagione delle piogge, la palla si distende e la pianta si sveglia dal suo stato dormiente, che fa aprire i frutti capsulari per disperdere i semi. Se l’acqua è sufficiente, i semi dispersi germinano in poche ore. Dopo che si è arricciato, è facile per il vento stesso sollevarlo e trascinarlo per grandi distanze, rendendoli viaggiatori obbligati attraverso steppe e deserti che attraversano i confini di vari paesi dell’Asia e disseminano i loro semi per tutti loro.
Una frazione dei semi viene dispersa nelle vicinanze della pianta madre dalle gocce di pioggia che colpiscono un’appendice simile a un cucchiaio, presente sui semi. I semi hanno un rivestimento appiccicoso che li aiuta ad aderire al terreno ma possono anche essere trasportati a valle dalle acque che scorrono superficialmente; tuttavia, i semi trasportati a valle non sopravvivono.
Il processo di arricciatura e distensione è completamente reversibile e può essere ripetuto più volte. La capacità della pianta di fare ciò è attribuita alla presenza di trealosio, uno zucchero disaccaride coinvolto in diversi meccanismi di criptobiosi. Sebbene la pianta reidratata a volte sia descritta mentre emette nuove foglie, fiori e frutti, questo è contestato; invece, i semi possono a volte germogliare generando nuove piante mentre sono ancora nel frutto della pianta madre morta.
È una pianta tipicamente delle zone desertiche più aride e calde dove è comune nelle aree che ricevono una piovosità media annua inferiore a 70 mm. Si rinviene in aree sabbiose, in luoghi rocciosi e nelle pianure limose.
Nel suo habitat le piante secche riescono ad “aspettare” la prossima pioggia per 5-10 anni senza danno per i loro semi. È interessante notare che solo una pioggia di oltre 10 mm farà sì che gli steli interni assorbano abbastanza acqua e si aprano. La pioggia in minore quantità non determina nessuna apertura. Infatti, la pianta madre morta è un misuratore d’acqua che si apre e disperde i suoi semi vivi solo quando c’è abbastanza acqua per farli germinare, fiorire e fruttificare.

Usi e Tradizioni –
L’ Anastatica hierochuntica è l’unica specie del genere Anastatica e fu descritta da Carlos Linnaeus e pubblicata in Species Plantarum 641. 1753.5.
Fin dall’antichità veniva utilizzata come pianta per indovinare il clima, poiché essendo un igrometro vegetale, il saggio o sciamano, lo prevedeva con successo. Con tempo asciutto la pianta rimane completamente chiusa; in caso di pioggia si apre lentamente; se minaccia pioggia, si apre in modo molto vistoso e con più o meno velocità a seconda della prossimità di scarica delle nubi.
La storia narra che in passato i mercanti di Gerico li portassero dall’Arabia come preziosi talismani per benedire le loro case e le loro attività commerciali.
La pianta è chiamata anche con il nome di “rosa di Gerico” e questo è tratto dalla Bibbia. Infatti, nel Siracide, a proposito della consegna, da parte di Dio, della Sapienza al popolo d’Israele, si legge: la Sapienza cresce …… come una palma in Engaddi, come le piante di rose in Gerico, come un ulivo maestoso nella pianura…. (Siracide 24,14) anche se, probabilmente, la pianta citata non è A. hierochuntica ma un’altra specie, forse potrebbe essere l’oleandro (Nerium oleander L.).
Questa pianta, nei paesi arabi, è ampiamente consumata come bevanda.
Inoltre viene anche utilizzata nella medicina tradizionale per il trattamento di vari disturbi della salute. La pianta intera, ridotta in polvere e mescolata con miele, si utilizza come rimedio per il parto difficile e l’emorragia uterina.
L’intera pianta, bollita in acqua, viene utilizzata per preparare impacchi pelvici contro l’infertilità.
La pianta, sotto forma di decotto, viene impiegata anche per trattare l’asma, i disturbi gastrointestinali, la depressione, l’ipertensione, l’indigestione, il mal di testa, il raffreddore, la febbre, la malaria, l’epilessia, l’affaticamento, il diabete, le malattie cardiache.
Ricerche recenti hanno messo in risalto la composizione chimica e le proprietà di questa pianta; questi studi confermano gli effetti benefici della tradizione popolare. Nelle gemme fogliari, nello stelo e nella radice è stata riscontrata la presenza di ben otto minerali (Mg, Ca, Cr, Mn, Fe, Co, Cu e Zn) e di composti fenolici. È stata riscontrata anche attività antiossidante e la presenza di antiradicali liberi.
Inoltre si è osservato che la pianta ha proprietà epatoprotettive perché capace di ridurre significativamente le attività delle transaminasi e della fosfatasi alcalina. Si è vista anche la sua capacità di attivare i fagociti e di possedere attività antimicrobica. Infine, è stato dimostrato che estratti dell’intera pianta, in vitro, hanno specifiche proprietà antitumorali sulle cellule cancerogene del seno.

Modalità di Preparazione –
L’ Anastatica hierochuntica è una pianta legata alle tradizioni ed usanze dei popoli nomadi del deserto.
Ha trovato impiego come bevanda ma anche come pianta medicinale utilizzata nella medicina popolare di tribù nomadi.
La pianta intera viene ridotta in polvere e mescolata con miele, utilizzandola come rimedio in caso di parto difficile ed emorragia uterina.
L’intera pianta viene anche bollita in acqua ed utilizzata per preparare impacchi pelvici contro l’infertilità.
Un decotto della pianta viene impiegato anche per trattare l’asma, i disturbi gastrointestinali, la depressione, l’ipertensione, l’indigestione, il mal di testa, il raffreddore, la febbre, la malaria, l’epilessia, l’affaticamento, il diabete, le malattie cardiache.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
– https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/107567002/original.jpeg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.