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Acido kainico

Acido kainico

L’acido kainico, il cui termine nella nomeclatura ufficiale IUPAC è: (2S,3S,4S)-3-(carbossimetil)-4-prop-1-en-2-ilpirrolidina-2-acido carbossilico, è un composto chimico che appartiene alla famiglia degli amminoacidi eccitatori e si trova naturalmente in alcune piante, in particolare nelle alghe marine del genere Digenea ed anche nell’ Uncaria rhynchophylla.
La formula chimica dell’acido kainico è C10H15NO4 ed è stato isolato per la prima volta dalla pianta marina Kainomyces, ma può essere anche prodotto sinteticamente.
L’acido kainico è una sostanza nota per la sua capacità di agire come agonista selettivo dei recettori del glutammato di tipo N-metil-D-aspartato (NMDA) nel cervello.
In particolare l’acido kainico è un potente agonista del terzo tipo di recettore del glutammato noto come “recettore del kainato” permeabile ai cationi Na+ e K+. La permeabilità a Ca2+ è solitamente molto lieve ma varia a seconda delle subunità che compongono il recettore.

Il recettore kainato è tetramerico e ha 4 domini transmembrana, di cui il secondo, con struttura “hairpin” (cioè a forcina per capelli), forma il canale giustapponendosi con altri tre.
L’acido kainico è ampiamente utilizzato nella ricerca scientifica e sperimentale per studiare i recettori del glutammato e i loro effetti sul sistema nervoso centrale. Quando somministrato ad animali da laboratorio, può indurre convulsioni e lesioni neuronali simili a quelle osservate nell’epilessia e nel morbo di Alzheimer.
L’acido kainico viene utilizzato nella ricerca per studiare la neurodegenerazione e le malattie neurologiche come la malattia di Alzheimer, la malattia di Parkinson e l’ictus. La sua capacità di indurre lesioni neuronali può fornire informazioni sulle vie di morte cellulare e sulla degenerazione neuronale.
Tuttavia, è importante notare che l’acido kainico è estremamente tossico e non viene utilizzato in applicazioni cliniche o terapeutiche nell’uomo a causa dei suoi effetti neurotossici. Il suo utilizzo è limitato principalmente al campo della ricerca scientifica e della neurofarmacologia. La manipolazione e la manipolazione dell’acido kainico devono essere effettuate con cautela e seguendo le norme di sicurezza appropriate.

Avvertenza: le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.




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