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Poterium sanguisorba

Poterium sanguisorba

La pimpinella o bibinella (Poterium sanguisorba L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Rosaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Sottoregno Tracheobionta, Superdivisione Spermatophyta, Divisione Magnoliophyta, Classe Magnoliopsida, Sottoclasse Rosidae, Ordine Rosales, Famiglia Rosaceae e quindi al Genere Poterium ed alla Specie P. sanguisorba.
È sinonimo il termine:
– Sanguisorba minor Scop..
In Italia sono presenti le seguenti specie:
– Poterium sanguisorba subsp. balearicum (Bourg. ex Nyman) Stace – Salvastrella balearica, che si distingue per urnula con coste alate e facce coperte da creste prominenti irregolari e acute.
– Poterium sanguisorba L. subsp. sanguisorba, che si distingue per urnula con coste senza ali o con ali strette e fini e facce ± reticolate.

Etimologia –
Il termine Poterium deriva dal greco ποτηρ, -ηρος poter, -eros coppa, tazza, calice: per la forma del calice.
L’epiteto specifico sanguisorba proviene dai vocaboli latini “sanguis” = sangue e “sórbeo” = io sorbisco , probabilmente con riferimento al principio della segnatura, che vedeva nel colore arrossato dell’infiorescenza il “segno” della capacità antiemorragiche e cicatrizzanti.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La pimpinella è una specie euroasiatica che ritroviamo anche nel Nordafrica ma che è presente in quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti.
Il suo habitat preferenziale è quello di crescita sulle rocce, nelle scarpate e nei luoghi erbosi asciutti, prati aridi, gariga, incolti, tra 0 e 1300 m. s.l.m..

Descrizione –
La pimpinella è una pianta perenne, erbacea, sempreverde, con rizoma legnoso ed ingrossato, fusti eretti e striati, semplici o ramificati in alto, a volte pelosi in basso, spesso di colore rossastro; altezza da 20÷60 cm.
Le foglie basali sono riunite in rosetta, lunghe da 10÷20 cm, pennatosette con 5÷17 foglioline picciolate, i segmenti fogliari lunghi 1 cm, sono ellittici con peli sparsi su entrambe le facce, raramente sono glabri, hanno margine con 4÷6 denti acuti su ciascun lato; la pagina superiore è verde quella inferiore glauca. Le foglie del fusto sono gradatamente minori e con un numero inferiore di foglioline.
Le infiorescenze in spighe sferico-ovali di 2 cm circa, sono riunite all’apice dei rami; i fiori sono apetali con 4 lacinie ovate sepaloidi , verdi o rossastre con margine bianco. I fiori superiori del capolino sono femminili e hanno stimma piumoso di colore roseo o rosso, quelli inferiori sono maschili con numerosi stami gialli, lunghi e sporgenti, nella parte centrale si trovano anche un certo numero di fiori ermafroditi i cui stami non sporgono dal calice.
L’antesi è tra maggio ed agosto.
L’infruttescenza è un pometo obovoide di 2,8-6 x 2-3,8 mm, costituito dal ricettacolo (ipanzio) urceolato, accrescente, secco, con 4 coste e con facce reticolate o con creste ± acute. Contiene al suo interno 1-3 acheni.

Coltivazione –
La Pimpinella si adatta a qualsiasi tipo di terreno ben drenato. Non tollera i ristagni idrici. Può resistere a parecchi gradi sotto lo zero. Può essere esposta sia in pieno sole che in luoghi ombreggiati.
I germogli vengono raccolti tendenzialmente in primavera; ma essendo una pianta sempreverde si utilizza principalmente fresca raccogliendola quasi tutto il tempo dell’anno. Il rizoma viene prelevato in autunno, dal secondo anno di coltivazione, si pulisce e viene messo ad essiccare in un ambiente buio, asciutto e con una buona circolazione d’aria.

Usi e Tradizioni –
Anticamente questa specie era conosciuta come Pimpinella e come tale venne inizialmente classificata anche dai botanici.
Il nome vernacolare “Pimpinella” era già in uso presso gli antichi romani e deriverebbe, a quanto pare, dal termine latino piper cioè pepe, in riferimento alle proprietà aromatiche della pianta.
Un vecchio porverbio, riferendosi alla Sanguisorba minor recitava: “Pimpinella l’insalata la fa bella”. Fu successivamente che Linneo, incluse la Pimpinella nel genere Sanguisorba.
La pimpinella ha proprietà farmaceutiche: Aromatizzanti, aperitive, digestive, astringenti, antiemorroidali.
I costituenti principali sono: tannini, saponine triterpeniche, olio essenziale, amido, ossalato di calcio, vitamina C.
La Poterium sanguisorba è un’erba amara, astringente, digestiva, rinfrescante ad azione antiemorragica e antinfiammatoria.
Si può usare per uso interno in caso di diarrea, dissenteria e colite ulcerosa.
Per uso esterno la poltiglia delle foglie triturate e macerate nell’olio è usata come antireumatico e antidolorifico, oppure la sola poltiglia può essere applicata direttamente su ferite, piaghe e ustioni, mentre introdotta nelle narici arresta l’epistassi; in decotto o infuso sono indicate per la cura delle emorroidi e dermatiti.
La pianta odora lievemente di cetriolo e le foglie tenere possono essere consumate crude in insalata, oppure impiegate per aromatizzare formaggi, minestre, verdure cotte e macedonie.
Le parti usate sono le foglie tenere, fresche nelle insalatine miste; bollite nelle minestre e nelle zuppe; tritate per aromatizzare aceto e formaggi.
Il periodo di raccolta è tra Gennaio e Maggio.

Modalità di Preparazione –
Oltre che per scopi terapeutici la Poterium sanguisorba si distingue in quanto l’odore delle foglie è simile a quello del cetriolo tritato. Si aggiunge nelle misticanze cotte, nelle zuppe, nel burro, nei formaggi molli e nella preparazione di vini e di aceti aromatici.
Le foglie fresche di questa pianta (analogamente a quelle della specie simile Sanguisorba officinalis) si possono pertanto usare per insaporire insalate, minestre, formaggi e verdure cotte, a cui conferiscono un leggero sapore di cetriolo.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.



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