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Volga

Volga

Il Volga è un fiume della Russia europea; è il più lungo fiume europeo ed è il cuore del più ampio bacino fluviale del vecchio continente.
Questo fiume nasce nel Rialto del Valdaj nella Russia nordoccidentale e sfocia nel mar Caspio, nella sua parte nordoccidentale, dopo 3531 km di corso; prima della costruzione delle numerose dighe e la conseguente formazione dei bacini artificiali a monte delle stesse, la sua lunghezza era di 3.690 km.

Etimologia –
Il nome “Volga” ha un’origine incerta, e diversi studiosi hanno proposto varie teorie sull’etimologia del termine. Tuttavia, nessuna di queste teorie è universalmente accettata e la questione rimane in gran parte irrisolta.
Una delle teorie suggerisce che il nome “Volga” potrebbe derivare dalla parola proto-slava “volga” o “vlga,” che significa “acqua ondulata” o “acqua ondeggiante.” Questa interpretazione potrebbe riflettere le caratteristiche del fiume, che è noto per la sua ampiezza e la presenza di numerosi meandri.
Altre teorie suggeriscono che il nome potrebbe avere radici in lingue finno-ugriche o turche. Ad esempio, nella lingua ciuvascia, un popolo turco della Russia, la parola “vylgă” significa “piccolo fiume.”
In ogni caso, l’etimologia esatta del nome “Volga” rimane un mistero, e diverse ipotesi sono ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi.

Caratteristiche Geografiche –
Il fiume Volga è il più lungo fiume d’Europa, attraversando gran parte della Russia centrale e con una lunghezza attuale di 3.531 chilometri.
Il suo bacino idrografico è enorme, coprendo una vasta area di circa 1.350.000 chilometri quadrati. Il fiume scorre attraverso la Russia centrale e sfocia nel Mar Caspio.
Il Volga ha diverse sorgenti, il ramo principale sorge nei Monti Valdaj, a nord-ovest di Mosca.
Il fiume fluisce generalmente verso sud e sud-est attraverso il centro della Russia, attraversando varie città importanti, inclusa la capitale Mosca.
Il Volga ha numerosi affluenti, tra cui il Kama, l’Oka e il Sura. Questi affluenti contribuiscono notevolmente al flusso d’acqua del fiume.
Il Volga forma un delta notevole prima di sfociare nel Mar Caspio. Il delta è una vasta area di terra e acqua, con numerosi rami e canali che si diramano.
Il fiume Volga è di grande importanza economica per la Russia, poiché attraversa numerose città industriali e agricole. La navigabilità del fiume è stata sfruttata per il trasporto delle merci.
Questo fiume ha anche un’importanza culturale significativa nella storia russa e nelle tradizioni popolari. Numerose città lungo il suo corso hanno una ricca storia e patrimonio culturale.
In sintesi, il fiume Volga è un elemento geografico fondamentale per la Russia, influenzando la geografia economica, la storia e la cultura della regione attraverso la quale scorre.

Note Storiche –
Il fiume Volga è il più lungo d’Europa e ha una storia ricca e affascinante.
La sua storia risale all’antichità. Le prime popolazioni a insediarsi lungo il fiume erano tribù di origine finno-ugrica. Successivamente, furono i bulgari a stabilirsi nella regione.
Nel XIII secolo, durante l’era mongola, la regione del fiume Volga fu conquistata dagli eserciti di Genghis Khan. Ciò portò a un periodo di dominio mongolo che durò diversi secoli.
Nel XV secolo, il Khanato di Kazan fu fondato lungo il corso medio del fiume Volga. Questo stato musulmano rimase un importante centro politico e culturale per diversi secoli, fino a quando fu conquistato dai russi nel 1552.
A partire dal XVI secolo, i russi iniziarono a colonizzare attivamente la regione del Volga. Furono fondate diverse città lungo il fiume, inclusa la famosa città di Samara.
Durante la Guerra Civile Russa (1918-1922), il fiume Volga fu teatro di scontri tra l’Armata Bianca e l’Armata Rossa. La regione subì pesanti devastazioni durante questo periodo.
Durante il periodo di Stalin negli anni ’30, il fiume Volga fu al centro di importanti progetti industriali e di sviluppo economico. Furono costruite dighe e centrali idroelettriche per sfruttare le risorse del fiume.
Durante la Seconda guerra mondiale, la regione del Volga fu di vitale importanza per la difesa dell’Unione Sovietica. La città di Stalingrado (oggi Volgograd), situata sulle rive del fiume, fu il teatro di una delle battaglie più cruente e decisive del conflitto.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, la regione del Volga si trovò a fronteggiare sfide economiche e sociali legate alla transizione verso un’economia di mercato. Tuttavia, diverse città lungo il fiume, come Nizhny Novgorod e Kazan, sono cresciute come importanti centri industriali e culturali.
In generale il fiume Volga ha svolto un ruolo cruciale nella storia russa e continua a essere un elemento centrale nella geografia e nella cultura della Russia.

Ecosistema –
Il fiume Volga è caratterizzato da un ecosistema diversificato e ricco di biodiversità. Il Volga attraversa la Russia centrale e sfocia nel mar Caspio. Ecco alcuni elementi chiave dell’ecosistema del fiume Volga:
Flora e fauna acquatica:
Pesci: Il fiume Volga è ricco di una varietà di specie ittiche, tra cui storioni, salmerini, persici, carpe, lucci, e altri.
Invertebrati acquatici: Ci sono numerosi invertebrati acquatici che contribuiscono all’ecosistema, fornendo cibo per i pesci e altri animali.
Vegetazione ripariale:
Foreste alluvionali: Le aree lungo le sponde del Volga ospitano foreste alluvionali che forniscono habitat a diverse specie di piante, uccelli e mammiferi.
Avifauna:
Migrazione: Il fiume Volga è una rotta migratoria importante per molte specie di uccelli. Numerose specie migratorie fanno sosta lungo il fiume durante le loro migrazioni stagionali.
Mammiferi:
Bevitori: Tra i mammiferi presenti ci sono alci, volpi, cinghiali, e orsi che frequentano le aree circostanti il fiume.
Umani e attività antropiche:
Agricoltura: Le terre lungo il fiume sono spesso utilizzate per l’agricoltura, influenzando l’ecosistema attraverso pratiche agricole e potenziali inquinamenti.
Insediamenti umani: Le città lungo il fiume possono avere impatti significativi sull’ecosistema, tra cui l’inquinamento delle acque e la distruzione degli habitat naturali.
Protezione dell’ambiente:
Riserve naturali: Ci sono diverse riserve naturali e aree protette lungo il corso del fiume Volga, contribuendo a preservare la biodiversità e a proteggere gli habitat naturali.
Problemi ambientali:
Inquinamento: Come in molti fiumi del mondo, il Volga è stato soggetto a diverse forme di inquinamento, inclusi scarichi industriali, deflusso agricolo e inquinamento urbano.
Preservare e proteggere l’ecosistema del fiume Volga è di grande importanza per la conservazione della biodiversità e per garantire un ambiente sano per le comunità umane che dipendono dal fiume per vari scopi, tra cui pesca e agricoltura.

Flora –
Il fiume Volga con la sua vasta e variegata regione fluviale ospita una ricca diversità di flora.
Lungo le sponde del fiume, è possibile trovare una varietà di piante adattate alla vita in zone umide. Queste possono includere canneti, giunchi, e altre piante palustri.
Nelle aree adiacenti al fiume, ci sono foreste alluvionali costituite principalmente da alberi come ontani, salici, pioppi e frassini. Questi alberi sono adattati alle condizioni di inondazione periodica e possono tollerare terreni più umidi.
In alcune zone lungo il Volga, specialmente nelle pianure alluvionali, si sviluppano prati e steppe con una varietà di erbe e fiori selvatici.
Nel fiume stesso e nei suoi affluenti, prosperano piante acquatiche come ninfee, giavellotti d’acqua e canne palustri.
Il fiume Volga e la sua regione circostante ospitano alcune specie vegetali endemiche, adattate alle condizioni specifiche di questa regione.
Interessante è, inoltre la foce del fiume, dove esiste la riserva di Astrachan’.
Nelle zone interne le rive del fiume sono orlate di salici ed altri alberi, che verso l’esterno trapassano a vaste aree di canne. Tra i muri verdi delle canne, passaggi serpeggianti conducono a lagune e stagni e a baie. Le paludi sono attraversate da numerose, sottili lingue di sabbia e di fango allungate in direzione est-ovest. La loro larghezza è sui 200 metri e la lunghezza può variare da 500 metri fino a 19 km; sono alte fino a 8 metri. In alcuni luoghi questi cordoni circondano dei laghi. Vicino ad Astrachan’ vi sono molte dune, stabilizzate da varie piante, e in modo particolare da un’erba gigantesca, il Leymus racemosus, che è alta fino a un metro e mezzo. Quest’erba è preferita dai buoi e cavalli, il cui intenso pascolare e calpestare ha distrutto la vegetazione, e la sabbia s’è rimessa in movimento invadendo larghe aree.
La vegetazione acquatica è caratterizzata da estesi tappeti di castagne acquatiche. Il delta del Volga è unico tuttavia per la presenza di una pianta eccezionale, il loto indiano (Nelumbo nucifera), qui nel punto più occidentale del suo areale.

Fauna –
Il fiume Volga attraversa diversi tipi di habitat lungo il suo corso, offrendo una ricca diversità di fauna. Di seguito sono elencate alcune delle specie di fauna che si possono trovare lungo il fiume Volga:
Pesci: Il Volga è noto per la sua varietà di specie di pesci, tra cui storioni, lucci, carpe, persici, tinche e pesce persico. La pesca è una delle attività tradizionali lungo il fiume.
Uccelli: Lungo il corso del Volga è possibile avvistare una vasta gamma di uccelli acquatici e migratori. Alcune specie includono cigni, anatre, svassi, aironi e gabbiani.
Mammiferi: Nella regione del Volga si possono trovare mammiferi come l’orso, il lupo, la volpe, il tasso, il castoro e il capriolo. Questi animali abitano le foreste, le steppe e le zone umide lungo il fiume.
Anfibi e Rettili: La zona del Volga ospita anche diverse specie di anfibi e rettili, come rane, rospi, lucertole e serpenti.
Invertebrati: Nei fondali del Volga si trovano numerosi invertebrati acquatici, compresi molluschi, crostacei e insetti acquatici che sono parte integrante della catena alimentare fluviale.
Importante, per tutto l’equilibrio ecologico dell’intero fiume, è la sua foce, dove, come detto, è stata istituita una riserva.
Nella riserva vivono 289 specie di uccelli, di cui 72 in pericolo di estinzione, delle quali 40 nidificanti. La gru siberiana, estremamente rara, si ferma qui durante le sue migrazioni. Il pellicano riccio nidifica qui, così come il marangone minore, la spatola eurasiatica e l’airone guardabuoi. Queste specie figurano tutte sul libro rosso delle specie minacciate della Russia. La maggior parte degli uccelli qui presenti appartengono a specie che vivono nelle paludi e negli specchi d’acqua e fanno il nido sugli alberi, sugli arbusti o sulle piante lacustri. Una trentina di specie vivono nelle foreste e solamente tre specie appartengono all’ecosistema dei prati o degli ambienti urbani.
Nelle acque della riserva sono state censite sessanta specie di pesci: ricordiamo innanzitutto gli storioni che producono il caviale (sono tre le specie che vivono qui: lo storione ladano, lo storione danubiano e lo storione stellato), ma anche Clupeidi (l’alosa del Caspio, la cheppia del Volga, l’alosa di Kessler), Ciprinidi (il rutilo del Caspio, l’abramide, la carpa, la scardola europea, il cavedano europeo, l’aspio, il chekon, la carpa di Prussia), il luccio nordico, il lucioperca, il pesce persico e gli spinarelli.
Nella riserva vivono anche diciassette specie di mammiferi, tra i quali ricordiamo il cinghiale, il lupo, la volpe, la lontra, l’ermellino, l’arvicola acquatica e il topolino delle risaie.
Purtroppo la fauna del fiume Volga è stata influenzata sia dalle condizioni naturali del fiume che dalle attività umane nella regione. L’inquinamento, la pesca e la gestione delle risorse idriche sono fattori che possono influire sulla salute e sulla diversità della fauna del fiume.

Azioni di Salvaguardia Ambientale –
Il fiume Volga svolge un ruolo significativo nella vita ambientale, sociale ed economica della regione che attraversa. Per preservare e proteggere l’ecosistema del fiume Volga, sono necessarie diverse azioni di salvaguardia ambientale. Ecco alcune possibili misure:
Monitoraggio ambientale: Implementare sistemi di monitoraggio ambientale costanti per valutare la qualità dell’acqua, il livello di inquinamento, la biodiversità e altri indicatori chiave. Questi dati possono essere utilizzati per prendere decisioni informate sulle misure di conservazione.
Controllo dell’inquinamento: Implementare politiche rigorose per ridurre e controllare l’inquinamento industriale e agricolo che può influenzare la qualità dell’acqua del fiume. Questo può includere normative più severe, incentivi per pratiche più sostenibili e controlli regolari.
Gestione sostenibile delle risorse idriche: Promuovere pratiche di utilizzo sostenibile delle risorse idriche del fiume Volga, garantendo che ci sia abbastanza acqua per mantenere gli ecosistemi fluviali e soddisfare le esigenze umane senza esaurire le risorse.
Ripristino degli habitat naturali: Implementare progetti per il ripristino degli habitat naturali lungo le rive del fiume Volga, creando zone cuscinetto per proteggere gli ecosistemi sensibili e migliorare la biodiversità.
Coinvolgimento della comunità: Coinvolgere attivamente la comunità locale, organizzazioni non governative (ONG) e altri stakeholder nella pianificazione e nell’attuazione di iniziative di conservazione del fiume. La partecipazione pubblica può contribuire a sensibilizzare sulla necessità di proteggere l’ambiente e promuovere comportamenti sostenibili.
Educazione ambientale: Implementare programmi educativi per sensibilizzare la popolazione locale e le generazioni future sull’importanza della conservazione del fiume Volga e sulle azioni che possono intraprendere per preservare l’ambiente.
Collaborazione internazionale: Collaborare con paesi vicini e organizzazioni internazionali per affrontare le sfide ambientali che interessano il fiume Volga. La gestione congiunta delle risorse idriche può portare a soluzioni più efficaci e sostenibili.
Sviluppo sostenibile: Integrare principi di sviluppo sostenibile nelle politiche e nei progetti che coinvolgono il fiume Volga. Ciò implica considerare gli impatti ambientali nelle decisioni di pianificazione e sviluppo.
Queste azioni combinerebbero sforzi di prevenzione, controllo e ripristino per garantire la sostenibilità dell’ecosistema fluviale del fiume Volga.

Guido Bissanti




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