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Elaeis oleifera

Elaeis oleifera

La palma da olio americana (Elaeis oleifera (Kunth) Cortés, 1897) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Arecoideae,
Tribù Cocoseae,
Sottotribù Elaeidinae,
Genere Elaeis,
Specie E. oleifera.
È basionimo il termine:
– Alfonsia oleifera Kunth.
Sono sinonimi i termini:
– Corozo oleifera (Kunth) L.H.Bailey;
– Elaeis melanococca Mart.;
– Elaeis melanococca var. semicircularis Oerst..

Etimologia –
Il termine Elaeis proviene dal greco “élaion”, cioè olio.
L’epiteto specifico oleifera viene dal latino “olea”, oliva e “fero”, portare, in riferimento alle sue caratteristiche produttive.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Elaeis oleifera è una palma originaria dell’America meridionale e centrale, dall’Honduras al Brasile settentrionale, dove è presente in Brasile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guyana Francese, Honduras, Nicaragua, Panama, Perù e Suriname.
Il suo habitat è quello delle aree aperte a basse altitudini, preferibilmente su suoli sabbiosi lungo le rive dei fiumi o in zone paludose ad altitudini fino a circa 500 metri.

Descrizione –
L’Elaeis oleifera è una palma monoica, sempreverde, a fusto singolo, procombente o eretto, con 30-50 cm di diametro (ma anche di più in natura), radicante nella parte a contatto col suolo; questo è fittamente ricoperto nella parte più giovane dai residui dei piccioli fogliari e peduncoli delle infiorescenze.
È una pianta che vive più di 100 anni, ma in coltivazione è consentita solo fino a 25 anni, cioè quando raggiunge i 12 m di altezza. Allo stato naturale raggiunge più di 40 m di altezza.
Le foglie sono pennate di colore verde scuro leggermente ricurve e ruotate verso l’apice, lunghe 2-4 m; sono portate da un picciolo lungo 1-2 m che ha margini provvisti di corte e spesse spine, con pinnule regolarmente distribuite, lunghe 60-120 cm e larghe 4-8 cm, appuntite, inizialmente rigide, poi pendenti verso l’apice, giacenti pressoché su un piano. Le infiorescenze si formano tra le foglie e sono generalmente unisessuali, ma sulla stessa pianta, spesso prodotte alternativamente, sono presenti quelle femminili, lunghe 30-40 cm su un peduncolo lungo circa 40 cm, compatte, ramificate, e quelle maschili lunghe fino a circa 60 cm, portanti fiori bianchi.
Il suo frutto, chiamato noce di palma, è una drupa.
Le infruttescenze sono compatte, ampie e tondeggianti al centro e tendenzialmente coniche all’apice, molto caratteristiche, frutti ovoidi o romboidi, lunghi 2-3 cm, di colore rosso arancio intenso a maturità, contenenti 1-3 semi, del peso di 3-10 g, con mesocarpo fibroso ed oleoso spesso 2-4 mm che costituisce il 30-40% dell’intero frutto; spesso sono presenti frutti partenocarpici privi di seme, costituiti per circa il 90% dal mesocarpo.

Coltivazione –
L’Elaeis oleifera è una palma sempreverde che viene comunemente sfruttata allo stato selvatico come fonte di olio; ha anche usi medicinali locali. Occasionalmente viene coltivata per i suoi semi e frutti oleosi.
È una palma dei tropici di pianura e umidi, dove si trova ad altitudini fino a 510 metri. Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 20 e 30 °C, ma possono tollerare 14-34 °C.
Non sopporta temperature pari o inferiori a 8 °C e si sviluppa bene in zone con fitta vegetazione e elevata piovosità; preferisce infatti una piovosità media annua compresa tra 1.400 e 2.500 mm, ma tollera 700 – 3.500 mm.
Le piante crescono bene in pieno sole e, dal punto di vista pedologico, richiedono un terreno ricco di humus e ben drenato, ma non è esigente riguardo al tipo di terreno; preferisce, tuttavia, un pH compreso tra 5,5 e 6,5, tollerando 5 – 7,3.
È una palma a crescita lenta e le piante possono iniziare a produrre già 3 anni dopo la germinazione del seme.
A differenza della sua parente Elaeis guineensis, viene raramente piantata a fini commerciali per produrre olio di palma, ma vengono creati ibridi tra le due specie, principalmente nel tentativo di fornire resistenza alle malattie e di aumentare la percentuale di acidi grassi insaturi.
La pianta si riproduce per seme, che germina in 3-6 mesi.

Usi e Tradizioni –
L’Elaeis oleifera è una palma conosciuta con vari nomi comuni, tra cui: american oil palm (inglese); palmier à huile americain (francese); caiauà, caiaué, caraué, cayaué, dendé do Parà, dendezeiro do Parà (portoghese – Brasile); corozal, carocito, colorada, corocito colorado, corozo colorado, nolé, noli, palmiche, palma de sego, coquito, palmique, yolí, corozo del Sinú (spagnolo); amerikanische Ölpalme (tedesco).
Questa palma, come detto, è raramente coltivata a scopo commerciale perché poco produttiva, rispetto all’Elaeis guineensis, anche se l’olio ricavato è considerato di migliore qualità. I frutti sono utilizzati nella naturale area di distribuzione per ricavare olio per cucinare, fabbricare saponi, come alimento per i maiali e per ottenere una bevanda con aggiunta di acqua e zucchero; l’olio ricavato dall’endosperma è utilizzato per i capelli. Il frutto contiene dal 30 al 50% di olio, composto dal 56-67% di acido oleico, 14-24% di acido palmitico, 6-22% di acido linoleico, 0,6-2% di acido stearico e 0,1-0,3% di acido miristico, abbastanza simile nella composizione all’olio di oliva.
Vi è un crescente interesse negli ibridi con l’ Elaeis guineensis, nel tentativo di conferire a questa la maggiore resistenza alle malattie della oleifera, la lentezza di crescita e il portamento più basso, che facilita la raccolta, e l’elevato contenuto in acidi grassi insaturi nei frutti.

Modalità di Preparazione –
L’Elaeis oleifera è una palma da cui si ottengono due tipi di olio. L’olio di palma si ottiene dal frutto mentre l’olio di palmisto si ottiene dal seme. Entrambi hanno una vasta gamma di usi, tra cui la produzione di margarina, gelato e olio da cucina.
La pianta trova impiego in campo medicinale.
L’olio ricavato dalla polpa viene applicato esternamente nella cura dei reumatismi, per rinvigorire la crescita dei capelli, combattere la forfora e respingere gli insetti.
Si dice che i peli delle ascelle delle foglie siano emostatici.
L’olio può essere applicato sul corpo come repellente per insetti.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/216933570/original.jpeg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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