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Dypsis nodifera

Dypsis nodifera

La bedoda (Dypsis nodifera Mart. 1849) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Arecoideae,
Tribù Areceae,
Sottotribù Dypsidinae,
Genere Dypsis,
Specie D. nodifera.
Sono sinonimi i termini:
– Dypsis polystachya Baker;
– Dypsis vilersiana Baill.;
– Phloga nodifera (Mart.) Pic.Serm.;
– Phloga nodifera (Mart.) Salomon;
– Phloga polystachya (Baker) Noronha ex Baill.;
– Phloga polystachya var. stenophylla Becc..

Etimologia –
Il termine Dypsis proviene dal greco antico e dalla combinazione di due parole: “dys”, che significa “malvagio” o “difficile”, e “opsis”, che significa “vista” o “aspetto”, per l’aspetto insolito o strano delle palme appartenenti a questo genere.
L’epiteto specifico nodifera viene dal latino “nodifer, era, erum”, provvisto di nodi, con probabile riferimento alle cicatrici fogliari sul fusto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Dypsis nodifera è una palma endemica del Madagascar nordoccidentale, orientale e sudorientale.
Il suo habitat è quello della foresta umida, su pendii medi ripidi o leggeri o in boschi litorali su sabbia bianca, fino a 1440 metri s.l.m.

Descrizione –
La Dypsis nodifera è una palma monoica a fusto solitario. Il fusto è alto 2-10 m, con un diametro 1,2-6 cm, talvolta procombente con solo la parte distale eretta; il fusto si assottiglia verso l’apice, di colore verde nella parte più giovane, grigiastro in quella più vecchia, su cui sono visibili gli anelli traccia della attaccatura delle foglie cadute.
Le foglie sono paripennate, portate da un corto picciolo, leggermente arcuate, lunghe fino a 90 cm, con pinnule oblungo-ovate con apice lungamente appuntito, irregolarmente disposte sul rachide in gruppi di 2-6 ed inserite ad angoli differenti, lunghe nella parte mediana 12-35 cm e larghe 1,5-4,5 cm, di colore verde intenso.
La base fogliare fascia interamente il fusto per un’altezza di 15-30 cm formando una sorta di capitello tubolare di colore grigio verde con microscopiche scaglie rosso porpora, più fitte nella parte terminale.
Le infiorescenze si trovano su un peduncolo lungo 10-30 cm, nascono tra le foglie e racchiuse nella fase iniziale di crescita in una brattea decidua di colore bruno rossastro, lunghe 20-90 cm con (2)-3(-4) ordini di ramificazioni.
I fiori sono unisessuali e disposti a gruppi di tre (un fiore femminile in mezzo a due maschili), di colore rosso in boccio, e presentano il fenomeno della proterandria, i fiori maschili maturano prima di quelli femminili, ciò evita l’autofecondazione favorendo quella incrociata.
I frutti sono ellissoidi, di circa 1 cm di lunghezza e 0,7 cm di diametro.
All’interno è presente un solo seme di forma ellissoide, di 0,7 cm di lunghezza e 0,5 cm di diametro, ruminato (cioè con il perisperma che si inserisce nell’endosperma) in profondità.

Coltivazione –
La Dypsis nodifera è una delle palme più comuni e diffuse di tutto il Madagascar, presente dal livello del mare fino a quasi 1500 m.
È una specie molto attraente che assomiglia stranamente a D. pinnatifrons e, senza fiori e/o frutti, è impossibile distinguerli. Le due specie possono anche crescere nello stesso habitat e nella stessa area, per aumentare la confusione, ma generalmente la specie attuale è la più piccola e snella delle due.
È una palma con notevoli caratteristiche ornamentali che può essere coltivata nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido, non sopportando temperature prossime a 0 °C se non eccezionali e per tempi brevissimi.
Questa pianta può essere coltivata in posizione leggermente ombreggiata, umida, con suoli ben drenati. È adatta per essere coltivata nei giardini privati e facile da coltivare.
Per le dimensioni contenute e l’eleganza del fogliame gli esemplari giovani si prestano bene alla coltivazione in vaso, in substrato ricco di sostanza organica con aggiunta di agriperlite per un 25%, per la decorazione di spazi aperti, dove il clima lo consente, o di serre, verande e giardini d’inverno, in situazioni anche scarsamente luminose, con temperature minime non inferiori a 14 °C ed umidità ambientale intorno al 60%.
La pianta si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per tre giorni, in substrato aerato e drenante mantenuto umido alla temperatura di 22-24 °C, con tempi di germinazione di 1-4 mesi.

Usi e Tradizioni –
La Dypsis nodifera è una palma conosciuta con i nomi comuni di: bedoda, ovana, sira (malgascio).
Questa palma ricopre una certa importanza per le popolazioni indigene.
I suoi frutti sono a volte consumati localmente, come pure sono molto apprezzati gli apici vegetativi, i “cuori di palma”, e dalle piante capitozzate si raccoglie un liquido zuccherino per una bevanda fermentata.
I fusti giovani, ridotti a strisce longitudinali, sono utilizzati per cordami e reti da pesca, le foglie come foraggio per il bestiame, le pinnule per confezionare cappelli.
I fusti dritti delle piante adulte, divisi longitudinalmente a metà, vengono ancora impiegati nelle costruzioni locali per pareti e pavimenti, essendo di lunga durata.
Inoltre gli steli scavati vengono utilizzati come cerbottane per i dardi avvelenati.
Dal punto di vista ecologico, pur se ancora molto diffusa in natura, i numerosi usi che comportano la morte della pianta, insieme alla riduzione delle foreste a favore dell’agricoltura, potrebbero diminuire drasticamente la sua presenza in un prossimo futuro. Tuttavia al momento la specie non è minacciata.

Modalità di Preparazione –
La Dypsis nodifera è una palma che ricopre un certo interesse presso le popolazioni del Madagscar dove cresce endemica.
La pianta viene utilizzata in campo alimentare; si mangiano i frutti che sono a volte consumati localmente ed anche gli apici vegetativi (cuori di palma).
Inoltre dalle piante capitozzate si raccoglie un liquido zuccherino utile per bevande fermentate.
Tra gli altri impieghi si ricorda che i giovani fusti, ridotti a strisce longitudinali, vengono impiegati per realizzare cordami e reti da pesca.
Le foglie sono date come foraggio per il bestiame e le pinnule per confezionare cappelli.
Inoltre i fusti dritti delle piante adulte, divisi longitudinalmente a metà, trovano impiego nelle costruzioni locali per pareti e pavimenti.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://palmpedia.net/wiki/Dypsis_nodifera
http://mbgserv18.mobot.org/adore-djatoka/resolver?url_ver=Z39.88-2004&rft_id=http://mbgserv18:8057/TropicosImages2/100278000/100278012.jp2&svc_id=info:lanl-repo/svc/getRegion&svc_val_fmt=info:ofi/fmt:kev:mtx:jpeg2000&svc.format=image/jpeg&svc.scale=1.0

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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