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Syagrus coronata

Syagrus coronata

Il licuri (Syagrus coronata (Mart.) Becc.) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Arecoideae,
Tribù Cocoseae,
Sottotribù Butiinae,
Genere Syagrus,
Specie S. coronata.
È basionimo il termine:
– Cocos coronata Mart..
Sono sinonimi i termini:
– Arecastrum romanzoffianum var. ensifolium (Drude) Becc.;
– Calappa coronata (Mart.) Kuntze;
– Cocos botryophora var. ensifolia Drude;
– Cocos coronata var. todari Becc.;
– Cocos quinquefaria Barb.Rodr.;
– Glaziova treubiana Becc.;
– Syagrus coronata var. todari (Becc.) Becc.;
– Syagrus quinquefaria (Barb.Rodr.) Becc.;
– Syagrus treubiana (Becc.) Becc..

Etimologia –
Il termine Syagrus è di origine incerto; l’ipotesi più accreditata è che derivi dal nome syagrus dato da Plinio il Vecchio (23/24 d.C. – 79) ad una varietà di palma da datteri.
L’epiteto specifico coronata proviene dal latino coronatus, a, um, coronato, inghirlandato, in riferimento ai residui persistenti delle basi fogliari che sono disposti elicoidalmente in cinque file.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Syagrus coronata è una palma originaria del Brasile (reggioni di Alagoas, Bahia, Minas Gerais settentrionale, Pernambuco e Sergipe), endemica della caatinga brasiliana (bioma esclusivamente brasiliano, caratteristico della regione denominata Sertão).
Le maggiori concentrazioni si trovano nello stato di Bahia in particolare i comuni di Itiúba, Maracás, Milagres, Monte Santo, Santa Teresinha e Senhor do Bonfim.
Il suo habitat è prevalentemente quello della foresta secca, nota localmente come caatinga, e marginalmente della savana (cerrado) e della foresta pluviale costiera (restinga).

Descrizione –
La Syagrus coronata è una palma monoica, sempreverde, con portamento imponente che può raggiungere fino a 12 m di altezza.
Ha un fusto solitario eretto, cilindrico, di 6-12 m di altezza e 20-28 cm di diametro, ricoperto in gran parte dai residui delle basi fogliari che sono di colore grigiastro e con le cicatrici anulari prominenti dell’attaccatura delle foglie nella parte più vecchia.
Le foglie sono portate da un corto picciolo, disposte elicoidalmente in cinque file; sono pennate, lunghe 2,5-3 m, con 90-120 coppie di foglioline rigide, lineari con apice acuminato, lunghe nella parte centrale 35-40 cm e larghe 2-3 cm; sono disposte sul rachide in gruppi di 2-5 su vari angoli, di colore verde scuro nella parte superiore, verde bluastro e ricoperte da una patina cerosa biancastra in quella inferiore; le basi fogliari e i piccioli sono provvisti ai margini di piatte fibre legnose lunghe 2-5 cm.
Le infiorescenze sono interfogliari, di colore giallastro, lunghe circa 90 cm, inizialmente racchiuse all’interno di una spata legnosa esternamente tomentosa, con ramificazioni di primo ordine e fiori unisessuali disposti in triadi (un fiore femminile tra due maschili), tranne nella parte terminale delle rachille dove sono presenti solo fiori maschili solitari o in coppia.
I fiori maschili sono lanceolati, lunghi circa 1 cm, con 3 sepali e 3 petali liberi e 6 stami; quelli femminili sono di forma ovoidale, lunghi circa 0,6 cm, con 3 sepali e 3 petali liberi, gineceo triloculare e 3 stimmi ricurvi.
I frutti sono delle drupe di forma ovoidale, di 2-2,8 cm di lunghezza e 1,4-2 cm di diametro, di colore giallo arancio e ricoperti da un tomento bruno, contenenti un solo seme ovoide di circa 2,2 cm di lunghezza e 1,3 cm di diametro.

Coltivazione –
La Syagrus coronata è una palma largamente utilizzata dalle popolazioni autoctone a cui fornisce una varietà di alimenti e medicine, oltre a vari materiali, tra cui olio, cera e fibre. Questa palma viene comunemente raccolta in natura e talvolta viene coltivata come pianta ornamentale.
È una palma a crescita lenta tipica delle aree tropicali e subtropicali umidi, che cresce naturalmente in aree con precipitazioni stagionali. Per questo è coltivabile nelle regioni con clima temperato caldo, dove da adulta può resistere a temperature fino a -3/-4 °C, se eccezionali e di breve durata, con eventuale danneggiamento del fogliame.
Per la coltivazione ha bisogno di pieno sole, tranne nella fase iniziale di crescita in cui necessita di una parziale ombreggiatura e, da un punto di vista pedologico, predilige soprattutto terreni molto fertili, anche se asciutti e ghiaiosi ma cresce anche nei terreni calcarei.
La pianta può fiorire per gran parte dell’anno.
Inoltre l’albero può vivere per 30-150 anni, anche se la maggior parte vive in media solo 8-10 anni.
La riproduzione avviene per seme, preventivamente tenuto in acqua per 3 giorni, in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione a partire da 2-4 mesi.

Usi e Tradizioni –
La Syagrus coronata è una pianta conosciuta con vari nomi comuni, tra questi si riportano i seguenti: coqueiro-cabeçudo, licuri, licurizeiri, nicurí, ouricurí e urucurí (portoghese-Brasile).
Questa palma ricopre un ruolo importante presso le popolazioni che vivono nell’ambiente semi arido della “caatinga”, dove può succedere che non piova per più anni, e per la fauna, in particolare dai suoi frutti dipende la sopravvivenza dell’Anodorhynchus leari, un pappagallo ad altissimo rischio di estinzione che si nutre per circa il 95% di questo frutto nella sua dieta. L’albero svolge un ruolo importante nella dieta degli animali delle foreste tropicali con lunga stagione secca.
Nel Trattato descrittivo del Brasile, nel 1587, Gabriel Soares de Sousa, è il primo a commentare l’utilità del Syagrus coronata come fonte di cibo.
I frutti hanno una polpa gialla, fibrosa e piuttosto dolce, ricca in β-carotene; questi vengono consumati freschi o per preparare succhi e gelati, come pure l’endosperma oleoso, utilizzato anche in varie pietanze della cucina locale e per produrre margarina.
L’olio, oltre che nell’alimentazione, viene impiegato nell’industria dei saponi e presenta buone caratteristiche per un eventuale uso come biocombustibile.
Le foglie vecchie vengono impiegate per la copertura di abitazioni rurali e le giovani per confezionare vari oggetti artigianali, cappelli in primo luogo, e scope, ventagli, ceste, stuoie ecc., che rappresentano anche una piccola risorsa economica, e nella alimentazione del bestiame, le foglie secche vengono inoltre utilizzate come combustibile.
La cera, di caratteristiche simili a quella ricavata dalle foglie della Copernicia prunifera, nota come “carnauba”, viene utilizzata nei lucidi per scarpe e nelle vernici per mobili e auto.
Per tutelare la coltivazione, la raccolta e la lavorazione di questa palma, secondo i metodi tradizionali è stato costituito un presidio, e nell’ambito di questo progetto Slow food in collaborazione con la Coopes, nata nel 2005, intendono promuovere il prodotto sul mercato locale e nazionale.
Purtroppo la distruzione delle piccole piantine da parte del bestiame rappresenta una minaccia per le piante, principalmente attraverso la distruzione di boschi concentrati che sono vitali per la sopravvivenza dell’Anodorhynchus leari.
Nell’uso agroforestale la pianta è vista come un indicatore di terreni fertili in natura.

Modalità di Preparazione –
La Syagrus coronata è una palma utilizzata per vari scopi.
In campo alimentare si consumano i frutti acerbi o maturi, freschi o tostati.
Il frutto viene servito con il pesce o con il pollo, mentre il latte è usato nella preparazione del riso. La noce (cocco) è uno degli ingredienti tipici che rientra nei diversi piatti della cucina bahiana: il licuri tostato o caramellato, la granola, la cocada, i biscotti, la paçoca, l’olio, il latte di cocco, ecc.
Le foglie vengono consumate cotte e il germoglio apicale, spesso noto come «cuore di palma», viene consumato come verdura.
Tuttavia il prelievo di questo germoglio porta alla morte dell’albero perché non è in grado di produrre germogli laterali.
Talvolta si mangia anche il seme.
Dal seme si ottiene un olio non essiccante che viene usato per fare la margarina.
Il midollo del gambo viene utilizzato per fare il pane.
In campo medicinale, l’olio dei semi è utile per curare alcune ferite.
Tra gli altri usi, raschiando le foglie si ottiene una cera, detta ‘cera di licuri’ che serve per fabbricare torce.
Un olio ricavato dal seme viene utilizzato per fare il sapone.
Le foglie essiccate vengono utilizzate per realizzare spolverini, cappelli, scope, ecc.
I semi vengono usati per fare rosari.
Il legno è moderatamente pesante, duro, di scarsa durabilità se esposto alle intemperie e viene utilizzato solo localmente per l’edilizia.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/158955871/original.jpg
http://www.kew.org/herbcatimg/862082.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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