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Anchomanes difformis

Anchomanes difformis

L’ombrello per bambini o ombrello di Dio (Anchomanes difformis (Blume) Engl.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Araceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arales,
Famiglia Araceae,
Sottofamiglia Aroideae,
Tribù Nephthytideae,
Genere Anchomanes,
Specie A. difformis.
È basionimo il termine:
– Amorphophallus difformis Blume;
Sono sinonimi i termini:
– Anchomanes difformis var. welwitschii (Rendle) Engl.;
– Anchomanes dubius Schott;
– Anchomanes hookeri (Kunth) Schott;
– Anchomanes hookeri var. pallidus Hook.;
– Anchomanes obtusus A.Chev.;
– Anchomanes petiolatus (Hook.) Hutch.;
– Anchomanes welwitschii Rendle Engl.;
– Caladium petiolatum Hook.;
– Cyrtosperma congoensis L.Linden;
– Pythonium hookeri Kunth;
– Sauromatum ferox Linden;
– Sauromatum ferox Linden ex Engl..

Etimologia –
Il termine Anchomanes è la combinazione dei verbi greci “ἄγχω”, ancho, cioè stringere, molestare e “μαίνομαι”, mainomai, cioè impazzire; tra i nomi riportati da Apuleius Platonicus nel suo “Herbarium” riferiti al Dracunculus vulgaris Schott (1832).
L’epiteto specifico difformis viene dalla preposizione avversativa dίs- e da forma, aspetto: per via del diverso aspetto, difforme, dalle specie già note.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Anchomanes difformis è una pianta è originaria dell’Africa Tropicale, in un areale che va dal Senegal all’Africa orientale fino allo Zambia; è presente in Angola, Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Isole del Golfo di Guinea, Liberia, Mali, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sierra Leone, Sudan, Tanzania, Togo, Uganda e Zambia.
Il suo habitat è quello delle foreste umide, savane e praterie, prevalentemente lungo i corsi d’acqua, ad altitudini da basse a medie.

Descrizione –
L’Anchomanes difformis è una pianta erbacea perenne, decidua, alta circa 2 metri, che presenta un tubero orizzontale biancastro, di 40-80 cm di lunghezza e 8-22 cm di diametro, con le cicatrici anulari evidenti dell’attaccatura delle foglie e radici carnose.
Dal tubero si origina ogni stagione una foglia solitaria, larga 0,8-1,5 m, tripartita con segmenti spinosi, divisi a loro volta dicotomicamente, e foglioline sessili di forma variabile, generalmente bicuspidate, lunghe 8-18 cm e larghe 3-6 cm, di colore verde intenso lucido. Il picciolo è lungo 1-2,5 m ed ha un diametro di 1-4 cm; ha un colore porpora verdastro con macchie irregolari bianche e spine bianco verdastre lunghe circa 3 mm.
L’infiorescenza è circondata da una spata oblunga con apice acuminato, di 10-25 cm di lunghezza e 4-6 cm di larghezza, di colore da rosa a porpora o verde soffuso di porpora da ambo i lati, oppure porpora esternamente e verde pallido internamente, con i lembi inferiori sovrapposti.
I fiori vengono impollinati da coleotteri della famiglia dei Nitidulidae, che sono attratti dal forte odore e dall’aumento di temperatura dello spadice rispetto a quella ambientale.
I frutti sono delle bacche di forma ovoidale, generalmente di colore inizialmente bianco, poi rosso porpora a maturità, di 1,5-2 cm di lunghezza e circa 1 cm di diametro, contenenti un solo seme di 1,3-1,5 cm di lunghezza e circa 0,8 cm di diametro.

Coltivazione –
L’Anchomanes difformis è una grande pianta erbacea che cresce da un tubero orizzontale.
La pianta viene utilizzata localmente per scopi medicinali e il tubero viene raccolto in natura come alimento di emergenza nei momenti di bisogno, tuttavia la presenza di saponine e raphide (cristalli di ossalato di calcio) nelle radici che possono essere fonti di irritazione; è necessaria una preparazione particolare, che preveda in particolare lavaggi e cotture prolungate.
Come molte specie della famiglia delle Araceae, questa pianta ha la capacità di riscaldare lo spadice fiorito quando il polline diventa pronto per la fecondazione. Questo calore aumenta notevolmente la forza dell’aroma rilasciato dalla pianta, attirando così più insetti impollinatori. Può anche avere l’effetto di rendere più attivi gli insetti, aumentando così il livello di fecondazione.
La pianta si riproduce generalmente per seme, ripulito dalla polpa, in terriccio drenante ricco di humus mantenuto costantemente umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione piuttosto variabili, a partire da 3 settimane; la prima foglia emessa è intera e sagittata.

Usi e Tradizioni –
L’Anchomanes difformis è una pianta conosciuta con vari nomi in funzione dell’areale o del paese dove cresce; prende i nomi di: children’s umbrella, God’s umbrella (inglese); agbanhan, jinwo hwéxè (Benin); alomé, blima, dobli, niamatimi, séréousso kwama, yaprè (Costa d’Avorio); atoe, doli, nyame, ope (Ghana); abirisoko, bugulli, chakara, hantsar gada, igo, langbodo, ogirisako, olumahi (Nigeria); dinkondo dia kimbiti (Repubblica Democratica del Congo); éken (Senegal); bothigba, kiponi, pondi (Sierra Leone); adanlé (Togo); kabaka-kachulu (Zambia).
Come detto, il tubero di questa pianta è commestibile e viene utilizzato soprattutto in periodi di carestia, dopo lunga bollitura e lavaggi per ridurne la tossicità.
La specie ricopre un ruolo importante nei rituali magici e nella medicina tradizionale delle popolazioni locali.
Sono stati identificati molti usi nella medicina tradizionale. Ad esempio, la linfa del gambo viene utilizzata come collirio, la polpa fresca dei tuberi contro gli ascessi, un decotto di questi tuberi come diuretico o antidiabetico. Rizomi e foglie sono considerati galattogoghi. La pianta è usata, inoltre, per trattare vari problemi mestruali, per accelerare il parto o indurre l’aborto.
Dalle diverse parti della pianta si preparano vari decotti che vengono utilizzati per varie patologie, tra cui dissenteria, diabete, malattie veneree, affezioni respiratorie, ipertensione e come diuretico e lassativo, ma studi clinici hanno rilevato una elevata tossicità a livello renale in caso di consumo eccessivo.
Studi di laboratorio su estratti di foglie, tubero e radici hanno evidenziato interessanti proprietà analgesiche, antibatteriche, antimalariche, antiossidanti e antipiretiche.
Tuttavia le persone con tendenza a reumatismi, artrite, gotta, calcoli renali e iperacidità dovrebbero prestare particolare attenzione se includono questa pianta nella loro dieta.
Infine non sono da sottovalutare le sue caratteristiche ornamentali, utilizzabile nei giardini tropicali e subtropicali in posizione ombreggiata o parzialmente ombreggiata su suoli, da leggermente acidi a leggermente alcalini, mantenuti costantemente umidi.

Modalità di Preparazione –
L’Anchomanes difformis è una pianta utilizzata da tempi remoti per uso alimentare, soprattutto nei momenti di carestia, che per fini medicinali.
I tuberi sono spesso consumati come cibo durante i periodi di carestia. Per via del contenuto in saponine e cristalli di ossalato di calcio, che causano irritazione, richiedono una preparazione speciale, che di solito comporta lavaggi e cotture prolungati. All’acqua di cottura vengono spesso aggiunte ceneri di terra, poi le radici vengono lasciate in acqua a macerare e fermentare per diversi giorni.
La radice può quindi essere essiccata al sole e conservata.
Nell’uso medicinale il liquido ottenuto dalla cottura delle foglie frantumate con altre piante medicinali viene bevuto come curativo per la tosse.
Sia il rizoma che le foglie sono considerati galattogoghi.
I rizomi sono usati per la medicazione interna, ma bisogna fare attenzione a causa della natura caustica della linfa.
Esternamente, i rizomi sono usati per produrre rubefacenti e vescicanti, ma occorre prestare sempre attenzione a causa della natura caustica della linfa.
La radice, spappolata con argilla, viene applicata agli ascessi maturi.
Sia la radice, sia le foglie e gli steli, sono considerati un potente purgante e usati per curare edemi, parto difficile, come antidoto contro i veleni, e come forte diuretico per curare la secrezione uretrale, l’ittero e i dolori renali.
La pianta provoca contrazioni uterine e quindi può essere efficace nel trattamento dei problemi mestruali, nell’aiutare il parto o nel provocare un aborto.
La linfa del gambo è oftalmica.
Nel materiale nigeriano si riscontra una forte presenza di alcaloidi.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://bs.plantnet.org/image/o/c459cc40d0b9c73bf623b2e73a76ae1f42432a2c

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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