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Glossario Ecologico

Infiorescenza

Infiorescenza

In botanica con il termine infiorescenza si intende una particolare disposizione ravvicinata di un numero variabile di fiori sull’asse fiorale, in alcuni casi separati solo da brattee.
Il termine infiorescenza o inflorescenza (che deriva dal latino tardo inflorescĕre «fiorire») è quindi un raggruppamento di rami che portano fiori, tipicamente osservabile nelle Angiosperme.
Successivamente alla fecondazione e alla formazione dei frutti, se questi non sono caduchi, dalla infiorescenza può svilupparsi una infruttescenza.
Nell’ambito evolutivo il fiore solitario rappresenta la condizione più semplice e più antica; con l’evoluzione si sono sviluppate le infiorescenze, composte da numerosi fiori. I vantaggi evolutivi delle infiorescenze sono sostanzialmente due:
– il primo è che esse sono più appariscenti ed attirano maggiormente gli insetti pronubi;
– il secondo è legato all’apertura scalare dei fiori dell’infiorescenza, che permette alla pianta di ricevere polline per un periodo maggiore.
In natura si sono evolute varie forme e caratterizzazioni delle infiorescenze.
Così in base alla progressione dell’antesi (momento in cui avviene la apertura dei fiori) si possono distinguere due tipi principali di infiorescenze:
– infiorescenze definite o cimose in cui l’asse principale dell’infiorescenza termina con un apice fiorale che presto si converte in primordio fiorale bloccando la crescita; in questo tipo di infiorescenze, solitamente i fiori si schiudono a partire dall’alto verso il basso.
– infiorescenze indefinite o racemose in cui l’asse di accrescimento produce solo fiori laterali o porzioni dell’infiorescenza; in questo tipo di infiorescenze si schiudono prima i fiori più in basso e quelli più esterni, e contemporaneamente se ne formano di nuovi al centro o all’apice.

Per quanto riguarda l’aspetto morfologico si possono avere invece le seguenti infiorescenze:
– infiorescenze semplici, con un singolo asse di ramificazione (esempio: racemi, spighe, ombrelle);
– infiorescenze composte, con due o più ordini di ramificazione (esempio: cime, pannocchie).
Tra le varie forme di infiorescenze si ricordano:
– Amento;
– Capolino, infiorescenza composta da un denso agglomerato terminale di fiori sessili;
– Ciazio;
– Cima;
– Corimbo;
– Pannocchia;
– Ombrella, infiorescenza in cui tutti i fiori hanno peduncolo di lunghezza più o meno uguale;
– Racemo;
– Sicono;
– Spadice;
– Spiga, infiorescenza formata da numerosi fiori inseriti su un rachide centrale.
Inoltre una infiorescenza che ha l’aspetto di un unico fiore viene detta pseudanzio.




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