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Come si coltiva l’Abete dei Nèbrodi

Come si coltiva l’Abete dei Nèbrodi

L’abete dei Nèbrodi o abete delle Madonie o anche abete siciliano (Abies nebrodensis (Lojac.) Mattei, 1908) è un albero della famiglia delle Pinaceae endemico della Sicilia.
Questa specie che un tempo era classificata come sottospecie dell’abete bianco (Abies alba Mill., 1759) si sarebbe formata per speciazione durante l’inizio dell’ultimo interglaciale post-wurmiano.
Attualmente di questa pinta ci sono poco più di 3.000 esemplari coltivati in giardini botanici e arboreti specializzati, sia in Sicilia che in altre zone dell’Italia meridionale.
Le strutture riproduttive sono:
– coni maschili, fitti, laterali, giallo verdognoli con squame purpuree;
– coni femminili, eretti con breve peduncolo, lunghi 10 cm circa, sono di colore verde-giallastro e poi bruno-verdastri. Hanno forma cilindrica con apice conico e brattee sporgenti e ripiegate in basso.

Coltivazione –
Per la coltivazione di questa pianta si può partire da seme che bisognerebbe reperire presso i giardini botanici o i pochi agricoltori che lo coltivano visto che alcuni esemplari producono una certa percentuale di semi fertili con i quali periodicamente si può procedere alla coltivazione in vivaio e poi al trapianto.
Si tenga conto che l’impianto dei semi (o di giovani piantine) va fatto in un ambiente o micro-habitat idoneo. Bisogna pertanto evitare le zone costiere o a bassa quota, le esposizioni a sud che sono prive di vegetazione, ecc..
L’Abies nebrodensis predilige infatti luoghi freschi e, soprattutto, la disponibilità idrica di soccorso durante la stagione estiva.

Conservazione –
Nel 2000, il Parco delle Madonie ha avviato un progetto LIFE Natura per la conservazione di questa specie.
L’Abies nebrodensis è inaffti una specie protetta, inserita nella lista rossa internazionale.




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