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Attalea humilis

Attalea humilis

La palma brasiliana (Attalea humilis Mart. ex Spreng., 1825) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Arecoideae,
Tribù Cocoseae,
Sottotribù Attaleinae,
Genere Attalea,
Specie A. humilis.
Sono sinonimi i termini:
– Attalea borgesiana Bondar;
– Attalea borgesiana Bondar ex Dahlgren;
– Attalea butyrosa Lodd.;
– Attalea butyrosa Lodd. ex H.Wendl.;
– Attalea compta var. acaulis Mart.;
– Cocos butyrosa L.;
– Cocos butyrosa L. ex Arruda.

Etimologia –
Il termine Attalea deriva dal nome di Attalo Filometore Evergete (170 a.C. – Pergamo, 133 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Attalo III, re di Pergamo dal 138 a.C. fino alla sua morte e studioso di medicina e botanica.
L’epiteto specifico humilis proviene dal latino “humilis, -is, -e” (“humus”); cioè terra, da cui il nome italiano “umile”, riprende il significato del nome greco humilis, in riferimento al portamento generalmente acaule.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Attalea humilis è una palma originaria del Brasile orientale, negli Stati di Bahia, Espirito Santo, Rio de Janeiro e San Paolo.
Il suo habitat è quello del sottobosco della foresta pluviale (Mata Atlantica) e di aree aperte, prevalentemente lungo la costa, dove forma fitte colonie.

Descrizione –
L’Attalea humilis è una palma monoica, acaule o con fusto sotterraneo, che cresce fino a circa 1 m di altezza.
Questa palma porta 5-15 foglie, che sono pennate, ascendenti, lunghe 2,5-5 m; ogni foglia è provvista di 70-120 coppie di foglioline disposte regolarmente lungo il rachide e su uno stesso piano; sono lineari con apice acuminato, lunghe nella parte mediana fino a circa 70 cm e larghe 3-4 cm; queste sono di colore verde intenso e lucide nella parte superiore e più chiara in quella inferiore.
Le infiorescenze si formano tra le foglie; sono lunghe 65-90 cm e ricoperte da un tomento grigio-bruno con ramificazioni di primo ordine portanti o solo fiori maschili o solo fiori femminili sulla stessa pianta.
I fiori maschili, di color crema, hanno petali lanceolati con apice acuminato e 6 (-9) stami.
I frutti sono di forma obovoidale, di 4-9 cm di lunghezza e 3-8 cm di diametro, di colore marrone chiaro a maturità, con mesocarpo fibroso.
All’interno dei frutti sono presenti 1-3 semi carnosi di colore bianco.

Coltivazione –
L’Attalea humilis è una pianta che cresce in climi tropicali o subtropicali umidi.
La pianta è di ottimo effetto ornamentale per l’elegante fogliame, ma poco impiegata a tale scopo, da utilizzare in pieno sole o leggera ombreggiatura in parchi e ampi giardini delle zone a clima tropicale e subtropicale umido, dove può sopportare temperature intorno a 0 °C purché eccezionali e di brevissima durata. Non è particolarmente esigente riguardo al suolo, anche povero, pur preferendo quelli sabbiosi, ed è resistente al fuoco ed alla salsedine.
Tollererà infatti temperature più fresche ma, nella coltivazione, non deve essere esposta a temperature inferiori a 5-7 °C.
Si ricorda inoltre che, in caso di temperature fredde, bisogna proteggere le giovani piante o addirittura gli esemplari adulti con coperture o telai per evitare danni da gelo.
Questa palma prospera in posizioni luminose con esposizione diretta al sole.
Dal punto di vista pedologico il terreno ideale dovrebbe essere ben drenato e ricco di materia organica. La palma si adatta a vari tipi di suolo, ma vanno evitati terreni eccessivamente argillosi o compattati.
Durante i primi anni di crescita richiede un’irrigazione regolare per sviluppare un solido apparato radicale. Una volta stabilita, la pianta può tollerare brevi periodi di siccità, ma è consigliabile mantenere il terreno umido in modo coerente.
Questa palma non richiede una potatura regolare ma vanno rimosse solo le foglie secche o danneggiate per mantenere un aspetto ordinato.
La propagazione può essere effettuata tramite semi, in terriccio organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-28 °C, con tempi di germinazione piuttosto lunghi, che possono essere accorciati mediante scarificazione da effettuare con cautela.
I semi devono essere raccolti da frutti maturi e piantati immediatamente, poiché perdono rapidamente la loro capacità germinativa.

Usi e Tradizioni –
L’Attalea humilis è una palma che fu descritta per la prima volta da Carl Friedrich Philipp von Martius e Spreng..
Questa palma è conosciuta, soprattutto nelle aree originarie con vari nomi quali: pindoba palm (inglese); anajá-mirim, catolé, coco-catolé, coco-de-pindoba, palmeirinha, pindoba (Brasile).
È una palma molto diffusa nell’area di origine, dove può colonizzare ampi spazi, disseminata dalla fauna, tanto da essere considerata in certe situazioni come infestante.
La pianta ha un’importante valenza economica e nutrizionale per le popolazioni locali. I frutti sono consumati freschi o trasformati in bevande, come succhi e vini.
Dall’endosperma viene estratto un olio commestibile, di buona qualità.
Un infuso di foglie e radici viene utilizzato nella medicina popolare per le infezioni urinarie.
Questa palma viene impiegata anche dalle popolazioni locali che usano le foglie per fare stuoie per coperture, oggetti artistici e artigianali.
Dal punto di vista ecologico questa specie di palma è un componente essenziale degli ecosistemi forestali dell’America del Sud. Fornisce habitat e cibo per diverse specie di animali, tra cui uccelli, scimmie e insetti. Inoltre, la vegetazione forestale, comprese le palme come Attalea humilis, svolge un ruolo importante nell’assorbire il biossido di carbonio e contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico.
In alcune zone dell’area di origine sulle foglie morte in decomposizione in ambiente umido cresce un fungo bioluminescente, il Neonothopanus gardneri (Berk. ex Gardner) Capelari, Desjardin, B.A.Perry, T.Asai, Stevani (2011), chiamato localmente flor de coco, che di notte emette una luce di colore verde smeraldo chiaro così intensa che più esemplari vicini riescono ad illuminare sufficientemente un piccolo spazio intorno ad essi.

Modalità di Preparazione –
L’Attalea humilis è una specie di palma che ha diversi utilizzi che possono variare a seconda delle tradizioni e delle abitudini locali.
I frutti sono commestibili e possono essere consumati freschi o trasformati in bevande, succhi, gelati o altri prodotti alimentari. I frutti contengono vitamine, minerali e antiossidanti, che li rendono un’aggiunta nutriente alla dieta locale.
Il frutto della A. humilis può essere fermentato per produrre bevande alcoliche tradizionali. In alcune regioni, viene utilizzato per la produzione di vino di palma o di una bevanda simile al vino.
Le foglie, conosciute come “bacabas” o “pindovas”, vengono utilizzate per realizzare coperture per capanne o per costruire oggetti artigianali come cesti, stuoie e cappelli.
Alcune popolazioni indigene utilizzano parti della pianta (foglie, fiori, frutti) a scopo medicinale per trattare disturbi come febbre, dolori, disturbi gastrointestinali e problemi di pelle.
L’olio estratto dai semi della pianta può essere utilizzato a fini culinari o per prodotti cosmetici e per la cura dei capelli.
In alcune comunità locali, il tronco della palma può essere utilizzato come combustibile per produrre energia termica per cucinare o riscaldare.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://www.palmpedia.net/wiki/Attalea_humilis
https://cdn.plantatlas.org/img/specimens/FTG/82720.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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