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Montesina

Montesina

La Montesina è una pecora (Ovis aries Linnaeus, 1758) autoctona spagnola con attitudine principale alla produzione di carne e di latte.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Artiodactyla,
Sottordine Ruminantia,
Famiglia Bovidae,
Sottofamiglia Caprinae,
Genere Ovis,
Specie O. aries,
Razza Montesina.

Distribuzione Geografica ed Areale –
La Montesina è una razza autoctona spagnola in pericolo di estinzione. Il nome Montesina risponde alla caratterizzazione dell’area di sfruttamento della razza, spesso in zone montane. La zona di maggior diffusione è la provincia di Granada e a sud della provincia di Jaén.

Origini e Storia –
La Montesina è una razza ovina conosciuta anche come Pecora di Monte, Sevillana, Ojinegra o Granadina; la Montesina deve il suo nome al fatto che è stata tradizionalmente allevata in zone montane come la Sierra Morena e la Sierra Mágina.
Si tratta di una razza antica che proviene dal Tronco Iberico, ha una tale forza che gli permette di vivere in luoghi estremamente aspri, dove altre razze difficilmente potrebbero sopravvivere.
A causa del parziale abbandono del suo allevamento, il numero di capi è notevolmente diminuito, motivo per cui è stata inserita nel gruppo delle Razze Autoctone in Pericolo di Estinzione del Catalogo Ufficiale delle Razze di Bestiame della Spagna, affinché questa peculiare razza non scompaia. Tale obiettivo è raccolto anche dall’Associazione Nazionale Allevatori Pecora Montesina (ACRIMON).
Bisogna sottolineare come i veri custodi della razza Montesina sono gli allevatori che hanno mantenuto nel tempo questo patrimonio naturale, culturale, sociale e genetico nel territorio.
Negli anni ’80 era una razza che contava circa 300.000 esemplari, ma l’introduzione di razze straniere e gli incroci hanno progressivamente relegato questa razza nell’oblio fino a raggiungere un numero preoccupante di 1.366 esemplari che sono stati allevati in purezza.
I fattori che hanno consentito a questa razza ovina di essere a grave rischio di minaccia, tra gli altri, sono stati:
– Cambio di uso del suolo da allevatore ad agricoltura, attraverso intensi rimboschimenti (ulivi, mandorli, pistacchi), nelle zone dove tradizionalmente è allevata.
– Destrutturazione e frammentazione geografica del settore, che ha portato al fatto che non esiste una struttura cooperativa che faccia comune difesa del prodotto, l’agnello di Montesino.
– Generale intensificazione dei modelli di produzione, che va a scapito di queste razze rustiche.
Attualmente sono censite 10.133 femmine e 361 maschi distribuite in 26 allevamenti.
La pecora Montesina è gestita dall’Associazione Allevatori di Pecore Montesina che è stata riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura e della Pesca del Governo Regionale Andaluso il 17 marzo 2003 per la tenuta del libro genealogico della razza. Grazie allo sforzo compiuto dall’associazione e alle linee di aiuto dei Piani di Sviluppo Rurale delle diverse Comunità Autonome in cui questa razza è allevata, esiste attualmente un censimento che da buone speranze sul possibile recupero di questa razza ovina. Con la riapertura del Registro di Fondazione del Libro Genealogico nel gennaio 2016; e l’incorporazione degli armenti di razza Montesino della Murciana, il censimento ha avuto uno dei suoi maggiori successi.

Morfologia –
La razza Montesina raggruppa pecore con profilo convesso o convesso, proporzioni leggermente allungate e taglia media. In generale, sono animali armoniosi nelle forme.
Il peso medio si aggira intorno a 65 Kg per i maschi e 48 Kg per le femmine.
Il mantello è di colore bianco con caratteristiche macchie nere intorno agli occhi, sulla punta delle orecchie, nel naso e, generalmente, nella parte distale delle estremità. In generale è una razza acorna in ambo i sessi, sebbene possano apparire individui con le corna, sia nei maschi che nelle femmine

Attitudine produttiva –
La razza Montesina è una pecora di straordinaria rusticità che viene allevata, in greggi di 200-300 capi, principalmente per la carne. Viene allevata in zone montane localizzate principalmente in aree protette (Sierra Mágina e Sierra Morena); l’allevamento avviene spesso sopra i 1.000 metri, dove attualmente sopravvive in un ambiente povero e ostile, forse il peggiore di quelli occupati dalle pecore spagnole, in condizioni meteorologiche estreme e con scarse precipitazioni. L’alimentazione del bestiame si basa fondamentalmente sulle risorse ottenute dal pascolo.

Guido Bissanti

Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.

Fonte foto:
https://ovejamontesina.webgescan.com/



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