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Marrana

Marrana

La marrana o marrane è una pecora (Ovis aries Linnaeus, 1758) autoctona italiana con attitudine principale alla produzione di carne.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Mammalia,
Ordine Artiodactyla,
Sottordine Ruminantia,
Famiglia Bovidae,
Sottofamiglia Caprinae,
Genere Ovis,
Specie O. aries,
Razza marrana.

Distribuzione Geografica ed Areale –
Le notizie su questa razza e la sua origine non sono ben documentate tuttavia è certa la presenza in passato di tali razze che erano condotte al pascolo durante l’estate sulle appendici dell’Appennino Ligure, in Val d’Aveto e Rezzoaglio (zone di allevamento e di probabile origine); è probabile che i riproduttori di queste razze vennero incrociati con greggi locali creando e stabilizzando nel tempo la razza Marrana.
La Marrana è presente anche al di fuori dell’areale di origine, come nella provincia di Genova.

Origini e Storia –
La razza ovina Marrana, osservando il suo fenotipo, ha probabili origini da alcune razze da carne italiane quali la Bergamasca, la Biellese e l’Appenninica, che sono ancora presenti in numero alquanto diffuso in Pianura Padana, Alpi e Appennini.
Vista la consistenza veramente irrisoria dei capi di questa razza, soppiantata negli ultimi tempi da razze più produttive ma meno idonee a certi habitat di allevamento, l’obiettivo primario è quello di salvare la razza dall’effettivo pericolo di estinzione.
Attualmente sono in corso, presso alcune realtà, degli obiettivi di recupero della razza, di miglioramento e per salvare la razza dal pericolo di estinzione.

Morfologia –
La marrana è una pecora di taglia grande con altezza al garrese di 87 cm circa per i maschi e di 85 cm circa per le femmine. Il peso minimo è di 80 Kg nei maschi e 70 Kg nelle femmine.
La testa è di grandi dimensioni, possente con profilo un po’ convesso, più accentuato nei maschi; gli occhi sono grandi e di colore scuro; la razza è priva di corna, con orecchie grandi, pendenti di lunghezza superiore al muso e con estremità rivolta all’esterno.
Il collo è abbastanza corto, forte nelle femmine, molto forte nei maschi; ben impiantato sull’anteriore in entrambi i sessi.
Il tronco è robusto e tendenzialmente lungo; con garrese arrotondato e pieno, torace ben sviluppato e profondo; i lombi sono forti e abbastanza larghi, con groppa abbastanza lunga e larga ed un po’ inclinata posteriormente; il posteriore rispetto all’anteriore si presenta leggermente più alto; coda nel maschio è lasciata integra ed è tendenzialmente corta, nelle femmine è tagliata.
Gli arti sono robusti con i piedi che presentano unghielli bianchi serrati e molto robusti; quelli anteriori sono più grandi dei posteriori.
Il vello è di colore bianco aperto, di qualità “da materasso fine”, esteso al tronco, al collo, alla coda, al torace ed alla testa sopra alla scatola cranica e per metà delle guance. Nei giovani i bioccoli sono aperti abbastanza arricciati. Sono sprovvisti di vello: l’addome, l’interno della coscia e gli arti.
La cute è bianca, abbastanza sottile ed elastica, con possibili pigmentazioni; le mucose esterne sono depigmentate mentre in quelle interne possono essere presenti pigmentazione colore ardesia più o meno estese.

Attitudine produttiva –
La marrana è una pecora con attitudine alla produzione di carne.
Il latte viene totalmente utilizzato dai redi fino a 2-3 mesi e messa in asciutta spontanea.
La lana è sporca con quantitativi di circa 3,5 Kg nelle femmine e 5 Kg nei maschi, utilizzata nella tradizione per filati a pelle.
Questa razza fornisce due parti all’anno con prolificità del 150%. Frequente il parto bigemino.
L’età media al primo parto è di 13 – 14 mesi ed il peso dei redi alla nascita è di 4 Kg.
L’allevamento di questa razza è tipicamente stanziale, agro-pastorale.
Per l’iscrizione al registro è tollerata la presenza di corna; tollerata anche la presenza di leggera pigmentazione e l’ossatura leggera.

Guido Bissanti

Fonti-
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Daniele Bigi, Alessio Zanon , 2010. Atlante delle razze autoctone. Bovini, equini, ovicaprini, suini allevati in Italia, Edagricole-New Business Media, Bologna.



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