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Riproduzione dell’Ontano bianco

Riproduzione dell’Ontano bianco

L’ontano bianco o ontano grigio (Alnus incana (L.) Moench) è un albero caducifoglio della famiglia delle Betulacee originario dell’Europa centrale e nordorientale.

Habitat idoneo di riproduzione –
L’ Alnus incana è una pianta originaria dell’Europa centrale e nordorientale è diffuso in gran parte dell’emisfero settentrionale, dagli Stati Uniti all’Europa e all’Asia nord-occidentale.
È presente in Italia sulle Alpi e nel Nord dell’Appennino. Fino alla fine del XX secolo era presente anche lungo il tratto di pianura del fiume Panaro, nella Valle Padana a quote inferiori ai 100 m.
Il suo habitat nella parte settentrionale della sua area di distribuzione, è quello dei boschi a livello del mare, dove è una pianta comune, nei campi abbandonati e in prossimità di fiumi e laghi, fino a 1200 m di quota.
In generale è una pianta comune lungo le sponde dei corsi d’acqua. In Italia si trova nelle Alpi fino a 1500 metri e sull’Appennino settentrionale.

Propagazione –
L’ontano bianco è una pianta che può essere coltivata a condizione che ci sia abbastanza luce. Dal punto di vista pedologico cresce bene anche in suoli molto poveri grazie alla sua altissima capacità fertilizzante del terreno, ottenuta in simbiosi con il batterio Frankia, in grado di elaborare grandi quantità di composti azotati.
La propagazione avviene per seme. La semina va effettuata in semenzaio non riscaldato non appena è maturo ed il seme deve essere coperto da un sottile strato di terra.
I semi possono essere seminati anche in primavera, periodo in cui germoglia quando il clima si scalda.
Le giovani piantine, non appena raggiunte le dimensioni maneggiabili, vanno poste in vasi singoli e trapiantate in pieno campo nel periodo estivo. Se non hanno raggiunto dimensioni idonee si consiglia di lasciarle crescere in vivaio e trapiantarle l’anno successivo.
Le piantine possono essere piantate in pieno campo in autunno/inverno.
Si può propagare anche tramite talee di legno maturo, prelevate non appena le foglie cadono in autunno, all’aperto e in terreno sabbioso.

Ecologia –
L’Alnus incana è un albero che richiede luce e a crescita rapida che cresce bene su terreni più poveri. Nell’Europa centrale, è un colono di terreni alluvionali lungo ruscelli e torrenti di montagna, che si trovano ad altitudini fino a 1.500 metri. Tuttavia, non richiede terreno umido e tende a colonizzare anche ghiaioni e pendii sassosi poco profondi. Nella parte settentrionale del suo areale è una specie arborea comune al livello del mare nelle foreste, nei campi abbandonati e sulle sponde dei laghi. Diverse specie di lepidotteri usano questa pianta come fonte alimentare per i loro bruchi. Nell’area della foresta boreale del Canada, l’A. incana è spesso associato all’abete nero nel tipo di foresta chiamato ontano maculato di abete nero.
Questa pianta è coltivata in parchi e giardini ed a volte viene utilizzata per il rimboschimento su terreni non fertili che arricchisce per mezzo di batteri fissatori di azoto nei suoi noduli radicali.
L’ontano è un albero eccellente per ceduo e capitozzatura.
Il popolo Zuni usa la corteccia della sottospecie tenuifolia per tingere la pelle di daino di un marrone rossiccio.
Il popolo Ho-Chunk mangia la corteccia della sottospecie rugosa quando il loro stomaco è “acido” o sconvolto.




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