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Syzygium aqueum

Syzygium aqueum

La Mela d’acqua (Syzygium aqueum (Burm.f.) Alston 1929) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Myrtaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Myrtales,
Famiglia Myrtaceae,
Sottofamiglia Myrtoideae,
Tribù Syzygieae,
Genere Syzygium,
Specie S. aqueum.
È basionimo il termine:
– Eugenia aquea Burm.fil..
Sono sinonimi i termini:
– Cerocarpus aqueus (Burm.fil.) Hassk.;
– Eugenia alba Roxb.;
– Eugenia aquea Burm.fil.;
– Eugenia callophylla (Miq.) Reinw.;
– Eugenia callophylla (Miq.) Reinw. ex DeVriese;
– Eugenia malaccensis Lour.;
– Eugenia mindanaensis C.B.Rob.;
– Eugenia nodiflora Aubl.;
– Eugenia obversa Miq.;
– Jambosa alba (Roxb.) G.Don;
– Jambosa ambigua Blume;
– Jambosa aquea (Burm.fil.) DC.;
– Jambosa calophylla Miq.;
– Jambosa madagascariensis Blume;
– Jambosa obtusissima (Blume) DC.;
– Jambosa samarangensis var. obtusissima (Blume) Blume;
– Jambosa subsessilis Miq.;
– Jambosa timorensis Blume;
– Malidra aquea (Burm.fil.) Raf.;
– Myrtus obtusissima Blume;
– Myrtus timorensis Zipp.;
– Myrtus timorensis Zipp. ex Span.;
– Syzygium obversum (Miq.) Masam..

Etimologia –
Il termine Syzygium proviene dalle parole greche “sys”, cioè insieme e “zygon”, cioè giogo, in riferimento ai petali che in alcune specie sono uniti.
L’epiteto specifico aqueum viene dal latino “aqueum”, cioè acquoso, in riferimento alla polpa del frutto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Syzygium aqueum è una pianta originaria dell’Asia tropicale (Bangladesh, Indonesia, Malaysia, Myanmar, Papua Nuova Guinea e Sri Lanka) e Australia (Queensland).
Il suo habitat è quello delle foreste tropicali umide dove la pianta richiede forti piogge e può sopravvivere in habitat tropicali, fino a 1600 m dal livello del mare.

Descrizione –
Il Syzygium aqueum è un albero sempreverde, che cresce fra 3 e 10 m (esemplari occasionali fino a 27 metri sono stati registrati in Nuova Guinea), ramificato fino alla base e con una piccola chioma.
La corteccia è di colore bruno, che con l’età si fessura e desquama, e chioma folta e irregolare.
Le foglie sono portate da un corto picciolo; sono opposte, di forma obovata o ellittico-oblunga, cordate alla base, lunghe 5-22 cm e larghe 3-10 cm, di colore verde chiaro superiormente, verde giallastro inferiormente, di consistenza cuoiosa.
Le infiorescenze di formano in posizione ascellare e terminale; si trovano su un lungo peduncolo, portanti 3-7 fiori con 4 petali spatolati, lunghi circa 0,7 cm, di colore giallo chiaro o rosato e numerosi stami, dello stesso colore dei petali, lunghi fino a 2 cm.
I frutti sono delle bacche piriformi o a campana, schiacciate alle due estremità, lunghe 1,5-2 cm e larghe 2,5-3,5 cm, di colore bianco, rosa o rosso, con polpa bianca o rosata, croccante o spugnosa, acquosa (il contenuto di acqua nella polpa supera il 90%), rinfrescante, con leggero sapore dolciastro.
I frutti possono essere apireni o contenerne da 1 a 6, ma più frequentemente 1-2.

Coltivazione –
Il Syzygium aqueum è una pianta i cui esemplari più grandi vengono talvolta raccolti per il loro legno, che può essere utilizzato localmente o commercializzato. Inoltre viene spesso coltivata per i suoi frutti nei giardini domestici, dove viene piantata lungo vialetti e sentieri.
Questi alberi crescono frequentemente nelle pianure tropicali abbastanza umide ad altitudini fino a 1.200 – 1.600 metri.
È tipicamente una specie da clima tropicale e subtropicale umido con piovosità distribuita pressoché uniformemente nell’arco dell’anno, coltivata in climi stagionali necessita di apporto di acqua nella stagione secca; non sopporta temperature prossime a 0 °C per periodi prolungati.
Richiede una esposizione in pieno sole o leggera ombreggiatura e riguardo al suolo non è particolarmente esigente, potendo crescere sia in quelli sabbiosi e leggeri che pesanti, anche con ristagno d’acqua; ha una buona resistenza alla salsedine.
Crescono meglio nelle zone con una stagione secca abbastanza lunga e le piante non tollerano le temperature che scendono sotto lo zero.
Cresce vigorosamente su terreni poveri e alcalini, anche se preferiscono condizioni migliori; cioè un terreno leggero, ben drenato e leggermente acido.
Per la coltivazione richiedono un approvvigionamento idrico affidabile; per questo viene spesso piantati lungo corsi d’acqua o in prossimità di stagni.
Le piante propagate da piantine iniziano a dare frutti quando hanno circa 7 – 8 anni, mentre le piante che crescono a strati possono fruttificare in 3 – 4 anni.
Inoltre le piante possono fiorire e fruttificare due o tre volte l’anno.
La pianta si riproduce generalmente per seme, che va posto a dimora nel più breve tempo possibile, avendo una brevissima durata di germinabilità, in substrato sabbioso e organico mantenuto umido, alla temperatura di 22-24 °C, con la prima fruttificazione che avviene dopo 3-4 anni; si utilizza anche la margotta e l’innesto per conservare particolari caratteristiche della pianta madre, come l’assenza di semi.

Usi e Tradizioni –
Il Syzygium aqueum è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi si riportano: bellfruit, water-apple, water cherry, watery rose-apple (inglese); jambo ayer, jambosier d’eau, jambolanier d’eau, pomme d’eau, pomme de java (francese); mela d’acqua (italiano); jambu air, jambu ayer mawar, jambu chili, jambu penawar (malay); jambo branco, jambo d’agua, jambeiro aguado (portoghese – Brasile); cajuilito solimán, manzana de agua, perita costeña, perita de agua, tambis (spagnolo); wasserjambuse (tedesco).
Nelle Filippine è conosciuta localmente come tambis ed è spesso confusa con la macopa (Syzygium samarangense).
Il frutto ha un sapore molto delicato e leggermente dolce simile alle mele e una consistenza acquosa e croccante come l’interno di un’anguria. È un alimento base nelle bancarelle di frutta del sud-est asiatico, dove è poco costoso durante la stagione. Non si ammacca facilmente e può essere conservato per mesi nel frigorifero domestico.
I frutti di questa pianta sono ricchi di vitamina A e C e minerali; vengono consumati freschi, tal quali o a fette in insalate, localmente, essendo altamente deperibili, o conservati in sciroppo o utilizzati per preparare bevande, gelati e conserve.
Le foglie sono commestibili e talvolta vengono utilizzate per avvolgere il cibo.
Spesso è coltivata nei giardini privati sia come pianta ornamentale che per i suoi frutti. Il legno, di colore rossastro, di buona qualità, viene utilizzato per utensili e oggetti di artigianato.
Inoltre diverse parti della pianta sono variamente utilizzate nella medicina tradizionale, studi di laboratorio hanno evidenziato promettenti proprietà antiossidanti e antiperglicemiche.
Il legno, di colore rossastro, di buona qualità, viene utilizzato per utensili e oggetti di artigianato. La corteccia dell’albero viene talvolta utilizzata in erboristeria.

Modalità di Preparazione –
Il Syzygium aqueum è una pianta utilizzata per scopi alimentari, medicinale, come fonte di legname o per uso ornamentale.
I frutti vengono consumati solitamente crudi, possono essere trasformati anche in uno sciroppo. Sono croccanti e molto succosi. Sono leggermente profumati e di sapore dolciastro ma delicato. Si mangiano crudi per dissetare.
Alcune varietà selezionate vengono consumate anche in insalate.
Le foglie essiccate si mangiano con le verdure.
In campo medicinale, diverse parti dell’albero vengono utilizzate nella medicina tradizionale e alcune hanno infatti dimostrato di possedere attività antibiotica.
Le foglie fresche si mangiano crude, come cura contro la malaria e la polmonite.
Un infuso delle foglie viene utilizzato nel trattamento dei dolori di stomaco e della dissenteria.
Alcune parti della pianta sono astringenti per la presenza di tannini.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/309989037/original.jpeg
https://en.wikipedia.org/wiki/Syzygium_aqueum#/media/File:Eugenia_sp_Blanco1.145-cropped.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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