Sweroside
Sweroside
Lo sweroside, il cui termine nella nomenclatura ufficiale IUPAC è: (3S,4R,4aS)-4-etenil-3-[(2S,3R,4S,5S,6R)-3,4,5-triidrossi-6-(idrossimetil)ossan-2-il]ossi-4, 4a,5,6-tetraidro-3H-pirano[3,4-c]piran-8-one, è un glicoside.
Lo sweroside ha formula bruta o molecolare: C16H22O9 ed è una molecola di origine naturale che si trova in Strychnos axillaris Colebr., Lonicera japonica Thunb., Swertia pseudochinensis Hara. e altre specie in cui è stata accertata la presenza.
La Swertia è una medicina tradizionale usata per trattare l’epatite ed era conosciuta come “erba dell’epatite” nel nord della Cina. Lo sweroside ha una varietà di attività farmacologiche e gli studi hanno rivelato che lo sweroside ha un significativo effetto protettivo sul danno epatico indotto da sostanze chimiche e sulla fibrosi epatica.
Attraverso studi in vivo e in vitro, Yang et al. hanno sottolineato che nei topi con NASH indotta da carenza di metionina-colina, lo sweroside ha migliorato l’infiltrazione delle cellule immunitarie epatiche, l’accumulo di trigliceridi e la fibrosi epatica, nonché l’attivazione dell’inflammasoma NLRP3 inibita nei macrofagi. Il meccanismo è correlato al blocco della sintesi de novo del DNA mitocondriale nel fegato.
Sono stati, inoltre, effettuati degli studi in vitro per appurare il potenziale antiossidante, antidiabetico, neuroprotettivo e inibitorio enzimatico dello sweroside.
I risultati hanno rivelato che lo sweroside ha mostrato effetti antiossidanti e inibitori sugli enzimi testati ad eccezione dell’AChE. Ha dimostrato una buona capacità inibitoria della tirosinasi con 55,06 ± 1,85 mg di acido kojico equivalente/g. Per quanto riguarda la capacità antidiabetica, il composto ha mostrato attività inibitorie sia dell’amilasi che della glucosidasi (rispettivamente 0,10 ± 0,01 e 1,54 ± 0,01 mmol di acarbosio equivalente/g).
In generale si è visto che lo sweroside può essere un importante integratore antiossidante e inibitorio degli enzimi, ma sono necessari ulteriori studi in vivo e clinici.
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