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Riproduzione della Paulonia

Riproduzione della Paulonia

La Paulonia (Paulownia tomentosa Steud., 1841) è una pianta della famiglia delle Scrophulariaceae originaria delle aree temperate boreali ed introdotta in Europa nella prima metà del XIX secolo a scopo ornamentale.

Habitat idoneo di riproduzione –
La Paulownia tomentosa è un albero a foglie decidue erroneamente attribuita come originaria della Cina centrale e occidentale.
Si tratta di un albero a crescita estremamente rapida con semi che si disperdono facilmente ed è una specie esotica invasiva in molti paesi come in Nord America, dove ha subito la naturalizzazione in vaste aree degli Stati Uniti orientali.
La P. tomentosa è stata introdotta anche nell’Europa occidentale e centrale e anche lì si sta affermando come specie naturalizzata.
La Paulonia appartiene ad un genere di piante che popolano la terra da centinaia di migliaia di anni e sono originarie della zona temperata boreale (Europa, Nord America e Asia). In Italia, a Pocapaglia – Piemonte, sono stati trovati fossili di Paulownia appartenenti al periodo Zancleano – Pliocene. Dall’Italia è così partito un gruppo di ricerca, sviluppo e diffusione di questo albero a cura di un’organizzazione ambientale denominata Paulownia Piemonte (e Paulownia 4Planet), che prende il nome proprio dalla regione in cui sono stati rinvenuti i resti fossili più antichi mai trovati.
La costante ricerca ha evidenziato come i generi e l’ibridazione tra essi, ha portato ad ottenere ibridi intervarietali più resistenti a malattie e differenziazione delle varietà per avere ibridi più adatti a contesti diversi.
In Asia è utilizzata da oltre un Millennio anche a scopo curativo; questo fatto ha creato il falso mito circa la sua origine, erroneamente correlata alla Cina.
In Europa si è presto diffusa nei parchi delle città.

Propagazione –
Per la riproduzione della Paulonia bisogna tenere in considerazione che questa pianta ha bisogno di una posizione soleggiata o a medio-sole, terreno sciolto e ricco.
Si naturalizza facilmente in ambienti caratterizzati da habitat dove crescono latifoglie montane ad altitudini comprese tra 1.300 e 2.000 metri.
La pianta non tollera i geli prolungati e tardivi.
Infatti la Paulownia tomentosa, pur se molto resistente al freddo, in grado di sopportare temperature fino a circa -25 °C, tuttavia le piante più giovani, e in particolare le piantine di età inferiore ai 2 anni, sono molto più resistenti al gelo, così come i nuovi getti primaverili.
La propagazione avviene per seme che va seminato non appena maturo in un ambiente freddo dove di solito germoglia rapidamente.
Si consiglia di seminare il seme conservato a fine inverno in una serra a 15 – 20 °C; inoltre il seme necessita di luce per la germinazione. La percentuali di germinazione è buona.
Le giovani piantine, appena maneggiabili, vanno poi poste in vasi singoli e trapiantate dopo il primo inverno, in cui vanno fatte crescere, possibilmente, in zona protetta.
Il periodo del trapianto è nella tarda primavera o all’inizio dell’estate, dopo le ultime gelate previste.
Si può propagare anche per talee di legno semimaturo, di 5 – 8 cm nel periodo di mezza estate in zona ombreggiata. Al solito per il primo inverno a pianta va tenuta in zona protetta dal freddo.
Altro sistema di propagazione può essere quello tramite talee di radice, lunghe 4 cm, da effettuare nel periodo di dicembre; questo metodo ha una buona percentuale di radicazione.

Ecologia –
La Paulonia è in grado di adattarsi, crescere e svilupparsi in terreni poveri. È un albero ideale per il miglioramento e la bonifica di terreni poveri e inquinati; inoltre cresce su suoli inquinati soprattutto da metalli pesanti e sostanze nocive, dove altri alberi non sopravvivono.
Assorbendo queste sostanze, ne libera il suolo e pone le basi per una successiva fase di riforestazione.
Le enormi foglie di Paulownia raggiungono i 50-70 cm di diametro. Dopo la caduta non solo fertilizzano, ma ristrutturano anche il terreno con humus naturale. In questo modo, garantiscono le condizioni necessarie per la crescita delle specie coltivate insieme a Paulownia o successive.
La Paulownia è, inoltre, una specie arborea preferita anche nella lotta all’erosione. Oltre a purificare il suolo e le acque in esso contenute, libera l’aria dai gas nocivi, che spesso si trovano in concentrazioni inaccettabilmente elevate, soprattutto nelle grandi città industriali. La Paulownia assorbe 10 volte più CO2 di qualsiasi altra specie arborea, rilasciando grandi quantità di O2.
Da un punto di vista ecologico è importante l’utilizzo della Paulownia per la biomassa tuttavia è una pianta invasiva in molte aree naturali tra cui foreste, bordi stradali e argini di torrenti, per cui la sua introduzione va attentamente valutata e monitorata.




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