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Riproduzione dell’Olmo campestre

Riproduzione dell’Olmo campestre

L’olmo campestre (Ulmus minor Mill., 1768) è un albero deciduo della famiglia delle Ulmaceae, presente in Europa, Africa nord-occidentale, Asia occidentale e America del Nord.

Habitat idoneo di riproduzione –
L’ Ulmus minor è una pianta diffusa in Europa continentale e Asia Mediterranea; è stato introdotto, inoltre, in America settentrionale.
Il suo habitat naturale è rappresentato da boschi e terreni incolti. Lo si ritrova anche lungo il greto di torrenti e ruscelli. Mostra una buona tolleranza al freddo ed alla siccità.
In Italia vegeta ad altitudini comprese tra 0 e 1.200 metri ed è abbastanza diffuso in boschi misti mesofili planiziali, con Quercus robur, Carpinus betulus, Alnus glutinosa. Predilige i suoli freschi, profondi, fertili ma cresce anche su quelli argillosi.
Spesso colonizza coltivi abbandonati nelle zone di media montagna e collina. Purtroppo da alcuni decenni una malattia di origine fungina diffusasi dall’Asia, la grafiosi, sta decimando gli esemplari più vecchi. La ricerca scientifica ha tuttavia permesso di sviluppare una varietà di esemplari che mostrano una resistenza a questa malattia.

Propagazione –
L’olmo campestre in Italia è presente in tutte le regioni, prediligendo quote di collina tra i 400 e i 600 m. Più raramente lo troviamo sopra i 1000 m, dove si adatta meglio l’olmo di montagna.
In passato, era una delle specie arboree che facevano parte del bosco climatico padano. Cresce in boschi, siepi, aree ripariali, e viene spesso coltivato nei giardini e lungo i viali.
Per la coltivazione gradisce i terreni sciolti, piuttosto profondi e freschi, tuttavia si adatta a crescere anche sui suoli argillosi.
Questa pianta può essere propagata per talea in primavera e in autunno. Bisogna scegliere rami forti che hanno uno spessore superiore a 0,5 cm e tagliali in lunghezze comprese tra 15 – 20 cm di lunghezza. Bisogna mantenere sia il taglio piatto superiore che il taglio inferiore a forma di orecchio di cavallo. La distanza di semina dovrebbe essere di circa 20 cm e solo una piccola parte del ramo deve sporgere da terra. Successivamente il terreno va ricoperto in maniera compatta e annaffialo. Il taglio richiederà circa un mese per radicare, quindi è necessaria un’adeguata irrigazione per promuovere la sopravvivenza durante questo periodo.

Ecologia –
L’olmo campestre è una pianta originaria dell’Europa centromeridionale e della regione caucasica. In Italia è frequente in ogni zona fino ai 1.000 metri. La diffusione della grafiosi, una malattia fungina, ne ha ridotto notevolmente la presenza.
Il suo habitat è quello dei boschi, boscaglie, siepi, incolti, lungo le vie dove fiorisce tra Febbraio e Aprile.
È un albero dal legno assai duro e resistente. Localmente, in passato, è stato ampiamente impiegato per la costruzione di utensili da lavoro e nella cantieristica navale.
La specie nonostante sia particolarmente indicata come essenza ornamentale (bella chioma e resistenza all’inquinamento i punti di forza) localmente solo raramente è stata utilizzata per questo scopo. Ciò, probabilmente, è dovuto alle frequenti epidemie di grafiosi. La patologia che colpisce gli olmi, causata dal fungo Ophiostoma ulmi diffuso dai coleotteri scolitidi, provoca in primavera un precoce avvizzimento della pianta che in breve può portare anche alla morte dell’albero.




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