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Styrax officinalis

Styrax officinalis

Lo storace (Styrax officinalis L., 1753) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Styracaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Ericales,
Famiglia Styracaceae,
Genere Styrax,
Specie S. officinalis.
Sono sinonimi i termini:
– Styrax cotinifolius Salisb.;
– Styrax officinalis var. officinalis L.;
– Styrax officinarum Crantz.

Etimologia –
Il termine Styrax proviene dal greco στῠραξ stýrax storace, pianta resinosa aromatica; secondo alcuni autori questo nome è derivato dall’arabo as(si)tirax, resina che si estrae da diverse piante, specialmente Styrax officinalis, secondo altri è il nome arabo che deriva dal greco antico.
L’epiteto specifico officinalis viene da offícina laboratorio medioevale: in quanto pianta usabile in farmaceutica, erboristeria, liquoristica, profumeria e simili.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Lo Styrax officinalis è una specie a distribuzione mediterranea con baricentro orientale diffusa soprattutto nei Balcani, nelle isole del Mar Egeo e in Asia Minore.
È presente in Italia in varie regioni dove colonizza macchie e leccete tra 0 e 600 m s.l.m., soprattutto in quantità abbondante a nord est di Roma e precisamente nel Parco regionale naturale dei Monti Lucretili, nella Riserva naturale di Monte Catillo e nei pressi del Pozzo del Merro, situato nella riserva a gestione provinciale del Bosco della Gattaceca; ne sono state rilevate altre sporadiche presenze anche in Campania.
Il suo habitat è quello dei pendii rocciosi asciutti, spesso su calcare, in piccoli boschi, anche lungo corsi d’acqua, fino a 1500 metri.
Alcuni autori hanno supposto che in Italia la specie sia di antica introduzione come pianta ornamentale, altri propendono per il carattere di relitto interglaciale per le stazioni italiane.

Descrizione –
Lo Styrax officinalis è una pianta caducifoglia a portamento arbustivo ma che può crescere anche in forma di piccolo albero, intorno a 5 metri.
Le foglie sono ovali e di colore verde brillante, con un’intensa nervatura e presentano una leggera peluria sulla superficie inferiore.
I fiori sono a forma di campanella, profumati e bianchi e portati in infiorescenze a racemo.
L’antesi è tra aprile e maggio.
Il frutto sono delle drupe grande come grani dei rosari.

Coltivazione –
Lo Styrax officinalis è un arbusto deciduo che viene utilizzato anche allo stato naturale per uso alimentare, medicinale o per altri impieghi.
È una pianta che predilige terreni fertili, umidi e poveri di calcare; è, inoltre, fondamentale un buon drenaggio.
Ama gli ambienti in semi-ombra, ma nei climi più freschi può essere esposto al sole. È una specie rustica resistente al freddo, ma patisce i venti invernali. Cresce bene nell’area mediterranea.
Questa pianta non necessita di molte annaffiature; si consiglia di irrigare solo nei periodi siccitosi.
Inoltre se coltivato in piena terra non è necessario concimarla mentre se allevata in vaso bisogna fare uso di un concime organico una volta all’anno al termine dell’inverno.
Per quanto riguarda la potatura non necessita di interventi particolari, ma è buona norma rimuovere i rami secchi e malati e accorciare quelli più lunghi per compattare la chioma.
La moltiplicazione avviene sia per seme che per talea.
La semina è abbastanza complessa perché si basa su equilibri di temperature che non sempre è possibile rispettare. Talvolta però le piante in piena terra si propagano da sole per seme e in primavera nascono le nuove piantine alla base della pianta madre. Queste possono essere prelevate e trapiantate altrove.
La propagazione per talea si effettua a luglio prelevando talee semi-legnose apicali (circa 10 cm), interrandole in un miscuglio di sabbia e torba e coprendole con un sacchetto di plastica trasparente. Nel giro di qualche mese la radicazione sarà completata e le piantine saranno trapiantabili.

Usi e Tradizioni –
Lo Styrax officinalis è una pianta nota sin dall’antichità come una delle fonti dello storace, una sostanza medicamentosa e odorosa utilizzata anche nella preparazione degli incensi. In alcune zone è una pianta protetta.
Tra i vari nomi con cui viene chiamata c’è quello di stirace o mella bianca (parola usata ne dialetto di Palombara Sabina in Italia).
È l’unica specie ad areale europeo del genere che comprende oltre un centinaio di specie a distribuzione tropicale.
Le proprietà officinali della pianta sono note in alcune regioni ma pressoché sconosciute in Italia. Da non confondere con la resina dello storace, che è prodotta dalla pianta del Liquidambar orientalis.
Questa pianta viene utilizzata in alcune zone per fini alimentari.
Dai rami e dai fusti si ottiene una gomma balsamica molto profumata che occasionalmente viene usata come condimento.
Nell’suo medicinale la resina ottenuta dai fusti della pianta è antisettica ed espettorante.
La resina profumata si ottiene incidendo gli steli.
È usato, come detto, in medicina, nei profumi, negli incensi, ecc.

Modalità di Preparazione –
Lo Styrax officinalis è una pianta conosciuta da tempo e utilizzata soprattutto nel passato per le sue doti alimentari e medicinali.
Di questa pianta si utilizza soprattutto la resina che si ottiene dall’incisione degli steli e dalla successiva solidificazione in forma di gomma.
Questa, essendo profumata, trova impiego soprattutto in medicina, in cosmesi, nella produzione di incensi e, un po’ meno, in campo alimentare.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/110774830/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




4 pensieri riguardo “Styrax officinalis

  • Elena Landi

    Buongiorno Dott, Bissanti ho letto con molto interesse questo articolo.
    sto cercando da tempo la resina di stirax officinalis (non liquidambar), lei sa dove potrei trovarla?
    La saluto cordialmente

    Elena Landi

    Rispondi
    • ecosostenibile

      Buongiorno, viene venduta in alcuni negozi specializzati, oppure si può trovare anche on-line, consultando internet. Grazie per averci visitato.

      Rispondi
      • Elena Landi

        La ringrazio, ma è davvero da molto tempo che sto cercando la resina o l’oleoresina di Styrax officinalis. Su internet si trova solo Liquidambar o Benzoin.
        Se avete qualche indicazione su dove posso trovarla vi sarei grata.

        Grazie comunque

        Elena Landi

        Rispondi
        • ecosostenibile

          La teniamo in considerazione e le faremo sapere.

          Rispondi

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