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Saxifraga granulata

Saxifraga granulata

La Sassifraga granulosa (Saxifraga granulata L.) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Rosales,
Famiglia Saxifragaceae,
Genere Saxifraga,
Specie S. granulata.
Sono sinonimi utilizzati in precedenza i seguenti termini:
– Evaiezoa granulata (L.) Raf.;
– Saxifraga aemula Sennen;
– Saxifraga alba Bubani;
– Saxifraga alba Garsault;
– Saxifraga altifida Haw.;
– Saxifraga bulbosa Hochst.;
– Saxifraga bulbosa Hochst. ex Engl.;
– Saxifraga carnosa Lucé;
– Saxifraga carnosa Sweet;
– Saxifraga castellana Boiss. & Reut.;
– Saxifraga castellana Boiss. & Reut. ex Nyman;
– Saxifraga cernua Lapeyr.;
– Saxifraga corymbosa Lucé;
– Saxifraga elegans Zeyh.;
– Saxifraga elegans Zeyh. ex Schrank;
– Saxifraga elegantula Boiss.;
– Saxifraga elegantula Boiss. ex Ball;
– Saxifraga glaucescens Boiss. & Reut.;
– Saxifraga glaucescens var. minor Willk.;
– Saxifraga granulata subsp. fernandesii Redondo & Horjales;
– Saxifraga granulata subsp. glaucescens (Reut.) Rivas Mart., F.Fernández & D.Sánchez;
– Saxifraga granulata subsp. graniticola D.A.Webb;
– Saxifraga granulata subsp. penduliflora (Bastard) Bonnier & Layens, 1894;
– Saxifraga granulata var. borealis Engl. & Irmsch., 1916;
– Saxifraga granulata var. glaucescens (Boiss. & Reut.) Engl.;
– Saxifraga granulata var. glaucescens P.Fourn., 1936;
– Saxifraga granulata var. mauritii Sennen;
– Saxifraga granulata var. rouyana (Magnier) Engl. & Irmsch., 1916;
– Saxifraga hochstetteriana Lange;
– Saxifraga hochstetteriana Lange ex Nyman;
– Saxifraga lopesiana Samp.;
– Saxifraga officinarum Crantz;
– Saxifraga paniculata Willk.;
– Saxifraga penduliflora Bastard;
– Saxifraga recta Sennen & Elías;
– Saxifraga rivularis P.Thomas;
– Saxifraga rivularis P.Thomas ex DC.;
– Saxifraga rouyana Magnier;
– Saxifraga sampaioi Rozeira.

Etimologia –
Il termine Saxifraga viene da sáxum sasso e da frángo rompere, spaccare: poiché le piante di questo genere crescono spesso su rocce, dove riescono a insinuare le radici anche in piccole fessure e a spezzare crescendo le pietre. Un’altra interpretazione fa riferimento ai calcoli renali che queste erbe riuscirebbero a sbriciolare.
L’epiteto specifico granulata viene da gránulum granello (diminutivo di granum): granuloso, cosparso di granuli, punteggiato.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Saxifraga granulata è una pianta europea con distribuzione subatlantica, presente nell’Europa occidentale e anche più ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
In Italia è presente in tutte le regioni salvo che in quelle del nord-est e in Sardegna.
Il suo habitat è quello dei pascoli aridi e rupestri, dal livello del mare alla fascia montana inferiore, dal piano sino a 1.600 m s.l.m..

Descrizione –
La Saxifraga granulata è una pianta perenne, erbacea, ghiandoloso-viscosa che cresce intorno a Altezza 20-50 cm. di altezza.
Presenta una radice tuberosa.
I fusti sono eretti, semplici o, ramosi nella parte superiore. Alla base del fusto, ma a volte anche sotterranei, sono presenti bulbilli ovoidi, rosei.
Le foglie basali sono a rosetta, lungamente picciolate, il picciuolo è incavato e 2 volte più lungo del limbo, la lamina è reniforme e il margine lobato-crenato; le poche foglie cauline sono alterne, le superiori sessili con 3÷5 lobi profondi.
I fiori (3÷7) sono riuniti in infiorescenze lasse ed erette e sono portati da peduncoli glandulosi, così come glanduloso è il calice con 5 sepali lanceolati; la corolla è composta da 5 petali spatolati, bianchi con leggerissime venature giallo-verdi, glabri; 10 stami disposti a cerchio portano antere gialle.
Il suo periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Aprile-Giugno.
I frutti sono delle capsule ovali.

Coltivazione –
La Sassifraga granulata è una pianta rara che ha origine in Zone subatlantiche, che cresce allo stato spontaneo nei pascoli aridi e rupestri, a quote comprese tra i 0-1600 metri sul livello del mare e che viene occasionalmente raccolta e utilizzata per uso medicinale.
È possibile la sua coltivazione sia partendo da seme che tramite i bulbilli presenti alla base del fusto o nella parte sotterranea della pianta.

Usi e Tradizioni –
La Sassifraga granulata è una pianta perenne erbacea, piuttosto rara, che cresce in alcune aree dell’Europa ed anche in alcune regioni italiane e che contiene alcune sostanze quali: tannini, vitamina C e sostanze amare.
Nella medicina tradizionale e in omeopatia è impiegata in caso di dolori renali e vescicali.
La Saxifraga granulata ha il potere di disgregare lentamente le calcolosi renali e vescicali, infatti, questa erba è detta anche “spaccapietre”.
Il suo utilizzo maggiore è in caso di problemi urinari, calcoli e dolori alla vescica, congestione epatica e della milza. Altre delle sue proprietà fondamentali sono: colagoghe, antiinfiammatorie per la prostata, diuretiche.

Modalità di Preparazione –
La Sassifraga granulata è una pianta che in alcune zone dove cresce è stata utilizzata per usi medicinali.
Nella fitoterapia le parti utilizzate sono le radici, i fiori e le foglie fresche.
Tuttavia, in commercio esistono dei formulati con indicazioni relative all’utilizzo.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto – https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/114350334/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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