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Riproduzione del Pino silvestre

Riproduzione del Pino silvestre

Il pino silvestre o pino di Scozia (Pinus sylvestris L., 1753) è un albero sempreverde della famiglia delle Pinaceae.

Habitat idoneo di riproduzione –
Il pino silvestre è una pianta originaria dell’Europa centro settentrionale e Asia nord orientale; il suo areale è vastissimo, anche se si è ridotto negli ultimi tempi, e va dal vecchio continente all’Asia.
Questa pianta è autoctona nelle Alpi e nell’Appennino settentrionale; spontanea in boschi puri o misti, oppure coltivata.
Questa conifera predilige terreni morbidi e areacei della zona temperata settentrionale. Ci sono però anche altre specie di Pinus sylvestris ai margini settentrionali dei tropici. Specie diffusa in varie zone d’Italia del centro-nord. Usato anche nei parchi e nei giardini. È diffuso nelle Alpi, nonché nell’Europa centrale e settentrionale. In Italia cresce solitamente a quote comprese tra i 400 e 1400 metri (anche se sporadicamente può spingersi fino a 1800-1900 m), e in Piemonte, Lombardia ed Emilia è presente anche a quote relativamente basse (colline del Basso Monferrato e Novarese in popolazioni residue, Langhe; alta pianura asciutta fra il Ticino e l’Adda, in particolare nel Parco del Ticino, Parco delle Groane, parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate e parco della Brughiera briantea, Appennino Emiliano fra i 300 e gli 800 m). Presente in Toscana e in Emilia-Romagna sulle montagne dell’Appennino Tosco-Romagnolo e anche a quote collinari. Forma sia boschi puri che misti, solitamente con l’abete rosso o l’abete bianco. In pianura forma boschi puri o misti con la betulla, il pioppo tremolo o la farnia.

Propagazione –
Il Pinus sylvestris è una pianta molto resistente al freddo, in grado di tollerare temperature fino a circa -40 °C quando completamente dormiente.
Cresce meglio in posizione soleggiata, ma le piante tollerano abbastanza l’ombra.
Dal punto di vista pedologica va impiantata in suoli leggermente acidi, in quanto va incontro a clorosi a pH superiore a 6,5.
È una pianta abbastanza longeva, fino a 200 anni o più ed è a rapida crescita.
I coni impiegano due stagioni di crescita per maturare.
Si aprono e versano il loro seme mentre sono ancora attaccati all’albero.
La pianta si propaga per seme che è meglio seminare in vasi singoli in semenzaio non riscaldato non appena è maturo se ciò è possibile altrimenti a fine inverno. Una breve stratificazione di 6 settimane a 4 °C può migliorare la germinazione dei semi immagazzinati.
Il trapianto va effettuato prima possibile per evitare che l’apparato radicale non sopporti la fase di trapianto.
Gli alberi dovrebbero essere piantati nelle loro posizioni permanenti quando sono abbastanza piccoli, tra 30 e 90 cm, di fatto si consiglia di farlo quando sono alti circa 5 – 10 cm.
Inoltre dopo il trapianto si consiglia di distribuire una pacciamatura vegetale sia per proteggere le giovani piantine dal freddo che per evitare la crescita di specie infestanti.
Si può propagare anche per talea ma ciò è possibile solo se queste vengono prelevate da alberi molto giovani di età inferiore a 10 anni. Bisogna usare fascicoli a foglia singola con la base del germoglio corto. Le talee comunque sono normalmente lente a crescere.

Ecologia –
Il Pinus sylvestris è una pianta tipicamente continentale, eliofila, xerofila, microterma; predilige terreni calcarei, vulcanici, ma tollera anche suoli argillosi.
Resiste al freddo. Forma sia boschi puri che misti; habitat per lo più montuoso dai 500 ai 1800 m di altitudine.
È una pianta colonizzatrice con poche pretese nei riguardi del terreno e della necessità di acqua. (microterma) ed al secco; è spiccatamente una pianta eliofila.
È una specie arborea di primaria importanza nel settore forestale e selvicolturale.




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