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Plantago media

Plantago media

La piantaggine pelosa o piantaggine media (Plantago media L., 1753) è una specie erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Sottoregno Tracheobionta,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Asteridae,
Ordine Lamiales,
Famiglia Plantaginaceae,
Genere Plantago,
Specie P. media.
Sono sinonimi i termini:
– Arnoglossum incanum Gray;
– Plantago bertolonii Godr.;
– Plantago brutia (Ten.) Arcang. (sinonimo della sottospecie brutia);
– Plantago media subsp. nevadensis (Willk.) Malag.;
– Plantago media subsp. stepposa (Kuprian.) Soó;
– Plantago media var. longifolia G. Mey. (sinonimo della sottospecie longifolia);
– Plantago media var. pindica Hausskn. (sinonimo della sottospecie pindica);
– Plantago media var. urvilleana (Rapin) Hultén;
– Plantago oblongifolia Schur;
– Plantago plicata Schott, Nyman & Kotschy;
– Plantago stepposa Kuprian.;
– Plantago urvillei Opiz.
All’interno di questa specie si riconoscono, oltre alla specie nominale, presente anche in Italia, le seguenti sottospecie:
– Plantago media L. subsp. brutia (Ten.) Arcang., 1882 – Che presenta una spiga più ellittica (10 x 15–25 mm), le foglie sono più allargate (3 x 5–6 cm) con una dentatura più evidente, le brattee dell’infiorescenza sono più acute e lunghe quanto il calice, i lobi della corolla sono più acuti. È presente in Italia, sul Pollino;
– Plantago media L. subsp. longifolia (G. Mey.) Witte, 1906 – Presente nella Repubblica Ceca;
– Plantago media L. subsp. pindica (Hausskn.) Greuter & Burdet – Presente nella Penisola Balcanica.

Etimologia –
Il termine Plantago viene da plánta pianta del piede: simile alla pianta del piede, riferimento alle dimensioni delle foglie della piantaggine maggiore.
L’epiteto specifico media proviene dall’aggettivo medius medio, intermedio: di taglia intermedia rispetto a quella di altre specie congeneri.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Plantago media è una pianta con una distribuzione prevalente nell’Europa meridionale ma fino alla latitudine della Gran Bretagna inclusa) e nell’Asia temperata.
In Italia è una specie comune al Nord e al Centro, più rara al Sud. Non è presente nelle isole. Sulle Alpi è ovunque presente sia sul versante italiano che quello settentrionale. È presente su tutti gli altri rilievi europei collegati alle Alpi: Foresta Nera, Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei, Alpi Dinariche, Monti Balcani e Carpazi. Si trova anche in Anatolia.
Il suo habitat è quello dei campi, prati e terreni coltivati, specialmente su terreni asciutti o calcarei ma anche silicei con pH basico-neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco, dove cresce fino a 2000 m s.l.m..

Descrizione –
La piantaggine pelosa è una pianta erbacea perenne che cresce fino a 20-40 cm.
I fusti fiorali sono eretti, non solcati.
Le foglie sono a rosetta basale, applicate al suolo, largamente ovate, appuntite, subentiate, pubescenti, attenuate in un corto picciolo, con 5-9 nervature prominenti inferiormente.
I fiori sono ermafroditi, regolari riuniti in spighe cilindriche.
Ogni spiga è cilindrica, serrata, lunga 2-8 cm, che raggiunge i 15 cm in fruttificazione. I fiori sono profumati e presentano corolla lunga circa 4 mm, tubolare, compressa, glabra, con 4 lobi biancastri, allargati, ovato-acuti. Gli stami sono 4, sporgenti, con antere bianche e striature lilla.
Il frutto è una capsula (pissidio) glabra, ovoide, di 3-4 x 2-2,5 mm, con (2)4(6) semi emiellissoidi con la faccia interna piana, bruni, di 1,8-2,2 x 0,8-1 mm.

Coltivazione –
La plantago media è una pianta perenne che viene raccolta in natura per l’uso locale come cibo, medicina e fonte di materiali.
È una pianta che cresce praticamente in qualsiasi terreno moderatamente fertile ma in posizione soleggiata e si sviluppa in primavera soprattutto nei prati.
La pianta si presta ad una facile coltivazione e si può propagare tramite seme con semina da effettuare in primavera in semenzaio freddo. Non appena le piantine avranno la grandezza utile vanno piantate in vasi individuali e trapiantate a tarda primavera o inizio dell’estate a seconda della latitudine.
Si può seminare direttamente anche in pieno campo da metà a tarda primavera se si hanno abbastanza semi.

Usi e Tradizioni –
La piantaggine pelosa è una pianta che si impiega da tempo sia per scopi medicinali che alimentari.
Per uso alimentare le foglie giovani, crude o cotte, sono commestibili.
Le foglie molto giovani hanno un sapore abbastanza delicato ma con una leggera amarezza e possono essere usate nelle insalate prima che diventino dure.
L’infiorescenza è dolce e viene succhiata dai bambini.
Per uso medicinale si usano sia le foglie, i fusti fioriti che le radici che sono alquanto astringenti, deostruenti, depurativi, diuretici, espettoranti, emostatici, refrigeranti e vulnerari.
Secondo la medicina popolare questa pianta, riepilogando, ha le seguenti proprietà medicamentose:
– astringente (limita la secrezione dei liquidi);
– emolliente (risolve uno stato infiammatorio);
– depurativa (facilita lo smaltimento delle impurità);
– diuretica (facilita il rilascio dell’urina);
– espettorante (favorisce l’espulsione delle secrezioni bronchiali);
– emostatica (blocca la fuoriuscita del sangue in caso di emorragia);
– emolliente (risolve uno stato infiammatorio);
– lassativa (ha proprietà purgative);
– oftalmica (facilità il flusso del sangue agli occhi e quindi rafforza la resistenza alle infezioni).
I semi sono emollienti e lassativi e contengono fino al 30% di mucillagine che si gonfia nell’intestino, fungendo da lassativo di massa e lenisce le membrane irritate. In certi casi si usano le bucce dei semi senza i semi.
Tra gli altri usi si ricorda che le foglie vengono impiegate per combattere la peronospora sugli alberi da frutto.

Modalità di Preparazione –
La Plantago media è una pianta che trova impiego sia in cucina che in farmacia.
In cucina si possono usare le giovani foglie cotte o in insalata.
In genere si raccolgono le foglioline centrali della rosetta finché non sono troppo grandi e coriacee. Dato che la pianta è molto forte, potete addirittura tagliare tutte le foglie, così che, la volta dopo, sarete sicuri di trovare le giovani foglioline adatte alla vostra tavola. La raccolta può essere effettuata senza paura di compromettere la specie data la sua notevole diffusione.
Le foglie sono ottime come insalata verde, se avrete l’accortezza di scegliere solo quelle più tenere. Questo è un uso decisamente consigliato per salvare integralmente il contenuto di vitamina A e C di cui la pianta è ricca.
È una pianta ottima anche per preparare squisiti minestroni. Spesso è unita ad altre piante, lessata e condita con olio e aceto aromatico. Quando viene cotta ha la proprietà di tingere di verde le pietanze in cui è presente.
L’uso farmaceutico è legato alle sua proprietà sopradescritte è viene utilizzato il suo succo fresco, le radici e i semi. Il succo delle foglie viene usato contro la puntura degli insetti, le radici grattugiate per il mal di denti, con proprietà calmanti.
Le foglie vengono applicate esternamente per la infiammazioni della pelle, ulcere maligne, tagli, ecc.
Un collutorio a base di foglie aiuta ad alleviare il mal di denti e un’acqua distillata è un buon collirio.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Fonte foto: https://gobotany.nativeplanttrust.org/species/plantago/major/

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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