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Come si coltiva il Salice dafnoide

Come si coltiva il Salice dafnoide

Il Salice dafnoide, conosciuto anche con i nomi di Salice barbuto o Salice nero (Salix daphnoides Vill.) è una pianta della famiglia delle Salicaceae che può crescere come un grande arbusto o un piccolo albero, raggiungendo normalmente un’altezza di 6-8 m ma può arrivare fino a 12 m.
È una pianta montano-subalpina di origine europea e si trova nelle zone umide lungo i fiumi e i torrenti dai 1000 ai 1800 metri di quota. In Italia è presente sulle Alpi e sull’Appennino fino ai Monti Sibillini.
Ha fiori unisessuali in spighe cilindriche allungate, peloso-lanose. I frutti sono piccole capsule a forma di pera allungata che si aprono in due valve liberando piccoli semi lineari e pelosi.

Coltivazione –
Per la coltivazione si tenga presente che il Salix daphnoides è una pianta che predilige substrati alluvionali ricchi di sabbia o ciottolosi, calcarei, a tessitura da ghiaiosa a sabbioso-limosa che siano soggetti possibilmente a periodiche sommersioni.
Tuttavia questa pianta si adatta a molti substrati e può essere allevato sia come albero che come arbusto. Inoltre ha un facile attecchimento ed è di coltivazione agevole.
Il Salice dafnoide si propaga tramite talea e può essere utilizzato nei parchi e nei giardini ove si verifichino possibilmente le condizioni pedoclimatiche descritte.
Si ricorda, inoltre, che può andare soggetto ad alcune avversità tra cui le più frequenti possono essere afidi ed alcuni lepidotteri oltre che all’antracnosi e ruggini.

Usi –
Il Salice dafnoide è una pianta che, soprattutto un tempo, veniva usato per i vimini da intreccio (mediocre qualità). Viene inoltre impiegata per rinforzare le dune di sabbia costiere e continentali, ma è anche ampiamente piantata come specie ornamentale nei parchi e lungo le strade.




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