Uso dell’Avena
Uso dell’Avena
Nome scientifico: Avena fatua L.
Famiglia: Gramineae
Nome comune: avena selvatica
Nome dialettale: ina, ena
Pianta annuale erbacea a portamento eretto, foglie lineari di colore verde chiaro, avvolgenti lo stelo; l’infiorescenza è una pannocchia costituita da più spighette ed i frutti sono cariossidi simili ai semi di grano, ma più sottili e con minor contenuto d’amido.
È molto diffusa, dal livello del mare alle zone montane, con diverse specie aventi tutte le stesse caratteristiche e gli stessi impieghi.
Principi attivi
I principi attivi sono contenuti nei culmi e nelle cariossidi.
Raccolta
La raccolta va effettuata in estate, dopo la maturazione della spiga.
Proprietà
Diuretiche, espettoranti, rinfrescanti, emollienti, antipruriginose.
Viene utilizzata anche in cucina ed in cosmetica per la preparazione di saponi e creme.
Uso interno
Diuretico, espettorante
Diuresi: fare bollire 50 gr di semi in un litro d’acqua, filtrare e consumare più volte al giorno.
Catarro: fare bollire 20 gr di foglie in un litro d’acqua, filtrare, aggiungere un cucchiaino di miele e consumare più volte al giorno.
Le cariossidi di avena vengono usate nella medicina familiare, in decotto, come emollienti, per la cura di processi infiammatori bronchiali.
Aggiungendo al vino cotto semi di avena e di orzo, carrube e fichi secchi, si ottiene un preparato ottimo contro la tosse ed il raffreddore.
Uso esterno
Antipruriginoso, rinfrescante ed emolliente
Antipruriginoso per eritemi: far bollire 100 gr di triturato di foglie e semi in due litri d’acqua per 5 minuti, filtrare ed aggiungere all’acqua del bagno, o utilizzare per risciacquare le zone interessate. Per gli stessi scopi può essere utilizzato il cataplasma.
Utilizzi forestali
Adatta per il recupero di rupi calcaree e tufi in habitat mediterranei.
Fonte: “Le specie arbustive della macchia mediterranea”. Collana foreste.
Maria Canzoneri