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Rhinolophus euryale

Rhinolophus euryale

Il ferro di cavallo euriale (Rhinolophus euryale Blasius, 1853) è un pipistrello appartenente alla famiglia dei Rhinolophidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Animalia, Phylum Chordata, Classe Mammalia, Superordine Laurasiatheria, Ordine Chiroptera, Sottordine Microchiroptera, Famiglia Rhinolophidae e quindi al Genere Rhinolophus ed alla Specie R.euryale.
Di questa specie si riconoscono 2 sottospecie:
– R. e. euryale: diffuso in Portogallo, Spagna, Francia, Corsica, Italia, Sardegna, Sicilia, Slovacchia sud-orientale, Ungheria centro-settentrionale, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Montenegro, Macedonia, Serbia, Albania, Bulgaria, Romania, Turchia europea, Anatolia occidentale, meridionale e nord-orientale, Armenia, Azerbaigian, Georgia, Russia sud-occidentale, Iraq settentrionale, Iran nord-occidentale, occidentale e nord-orientale, Turkmenistan meridionale; Marocco, Algeria e Tunisia settentrionali;
– R. e. judaicus (Andersen & Matschie, 1904): presente in Palestina, Israele settentrionale, Giordania nord-occidentale, Libano, Siria occidentale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il ferro di cavallo euriale è un chirottero diffuso nell’Ecozona paleartica ed è presente in maniera frammentaria nell’Europa meridionale (isole maggiori comprese, eccezion fatta per le Baleari e Creta; non segnalato per le Isole Maltesi), Africa maghrebina, da Israele alla Turchia (con Cipro) e alla Transcaucasia verso N, all’Iran e al Turkmenistan verso E. In Italia la specie è presente praticamente in tutto il territorio.
Il suo habitat è quello delle foreste decidue di sclerofille, radure semi-desertiche, boscaglie in zone calcaree in prossimità di fonti d’acqua fino a 1.000 metri di altitudine.

Descrizione –
Il Rhinolophus euryale è un pipistrello con una lunghezza testa-corpo di 43-58 mm, lunghezza della coda di 20-30 mm, apertura alare di 29-32 cm, per un peso di 8-17,5 grammi.
Si riconosce per la pelliccia lunga, soffice e lanuginosa. Le parti dorsali sono di colore bruno-grigiastre con dei riflessi rossastri o giallastri e la base dei peli biancastra, mentre le parti ventrali sono molto più chiare.
La sottospecie R. c. parvus si riconosce per avere una macchia chiara dietro la base anteriore di ogni orecchio.
Le orecchie sono corte. La foglia nasale presenta una lancetta triangolare e con la punta smussata, un processo connettivo a forma di corno elevato, appuntito e curvato in avanti, una sella con i bordi paralleli, l’estremità arrotondata e priva di peli. La porzione anteriore non copre completamente il muso ed è provvista di un incavo centrale superficiale alla base. Il labbro inferiore ha tre solchi longitudinali. Le membrane alari sono marroni chiare, la prima falange del quarto dito è relativamente corta. La coda è lunga ed inclusa completamente nell’ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato lungo la linea alveolare.
Questo pipistrello emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro con impulsi di lunga durata a frequenza costante di 101–108 kHz.
Il volo è basso-medio, agile, lento e sfarfallato, talvolta librato.

Biologia –
Il Rhinolophus euryale entra in ibernazione in inverno durante il quale si sposta nei ricoveri verso le entrate a temperature intorno ai 10-12,5 °C, mentre in estate le femmine formano vivai di 50-400 esemplari, con i maschi talvolta presenti.
La maturità sessuale viene raggiunta normalmente a un anno di età. La gestazione dura circa 10-11 settimane dopo di che questo pipistrello da alla luce un piccolo inetto alla volta nel periodo che va da giugno a agosto che viene allevato dalla madre.

Ruolo Ecologico –
Il ferro di cavallo euriale ha abitudini crepuscolari-notturne ed è una specie sedentaria con spostamenti massimi fino a 134 km e con uno svernamento che va da settembre ottobre ad aprile, solitario o in gruppi, appeso liberamente e parzialmente avvolto nelle ali, in grotte, gallerie e più raramente in edifici e miniere dove forma grandi colonie fino a 2.000 individui, spesso insieme ad altri pipistrelli.
L’attività predatoria inizia tardi la sera.
Per quanto riguarda la sua alimentazione, si nutre di lepidotteri e in misura minore di neurotteri e ditteri catturati nella vegetazione od occasionalmente anche al suolo e divorati sopra specifici posatoi.
In riferimento al suo stato di conservazione la specie, secondo la IUCN Red List, è considerata in declino con una popolazione stimata del 30% negli ultimi 27 anni e quindi prossimo alla minaccia.
Il maggior pericolo è rappresentato dall’ azione di disturbo da parte dell’ uomo nei suoi rifugi abituali (grotte) e la deforestazione nelle aree planiziali del nord.
Le attuali misure di conservazione vedono la specie elencata in appendice II, IV della direttiva Habitat ( 2/43/CEE) e nelle Convenzioni di Bonn (Eurobats) e Berna. Presente in aree protette e SIC.
È, inoltre, necessaria una protezione degli ambienti ipogei (regolamentazione degli accessi in grotta) e una corretta gestione forestale specialmente in aree planiziali (controllo degli incendi e pratiche di riforestazione corrette).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Gordon Corbet, Denys Ovenden, 2012. Guida dei mammiferi d’Europa. Franco Muzzio Editore.
– John Woodward, Kim Dennis-Bryan, 2018. La grande enciclopedia degli animali. Gribaudo Editore.




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