Cymbopogon winterianus
Cymbopogon winterianus
La Citronella di Java o Citronella giavanese (Cymbopogon winterianus Jowitt ex Bor) è una specie erbacea appartenente alla famiglia delle Poaceae.
Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al Dominio Eukaryota, Regno Plantae, Divisione Magnoliophyta, Classe Liliopsida, Ordine Poales, Famiglia Poaceae, Sottofamiglia Panicoideae, e quindi al Genere Cymbopogon ed alla Specie C. winterianus.
Sono sinonimi i termini:
– Cymbopogon nardus mahapengiri (L.) Rendle.
Etimologia –
Il termine Cymbopogon proviene dal greco κύμβη cýmbe coppa, tazza, barca e πώγων pógon barba: riferimento alla disposizione delle pannocchie dall’aspetto peloso.
L’epiteto specifico winterianus deriva dal nome di Winter, che nel XIX secolo contribuì al riconoscimento come specie separata.
Distribuzione Geografica ed Habitat –
Il Cymbopogon winterianus è una specie originaria dell’Asia sud orientale, introdotta successivamente in Indonesia, la ritroviamo in Indonesia, Vietnam, Nepal, in varie regioni dell’Africa e nelle Antille.
Il suo habitat naturale non è noto non trovandosi la pianta allo stato naturale.
Descrizione –
Il Cymbopogon winterianus è una pianta erbacea, robusta, aromatica, sempreverde, perenne, che forma ciuffi con numerosi culmi eretti derivanti da un breve rizoma.
I culmi possono essere alti fino a 2,5 metri.
Le foglie sono lunghe, lanceolate, strette, dai contorni rossi e steli incavati, bulbosi alla base.
Coltivazione –
La Citronella di Java è una pianta dei tropici umidi e di pianura, dove si trova ad altitudini fino a 1.000 metri. Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 22 e 30 °C ma può tollerare 16 – 36 °C.
Preferisce precipitazioni medie annue comprese tra 1.500 e 2.200 mm, ma tollera tra 1.000 e 4.100 mm, inoltre cresce meglio in un terreno da secco a umido, ben drenato e in una posizione in pieno sole. Alcune forme della pianta possono tollerare il ristagno d’acqua e preferisce un pH compreso tra 5 e 6, tollerando 4,3 – 8.
A livello colturale, il primo taglio viene solitamente effettuato 180-270 giorni dopo la semina, la raccolta successiva viene effettuata ogni 90-120 giorni e il raccolto dura 4-5 anni, poiché le rese diminuiscono costantemente.
Le rese medie di olio essenziale sono generalmente comprese tra 45 e 110 kg/Ha.
In India sono state sviluppate cultivar con rese fino a 385 chili per ettaro.
Per quanto riguarda la propagazione, vista la difficoltà a formare semi, da parte di questa pianta, questa avviene per divisione dei cespi, con le divisioni che radicano rapidamente e formano nuovi gambi entro un mese.
Usi e Tradizioni –
Questa specie è strettamente correlata alla citronella di Ceylon (Cymbopogon nardus (L.) Rendle) e le due specie sono state talvolta trattate come forme diverse della stessa specie, come Cymbopogon nardus mahapengiri (questa specie) e Cymbopogon nardus lenabatu (Ceylon citronella).
La pianta è spesso coltivata, principalmente a Giava e in altre parti del sud-est asiatico, per l’olio essenziale contenuto nelle sue foglie. Questo olio è ampiamente utilizzato nell’industria della profumeria. Questa specie produce fino al doppio di olio essenziale rispetto al Cymbopogon nardus (coltivato principalmente in Sri Lanka) e l’olio è di qualità migliore.
Questa pianta viene impiegata per alcuni usi medicinali.
Gli impacchi delle foglie sono usati per trattare piccoli tagli e contusioni o come vermifughe e trattamento per i disturbi interni. Sono moderatamente astringenti e gastriche.
In generale l’essenza di citronella di Giava, che allontana le zanzare e ne cura le punture, è antinfettiva, antibatterica, antimicotica e antinfiammatoria. Per esempio, è consigliata in ORL per un’angina poiché è antinfiammatoria, antalgica e antinfettiva. È efficace contro le tendiniti e i dolori reumatici.
Dalle foglie, per distillazione, si estrae un olio essenziale che è ampiamente utilizzato nei prodotti di profumeria e nei cosmetici, direttamente o come materiale di partenza per la produzione di altri composti aromatici.
L’olio completo è utilizzato principalmente come repellente per insetti che interessano esseri umani e animali domestici e viene utilizzato in saponi, detergenti, insetticidi domestici e prodotti tecnici.
La distillazione completa per corrente di vapore acqueo, delle parti aeree della pianta, ha un rendimento dello 0,3-1%, ovvero da 300 grammi a 1 kg per 100 chili di pianta di olio, che è un liquido quasi incolore o giallo paglierino, con una nota rosata fresca e dolce, un corpo con note di rosa e limone e una secca dolce, un po’ di legno.
Quest’olio è privo di canfene e borneolo caratteristici dell’olio di citronella di Ceylon (Cymbopogon nardus), I principali componenti chimici dell’olio sono citronellale (40%), geraniolo, elemolo, geranile acetato, limonene, β-elemene, citronellil acetato ed eugenolo.
Una preparazione di olio di citronella grezzo, mescolata con foglie di neem (Azadirachta indica) e rizomi di galanga (Alpinia galanga) viene applicata come bioinsetticida nella produzione di ortaggi e negli agrumeti.
Questa pianta spesso viene piantata intorno alle case per allontanare le zanzare. L’odore della citronella di Giava, agrumato e leggermente pepato, è caratteristico.
Il Cymbopogon winterianus, come altre piante del genere, ha interessanti usi agroforestali: la pianta è talvolta utilizzata per controllare l’erosione o per fornire pacciame.
Modalità di Preparazione –
Gli impacchi di foglie di Cymbopogon winterianus sono usati per trattare piccoli tagli e contusioni o come vermifughe e trattamento per i disturbi interni.
A livello alimentare la base degli steli viene tagliata a rondelle e diviene un ingrediente tradizionale della cucina asiatica del sud-est.
Per quanto riguarda l’uso dell’olio essenziale in cucina, sono sufficienti una o due gocce per profumare un piatto per 5-6 persone.
Guido Bissanti
Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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