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Livistona australis

Livistona australis

La livistona d’Australia (Livistona australis (R.Br.) Mart. 1838) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Arecaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Liliopsida,
Sottoclasse Arecidae,
Ordine Arecales,
Famiglia Arecaceae,
Sottofamiglia Coryphoideae,
Tribù Livistoneae,
Sottotribù Livistoninae,
Genere Livistona,
Specie L. australis.
È basionimo il termine:
– Corypha australis R.Br..

Etimologia –
Il termine Livistona è stato dato in onore di Patrick Murray, barone di Livingston, che destinò nel 1670 la sua collezione ed il suo giardino ad un orto botanico, divenuto poi l’attuale Royal Botanic Garden Edinburgh.
L’epiteto specifico australis proviene dal latino “australis, e”, cioè australe, meridionale.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Livistona australis è una palma originaria dell’Australia sudorientale dove è ampiamente diffusa lungo la costa del Nuovo Galles del Sud e si estende a nord nel Queensland e a sud fino al Victoria orientale, crescendo più a sud di qualsiasi altra palma nativa australiana.
Il suo habitat è quello delle foreste umide aperte, spesso in siti paludosi e ai margini delle foreste pluviali o vicino al mare, fino a circa 1000 m di altitudine.
Spesso comune localmente e talvolta presente in grandi colonie, dove cresce in aree umide di foreste aperte, foreste paludose, foreste umide di sclerofille, lungo le sponde dei corsi d’acqua e nella foresta pluviale.

Descrizione –
La Livistona australis è una palma monoica, con fiori ermafroditi, solitaria. Tuttavia nelle popolazioni che crescono in natura vi sono piante che fruttificano ed altre no, anche se non vi sono differenze tra i fiori, cosa che fa supporre un certo comportamento dioico che va ulteriormente verificato.
Questa palma è sormontata da una corona globosa di 35 – 60 foglie a ventaglio.
Il fusto è eretto e allargato alla base, che cresce fino a circa 30 m di altezza e 25-35 cm di diametro a 1-2 m dal suolo, fessurato verticalmente, di colore bruno con le tracce anulari delle cicatrici fogliari e i residui delle basi dei piccioli permanenti per lungo tempo.
Le foglie si presentano leggermente costapalmate, ondulate, pressoché circolari; sono lunghe 1,1-1,3 m e larghe 1-1,5 m, di colore verde intenso e lucide superiormente, leggermente più chiaro inferiormente, divise in 70-90 segmenti, larghi 3-5 cm, uniti alla base per circa metà o poco meno della loro lunghezza, la parte libera è a sua volta divisa verso la metà in due segmenti lineari-lanceolati con apice acuto leggermente divergenti e pendenti verticalmente.
I piccioli sono lunghi 1,5-2,5 m e larghi circa 6 cm alla base e 2 cm all’apice, di colore verde con sfumature bruno porpora alla base, sono provvisti nella metà inferiore di corte spine bruno nerastre più o meno retroflesse di lunghezza decrescente, pressoché inermi nella parte restante; la base fogliare si disgrega per buona parte in una massa fibrosa che circonda il fusto. Infiorescenze tra le foglie (interfogliari), di lunghezza inferiore o pressoché uguale a quella dei piccioli, di color crema, con ramificazioni di quinto ordine e numerose rachille con minuscoli fiori ermafroditi sessili, solitari o in gruppi di 2-4, con 6 stami uniti alla base e 3 carpelli liberi alla base e uniti all’apice a formare un unico stilo con stimma trilobato.
I frutti sono globosi, di 1,5-2 cm di diametro, di colore da bruno rossiccio a porpora nerastro lucido a maturità.
All’interno è presente un solo seme globoso, di 1-1,5 cm di diametro, di colore bruno chiaro.

Coltivazione –
La Livistona australis è una palma sempreverde grande, attraente, il cui germoglio apicale era il cibo preferito degli aborigeni australiani e dei primi coloni bianchi, anche se oggigiorno viene mangiato raramente poiché ciò porta alla morte della pianta. La pianta viene spesso coltivata come ornamentale.
La pianta cresce meglio in terreni umidi e ricchi di materiale organico, prosperando sia in posizioni ombrose che ben illuminate. Tollera anche il sale, il gelo e il vento, con popolazioni che si sviluppano lungo la costa australiana dal Queensland al Victoria. Il bosco ceduo più meridionale si trova vicino a Cabbage Tree Creek, 30 km a est di Orbost, Victoria (37° S).
È una pianta che quindi si trova principalmente nelle aree da temperate calde a subtropicali in natura, ma si estende anche nei tropici dell’Australia nordorientale. Si trova solo nelle zone costiere e vicine alle pianure costiere nelle regioni temperate, ma si trova ad altitudini più elevate nelle regioni subtropicali e solo ad altitudini comprese tra 400 e 1.000 metri nei tropici.
Cresce meglio nelle aree in cui le temperature diurne annuali sono comprese tra 20 e 28 °C, ma possono tollerare 8-34 °C.
Preferisce una piovosità media annua compresa tra 900 e 1.100 mm, ma tollera 800 – 1.200 mm.
Cresce in pieno sole o in ombra parziale, anche se piccole.
Le piante crescono naturalmente negli habitat forestali e, soprattutto quando sono giovani, richiedono un po’ di ombra dal sole per almeno parte della giornata.
Dal punto di vista pedologico, sebbene le piante preferiscano un terreno profondamente umido, possono avere successo anche in climi secchi; tuttavia preferiscono un pH compreso tra 5,5 e 7, tollerando 5 – 7,5.
Le piante possono tollerare almeno una certa esposizione marittima con nebbia salina e condizioni del terreno alquanto saline.
È una pianta a crescita lenta che può fiorire e produrre frutti tutto l’anno. Sono funzionalmente dioiche e quindi sono necessarie due piante distinte se sono necessari frutto e seme.
Le piante sono molto adatte alla coltivazione in vaso e possono essere coltivate con successo in contenitori per molti anni.
Tuttavia nelle aree al limite della tolleranza al freddo, quindi, è prudente coltivare le piante in contenitori per alcuni anni, dando loro protezione invernale, e piantandole nelle loro posizioni permanenti solo quando le dimensioni lo richiedono.
Queste palme possono essere trapiantate anche quando sono molto grandi. Sebbene le radici spesse e carnose siano facilmente danneggiate e/o essiccate, le nuove radici vengono generalmente prodotte liberamente.
La riproduzione avviene per seme che va preventivamente tenuto in acqua per tre giorni, in un substrato organico drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, con tempi di germinazione da 1 a 3 mesi.

Usi e Tradizioni –
La Livistona australis è una palma conosicuta con vari nomi comuni; tra questi si riportano: Australian cabbage palm, Australian fan palm, cabbage palm, cabbage-tree palm Gippsland palm (inglese); daranggara (cadigal); livinstona d’Australie, latanier pleureur, palmier sventai d’Australie (francese); palmeira-leque-de-saia, falsa latania (portoghese – Brasile); latania de Australia, livistona de Australia, palma col, palmera abanico, palmera australiana (spagnolo).
È la Livistona più diffusa in natura e tra le più coltivate, in particolare nelle regioni a clima temperato, come quello di tipo mediterraneo, dove può resistere, da adulta, a temperature fino a circa -6 °C, se eccezionali e di breve durata.
L’apice vegetativo è edule (ma comporta la morte della pianta) e veniva consumato in passato da alcune tribù aborigene come ortaggio.
Questa specie australiana era chiamata “Dtharowal”, da cui la lingua Tharawal prende il nome. I germogli dell’albero potrebbe essere cotto o mangiato cruda e il cuore del tronco potrebbe essere cotto come medicina per alleviare il mal di gola. Le foglie di questa palma venivano usate come riparo e le fibre per spaghi, funi e lenze da pesca.
Tra gli altri impieghi ci sono quelli per realizzare piccoli manufatti come cappelli, borse e reti.
Questa palma è classificata come “Least Concern” nella Lista Rossa IUCN delle specie minacciate (2009).

Modalità di Preparazione –
La Livistona australis è una palma utilizzata sia per scopi alimentari che ornamentali.
Le foglie giovani possono essere consumate crude o cotte e si si mangiano come cavoli. Spesso vengono utilizzati i germogli delle foglie giovani ma, poiché le piante non sono in grado di produrre germogli laterali, ciò uccide di fatto la pianta.
Tra gli altri impieghi le foglie vengono utilizzate per la paglia e per realizzare cappelli.
Sono grandi e fibrose e possono essere utilizzate anche per realizzare cesti, borse, reti, ecc.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/290140344/original.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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