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Apus pallidus

Apus pallidus

Il rondone pallido (Apus pallidus Shelley, 1870) è un uccello appartenente alla famiglia dei Apodidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Animalia,
Phylum Chordata,
Classe Aves,
Sottoclasse Neornithes,
Superordine Neognathae,
Ordine Apodiformes,
Famiglia Apodidae,
Sottofamiglia Apodinae,
Genere A. pallidus.
È basionimo il termine:
– Cypselus pallidus Shelley, 1870.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti sottospecie:
– Apus pallidus brehmorum Hartert, E, 1901;
– Apus pallidus illyricus von Tschusi, 1907;
– Apus pallidus pallidus Shelley, 1870.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Apus pallidus è un uccello diffuso in Europa meridionale, Africa e Medio oriente.
Il suo areale nidificante si estende attorno al Mar Mediterraneo e alle regioni costiere del Medio Oriente, occupa anche alcune aree sparse dell’interno del Nord Africa, delle Isole Canarie e di Madeira.
I suoi habitat sono quelli delle zone costiere e montane, nidificando negli anfratti di scogliere e anfratti, nonché nelle grotte, ma è possibile trovarlo anche mentre si nutre sorvolando qualsiasi habitat circostante, comprese le popolazioni umane.

Descrizione –
L’Apus pallidus è un uccello con ali lunghe, coda biforcuta e zampe corte, misura da 16 a 17 cm dal becco a coda e ha un’apertura alare compresa tra 42 e 46 cm.
Il suo piumaggio è bruno-grigiastro tranne la gola, che è biancastra. Si differenzia dal rondone comune, oltre che per il tono difficilmente apprezzabile in volo, perché la zona biancastra della gola è più estesa e le ali sono leggermente meno appuntite e presentano i bordi anteriori un po’ più scuri. Come negli altri rondoni, i giovani hanno i bordi chiari delle piume.
Non è presente il dimorfismo sessuale, quindi esteriormente il maschio e la femmina sono uguali.
Il maschio e la femmina hanno, infatti, una livrea identica con colorazione prevalentemente marrone scuro, ad eccezione della gola biancastra. Le zampe sono cortissime e normalmente non visibili. Il becco è molto corto, largo e nerastro. Le ali sono falciformi. La colorazione dei giovani è simile a quella degli adulti.

Biologia –
L’Apus pallidus sceglie per la nidificazione le feritoie o i fori presenti sulle pareti esterne dei palazzi. L’impegno per la cova e per l’assistenza ai piccoli è egualmente distribuito fra maschio e femmina, tranne i primi dieci giorni, nei quali le femmine mostrano un impegno superiore. Praticano la monogamia, anche se una piccola percentuale cambia sia il nido sia il partner.
Nidifica generalmente da maggio a giugno, deponendo da 2 a 3. Può avere 2 covate a stagione. Culmina così il periodo riproduttivo per molti esemplari in ottobre ed eccezionalmente si possono osservare all’inizio di novembre.
Al termine della stagione riproduttiva, migra in Africa per trascorrere l’inverno in un’ampia fascia a sud del Sahara, ma anche sulle coste dell’Iran orientale e del Pakistan occidentale.
Uno studio di monitoraggio dei rondoni pallidi che si riproducono a Gibilterra, utilizzando la tecnologia GPS, ha dimostrato che hanno più aree di svernamento africane a sud del Sahara in cui abitano in determinati periodi dell’anno. Un individuo seguito per due inverni consecutivi ha mostrato una notevole fedeltà alle aree visitate in Africa negli anni. Lo studio supporta anche precedenti scoperte di un’esistenza completamente aerea nei rondoni al di fuori della stagione riproduttiva, con due rondoni pallidi che non davano indicazioni di atterraggio.

Ruolo Ecologico –
L’Apus pallidus è un uccello che, praticamente, trascorre in volo tutta la vita, riuscendo anche a dormire. Sosta solo durante le attività di riproduzione e alimentazione dei piccoli, posandosi nei pressi del nido. Il volo è potente, veloce e irregolare, con virate improvvise.
Si nutre catturando gli insetti in volo con la bocca, può catturare anche i ragni. È anche capace di bere e dormire in volo. La sua voce, un grido disillabico, è molto caratteristica.
L’A. pallidus ha un ampio areale, stimato tra 1.000.000 e 10.000.000 km². In Europa la popolazione stimata è di 77.000-320.000 esemplari. La sua riproduzione è limitata all’Europa meridionale.
La Lista rossa IUCN classifica Apus pallidus come specie a rischio minimo (Least Concern).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/267914885/original.jpg




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