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Pometia pinnata

Pometia pinnata

La matoa o litchi del Pacifico (Pometia pinnata J.R. Forst. & G. Forst. 1775) è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Sapindaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Superdivisione Spermatophyta,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Rosidae,
Ordine Sapindales,
Famiglia Sapindaceae,
Sottofamiglia Sapindoideae,
Tribù Nephelieae,
Genere Pometia,
Specie P. pinnata.
Sono sinonimi i termini:
– Aphania neoebudica Guillaumin;
– Aporetica pinnata (J.R.Forst. & G.Forst.) DC.;
– Cnesmocarpus excelsus Zipp.;
– Cnesmocarpus excelsus Zipp. ex Blume;
– Dabanus acuminatus (Hook.fil.) Kuntze;
– Dabanus pinnatus (J.R.Forst. & G.Forst.) Kuntze;
– Diplocardia excelsa Zipp.;
– Diplocardia excelsa Zipp. ex Blume;
– Dubanus acuminatus (Hook.fil.) Kuntze;
– Dubanus pinnatus (J.R.Forst. & G.Forst.) Kuntze;
– Euphoria pinnata (J.R.Forst. & G.Forst.) Paxton;
– Euphoria pinnata (J.R.Forst. & G.Forst.) Poir.;
– Euphoria pometia (J.R.Forst.) Poir.;
– Irina alnifolia Blume;
– Irina diplocardia Blume;
– Irina glabra Blume;
– Irina tomentosa var. alnifolia (Blume) Miq.;
– Irina tomentosa var. cuspidata Blume;
– Nephelium acuminatum Hook.fil.;
– Nephelium diplocardia (Blume) F.Muell.;
– Nephelium pinnatum (J.R.Forst. & G.Forst.) Cambess.;
– Ornitrophe pinnata (J.R.Forst. & G.Forst.) Poir.;
– Pometia acuminata (Hook.fil.) Radlk.;
– Pometia alnifolia (Blume) King;
– Pometia coriacea Radlk.;
– Pometia glabra (Blume) Teijsm. & Binn.;
– Pometia gracilis King;
– Pometia lecomtei Gagnep.;
– Pometia macrocarpa Kurz;
– Pometia pinnata f. acuminata (Hook.fil.) Jacobs;
– Pometia pinnata f. alnifolia (Blume) Jacobs;
– Pometia pinnata f. cuspidata (Blume) Jacobs;
– Pometia pinnata f. glabra (Blume) Jacobs;
– Pometia pinnata f. macrocarpa (Kurz) Jacobs;
– Pometia pinnata f. repanda Jacobs;
– Pometia pinnata var. javanica Koord. & Valeton;
– Pometia tomentosa var. cuspidata (Blume) Britten;
– Pometia tomentosa var. ferruginea Hiern;
– Prostea pinnata (J.R.Forst. & G.Forst.) Cambess.;
– Schmidelia pinnata (J.R.Forst. & G.Forst.) DC..
All’interno di questa specie alcuni autori riconoscono due forme:
– Pometia pinnata f. pinnata;
– Pometia pinnata f. tomentosa (Blume) Jacobs.

Etimologia –
Il termine Pometia è in onore del farmacista e botanico francese Pierre Pomet (1658-1699) che viaggiò in Italia, Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi e dove raccolse esemplari, ricette e conoscenze.
L’epiteto specifico pinnata proviene dal latino “pinnatus, a, um”, cioè pennuto, alato, in riferimento alle foglie pennate.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Pometia pinnata è una pianta originaria della Cina (Yunnan) e presente alle Fiji, Filippine, Indonesia, Isole Andamane, Isole Nicobare, Isole Salomone, Isole Wallis e Futuna, Laos, Malaysia, Niue, Papua Nuova Guinea, Sri Lanka, Thailandia, Taiwan, Tonga, Vanuatu e Vietnam.
Questa pianta fu trasportata nella preistoria durante l’espansione austronesiana in Polinesia, come si evidenzia dai nomi locali affini usati sulle isole che vanno da Sulawesi a Niue.
Il suo habitat preferenziale è quello delle foreste umide, dal livello del mare fino a circa 1700 m di altitudine, in aree caratterizzate da elevata piovosità ben distribuita nell’arco dell’anno. È comune nelle foreste di pianura, ai margini delle foreste, nei boschi aperti, nelle colate laviche e spesso coltivato nei villaggi delle isole del Pacifico.

Descrizione –
La Pometia pinnata è un albero sempreverde che cresce fino ad un’altezza di 40-50 m, soprattutto nei vecchi esemplari che crescono allo stato naturale.
Il tronco è cilindrico, con una circonferenza fino ad oltre 1 m di diametro, provvisto alla base di radici tabulari (radici appiattite simili a contrafforti); la corteccia è di colore da bruno giallastra a rossastra dalle cui ferite essuda una resina di colore rosso.
Le foglie sono alterne e paripennate, lunghe fino a 1,2 m, composte da 4-16 coppie di foglioline subopposte, la prima coppia orbicolare, di circa 3 cm di lunghezza, le successive oblunghe con margine serrato, apice appuntito e venature laterali parallele, di 15-35 cm di lunghezza e 5-12 cm di larghezza, coriacee, di colore verde intenso lucido superiormente, verde pallido inferiormente; le foglie giovani sono di colore da rosa a bruno rossastro e tomentose.
Le infiorescenze sono a pannocchia; crescono in posizione terminale o ascellare, generalmente erette, lunghe 20-70 cm, portanti fiori unisessuali contemporaneamente presenti, ognuno con organi rudimentali dell’altro sesso.
I fiori hanno un calice campanulato a 5 lobi lunghi circa 1 mm, petali obovato-triangolari di colore bianco verdastro, lunghi 2 mm, fiori maschili con 5 stami prominenti, lunghi 4-6 mm, e antere rosse o gialle: i fiori femminili hanno un ovario bilobato biloculare, pubescente, e stilo lungo circa 5 mm.
Il frutto è indeiscente, di forma da ellissoide a subglobosa, con pericarpo più o meno sottile di colore da giallo verdastro a bruno nerastro lucido, in dipendenza della varietà, di 3-5 cm di lunghezza e 2-4 cm di diametro.
All’interno è presente un solo seme globoso, di 2-2,5 cm di lunghezza e circa 1,5 cm di diametro, oleoso, circondato parzialmente da un arillo da bianco a leggermente rosato, translucido, di gradevole e delicato sapore.

Coltivazione –
La Pometia pinnata è un grande albero sempreverde a crescita rapida che viene occasionalmente coltivato nel suo areale nativo per i suoi frutti commestibili.
È una pianta delle aree tropicali umide di pianura, si trova solitamente ad altitudini inferiori a 500 metri, anche se occasionalmente si può trovare fino a 1.700 metri.
Nel suo areale nativo cresce in climi con una piovosità media annua compresa tra 1.500 e 5.000 mm, senza una vera stagione secca.
La temperatura media annuale è compresa tra 22 e 28 °C, la massima media tra 25 e 32 °C e la minima tollerata tra 5 e 16 °C.
Dal punto di vista pedologico preferisce un terreno profondo, ricco e umido e una posizione in pieno sole o in leggera ombra. L’albero si trova su una varietà di terreni nel suo areale nativo: su terreni calcarei, argillosi, sabbiosi o argillosi, principalmente nelle foreste aride, occasionalmente nelle paludi d’acqua dolce.
È un albero a crescita molto rapida con aumenti di altezza di 1,7 metri registrati per un anno.
La pianta è diffusa nelle foreste delle isole del Pacifico, dove a volte rappresenta la specie dominante, spesso coltivata nei giardini familiari e in prossimità dei villaggi, per ridurre i tempi di trasporto dei suoi frutti verso i mercati, essendo velocemente deperibili.
Non sono inoltre da sottovalutare le sue caratteristiche ornamentali per le grandi e lussureggianti foglie ed è spesso utilizzata nelle aree di origine come albero da ombra in parchi e giardini e nelle alberature stradali.
La propagazione avviene per seme, privato dell’arillo, e posto a dimora appena tolto dal frutto, avendo una breve durata di germinabilità, se non opportunamente conservato, in terriccio organico particolarmente drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C; si può riprodurre anche per talea.

Usi e Tradizioni –
La Pometia pinnata è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi si riportano: Fijian longan, island lychee kasai, megan, oceanic lychee (inglese); fan long yan shu (Cina); ndawa, tawa (Fiji); agupanga, malugai, tugaui (Filippine); kasai, matoa, sibu (Indonesia); tava (Isole Salomone); matoa, obahu, taun (Papua Nuova Guinea); kava, tava (Samoa); daeng-nàam (Thailandia); tava, tava moli (Tonga); nandao, natsaria, nendo, rao, tava (Vanuatu); truong, truong maat (Vietnam).
Oltre alla polpa dei frutti, consumata fresca, anche il seme viene a volte consumato bollito o arrostito.
Corteccia e foglie sono impiegate nelle zone di origine nella medicina tradizionale per varie patologie; studi di laboratorio hanno evidenziato nella corteccia e nel legno la presenza di composti con proprietà antiossidanti meritevoli di ulteriori approfondimenti.
Il legno, di colore rosa tendente a rossiccio se esposto alla luce, mediamente pesante e resistente, facile da lavorare e da rifinire, viene utilizzato, sia localmente che esportato, per parti interne delle abitazioni, per imbarcazioni, mobili, scatole e oggetti di uso comune, è inoltre ottimo da ardere e per produrre carbone.
Il durame non è nettamente delimitato dalla fascia di alburno più chiaro, larga 3 – 5 cm. La tessitura è media; la fibratura diritta o intrecciata, talvolta ondulata; la superficie è brillante; è presente una resina brunastra. Il legno è moderatamente pesante; moderatamente duro; moderatamente forte; non molto durevole, avendo una certa resistenza ai funghi e alle termiti ma suscettibile ai tarli del legno secco. Ha una stagionatura piuttosto lenta, con alto rischio di screpolature e distorsioni, ma una volta asciutto è stabile in servizio. Si può lavorare con normali attrezzi, anche se può presentare qualche difficoltà a causa della fibra intrecciata o ondulata; le superfici piallate sono talvolta ruvide e possono richiedere il riempimento; inchiodare e avvitare è buono; l’incollaggio è corretto.
È, comunque, un buon legname per uso generale; per la costruzione di interni, è adatto anche per pavimentazioni domestiche, modanature, falegnameria, costruzione di navi e imbarcazioni, longheroni, manici di utensili, attrezzi agricoli e sportivi, finiture interne, listelli e botti strette. È ben accettato per realizzare scatole e casse. Nelle costruzioni esterne è necessario evitare il contatto con il terreno poiché il legno non è durevole. Il legname può essere utilizzato per mobili ed ebanisteria, ma deve essere essiccato fino a raggiungere un contenuto di umidità sufficientemente basso. È adatto per pannelli duri e truciolari e come pasta di legno. Dal legno si ottiene un’impiallacciatura di buona qualità che può essere utilizzata come impiallacciatura decorativa ed è molto adatta per strati centrali ed esterni di compensato.
Inoltre la gomma ricavata dalla corteccia interna viene utilizzata per impermeabilizzare le canoe.
Dalla corteccia si ricava anche uno shampoo per capelli.

Modalità di Preparazione –
La Pometia pinnata è una pianta utilizzata per fini alimentari, medicinali, ornamentali e per il suo legno.
Nell’uso alimentare si consumano i frutti crudi.
La polpa bianca semitrasparente è aromatica, succosa e dolce, dal sapore gradevole che, secondo alcuni, ha il sapore del rambutan.
I semi oleosi si consumano previa bollitura o tostatura.
In campo curativo è spesso utilizzato nella medicina tradizionale nelle isole del Pacifico[.
Viene utilizzato per curare dolori profondi alle ossa, emicranie, per favorire l’espulsione della placenta dopo il parto, per alleviare i dolori reumatici dei muscoli e delle articolazioni, per alleviare la febbre, come rimedio contro l’influenza e il raffreddore, per curare la diarrea, i disturbi di stomaco, tosse, febbre, stitichezza e dermatite da pannolino.
Le foglie sono antimicrobiche. Un decotto di foglie o corteccia viene usato in medicina contro la febbre e le piaghe.
Un’infusione delle foglie viene strofinata sulla testa dei neonati o somministrata internamente per trattare le fontanelle non chiuse.
Si ritiene che un’abbondante gomma rossa, sottile, ottenuta dalla corteccia interna, abbia molte proprietà medicinali.
Un’infusione della corteccia viene utilizzata come emetico per le infezioni della bocca, il raffreddore e la congestione delle mucose e per trattare i dolori addominali.
Un decotto della corteccia viene utilizzato per trattare i tumori della bocca.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/336321252/original.jpeg
https://www.ifpindia.org/hifp/images/HIFP_027741.JPG

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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