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Mappa geografica dell’Ungheria

Mappa geografica dell’Ungheria

L’Ungheria è uno Stato membro dell’Unione europea, costituito come repubblica e situato nell’Europa centro-orientale, nella Pianura Pannonica. La lingua ufficiale di questo paese è l’ungherese.
L’Ungheria è una repubblica parlamentare ed è membro della NATO, dell’OCSE, del Gruppo di Visegrád e dell’Unione europea, nella quale è entrata il 1º maggio 2004; ha inoltre firmato gli accordi di Schengen.

Geografia –
L’Ungheria è situata nell’Europa Centrale, nel Bacino dei Carpazi, ed è priva di sbocchi su mare.
La sua estensione (93 mila km²) è meno di un terzo dell’Italia e corrisponde solamente al 1% della superficie dell’Europa geografica. Il paese si estende per meno di 300 km da Nord a Sud e più di 500 km da Est a Ovest.
Il territorio ungherese è dominato da pianure e colline dolci, per due terzi si trova al di sotto del livello dei 200 metri. Le montagne ungheresi sono di altezze modeste, il punto più alto del paese è appena sopra i mille metri.
Il paese è attraversato dal Danubio, il fiume più lungo che scorre sul territorio dell’Unione Europea (oltre quattro volte più lungo del Po), e dal Tibisco, il secondo fiume dell’Ungheria (e dell’UE). Nella parte del paese a occidente del Danubio si trova il lago più grande dell’Europa Centrale, il Balaton (oltre una volta e mezza più estesa del Lago di Garda).
La popolazione del paese è di 10 milioni di abitanti (circa un sesto di quello dell’Italia) che costituiscono approssimativamente il 2% della popolazione dell’Unione Europea. Quasi due terzi degli abitanti vive in città.
La capitale ungherese è Budapest che si trova nella parte settentrionale del paese ed è divisa in due dal Danubio. Budapest ha 1,7 milioni di abitanti e con questa popolazione, tra quelle di Roma (2,8 milioni) e Milano (1,3 milioni), si classifica tra i 10 comuni più grandi dell’Unione Europea.
Le altre città ungheresi sono molto meno popolose di Budapest. Infatti, la seconda città per numero di abitanti è Debrecen con poco più di 200 mila abitanti (all’incirca grande come Trieste). Le altre sette città ungheresi che superano la popolazione di 100 mila abitanti sono in ordine decrescente per abitanti: Miskolc, Seghedino (Szeged), Pécs, Győr, Nyíregyháza, Kecskemét e Székesfehérvár.

Clima –
Il clima dell’Ungheria, Paese dell’Europa centro-orientale situato tra 45 e 48 gradi di latitudine nord, è di tipo continentale, con inverni freddi ed estati calde. Le differenze climatiche tra le diverse zone sono contenute, anche se il clima è leggermente più continentale nell’est, mentre nel sud l’inverno è leggermente meno freddo.
Le temperature medie di gennaio sono intorno allo zero, e vanno da -1/-1,5 °C nel nord-est (v. Debrecen, Miskolc) a +0,5 °C nel sud-ovest (v. Pécs). A luglio e agosto, le temperature medie sono di circa 21,5/22 °C.
Le precipitazioni non sono abbondanti, ma sono distribuite nel corso dell’anno. Durante l’inverno, le precipitazioni sono abbastanza frequenti, e avvengono spesso sotto forma di neve o nevischio, mentre da maggio ad agosto avvengono soprattutto sotto forma di temporale nel pomeriggio.
La zona più piovosa è l’ovest, dove cadono 600-700 millimetri di pioggia (o neve) all’anno, mentre nel resto della pianura cadono in genere 520-550 mm l’anno.
Il sole in Ungheria si vede abbastanza raramente in inverno, mentre in estate brilla abbastanza spesso. In media si registrano quasi 2.000 ore di sole all’anno al nord e quasi 2.200 ore al sud.
Sulle sponde del lago Balaton, grande ma non molto profondo, ci si può aspettare un tempo meno grigio e un po’ meno freddo in inverno, tranne durante le ondate di gelo, mentre in estate le brezze temperano un po’ il caldo. In estate, la gente fa il bagno nel lago.
Durante l’inverno, da dicembre a febbraio, sono frequenti i cieli grigi, le foschie e le nebbie. Le nevicate non sono abbondanti ma sono abbastanza frequenti.
Qualche volta, le masse d’aria fredda provenienti dalla Russia possono abbassare la temperatura di parecchi gradi, fino a -20 °C nei momenti peggiori.
L’estate, da giugno ad agosto, è calda e soleggiata, anche se sono abbastanza frequenti i temporali pomeridiani.
A volte, le masse d’aria calda da sud possono portare ondate di caldo che durano qualche giorno, con valori molto elevati, anche oltre i 35 gradi, in genere a luglio e ad agosto, ma qualche volta anche a giugno e settembre.
D’altro canto, anche in questa stagione può passare qualche perturbazione atlantica, che può portare un po’ di nuvolosità, fresco e pioggia.
Le stagioni intermedie sono miti, ma con possibili sbalzi di temperatura, soprattutto in primavera.

Flora-
Anche in Ungheria l’attività dell’uomo ha drasticamente ridimensionato e trasformato l’ambiente naturale originale. Nonostante questo il patrimonio naturale ungherese è ancora molto ricco e fortunatamente ormai è sempre più tutelato. In Ungheria vivono circa 3.000 specie vegetali e 43.000 specie animali. Più del 20% del territorio è area protetta e il paese ha 10 parchi nazionali.
Questo patrimonio naturale è un raro tesoro dell’Europa. Infatti, il territorio ungherese, con qualche estensione minore nei paesi vicini, costituisce la regione biogeografica pannonica, una delle nove regioni biogeografiche in cui è suddiviso il territorio dell’Unione Europea in base a caratteristiche ecologiche omogenee.
Tipi diversi di comunità vegetali si estendono come cerchi concentrici dal centro della depressione fino alle pendici montuose che colmano il confine esterno dell’ecoregione. Proprio al centro, dove la pioggia è quasi completamente bloccata dalle montagne circostanti, cresce una vegetazione simile a quella che caratterizza la steppa. Allontanandosi dal centro, incontriamo foreste di carpino (Carpinus spp.), acero dei tartari (Acer tataricum) e cerro (Quercus cerris). Sui fianchi delle montagne, prendono pian piano il sopravvento foreste di olmo comune (Ulmus minor), pioppo bianco (Populus alba) e farnia (Quercus robur). Lungo il Danubio, che attraversa l’intera area, crescono foreste riveriasche e alberi come l’ontano nero (Alnus glutinosa), il frassino (Fraxinus spp.) e il salice (Salix spp.).

Fauna –
A causa della grande varietà di habitat disponibili in questa ecoregione, vivono qui molte specie diverse di animali. BirdLife International ha designato 50 Important Bird and Biodiversity Area entro i confini della regione. Le zone umide forniscono rifugio a spatole (Platalea alba), aironi bianchi maggiori (Ardea alba), albanelle minori (Circus pygargus) e otarde (Otis tarda). Qui vivono anche specie in pericolo di estinzione come il visone europeo (Mustela lutreola), la vipera dell’Orsini (Vipera ursinii), la vipera dal corno (Vipera ammodytes), lo scinco occhi di serpente (Ablepharus kitaibelii) e la lucertola dei Balcani orientali (Podarcis tauricus). Tra i mammiferi qui presenti vi sono la lepre europea (Lepus europaeus), il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) e il lupo (Canis lupus). Falchi pecchiaioli (Pernis apivorus) e astori (Accipiter gentilis) sono grossi rapaci che si nutrono di piccoli mammiferi come lepri e conigli. Uccelli terricoli come la quaglia (Coturnix coturnix) si nascondono tra l’erba alta e i cespugli. L’allocco degli Urali (Strix uralensis), la civetta capogrosso (Aegolius funereus) e il rondone maggiore (Tachymarptis melba) sono diffusi in tutta la regione.

Guido Bissanti




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