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Cissus quadrangularis

Cissus quadrangularis

L’aggiustaossa o cactus rampicante (Cissus quadrangularis L., 1767) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Vitaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Ordine Rhamnales,
Famiglia Vitaceae,
Cissus quadrangularis,
Genere Cissus,
Specie C. quadrangularis.
Sono sinonimi i termini:
– Cissus bifida Schumach. & Thonn.;
– Cissus edulis Dalzell;
– Cissus quadrangula Salisb.;
– Cissus quadrangulus L.;
– Cissus tetragona Harv.;
– Cissus tetraptera Hook.fil.;
– Cissus triandra Schumach. & Thonn.;
– Saelanthus quadragonus (L.) Forssk.;
– Saelanthus quadragonus (L.) Forssk. ex J.F.Gmel.;
– Vitis quadrangularis (L.) Morales;
– Vitis quadrangularis (L.) Wall.;
– Vitis quadrangularis (L.) Wall. ex Wight;
– Vitis quadrangularis Cordem..
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti varietà:
– Cissus quadrangularis var. aculeatangula Verdc.;
– Cissus quadrangularis var. acuteangula Verdc.;
– Cissus quadrangularis var. pubescens Dewit;
– Cissus quadrangularis var. quadrangularis.

Etimologia –
Il termine Cissus proviene dal nome greco dell’edera “κισσός” (cissos), esteso a significare genericamente una pianta rampicante.
L’epiteto specifico quadrangularis viene dal prefisso quadri- quattro volte e da angulus angolo: con quattro angoli, riferito al fusto.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Cissus quadrangularis è una pianta perenne originaria dell’Asia tropicale e dell’Asia. Nel dettaglio questo areale comprende in Africa: Angola, Benin, Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gambia, Kenya, Mali, Malawi, Mozambico, Nigeria, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Senegal. Somalia, Sudafrica, Sudan, Tanzania e Zimbabwe; in Asia: Arabia Saudita, Bangladesh, Filippine, India, Indonesia, Malaysia, Myanmar, Oman, Pakistan, Sri Lanka e Thailandia.
Il suo habitat è quello delle savane, delle foreste secche decidue e delle aree semiaride, dei margini delle foreste costiere, sponde sabbiose dei fiumi, canali di scolo, dal livello del mare fino a 2.250 metri in Africa.

Descrizione –
La Cissus quadrangularis è una pianta arbustiva perenne, decidua, procombente o rampicante, ramificata, che può raggiungere una lunghezza di alcuni metri.
La pianta si ancora a piante e supporti mediante cirri semplici opposti alle foglie.
I fusti sono succulenti di colore verde ristretti ai nodi, distanti tra loro 10-20 cm, a sezione quadrangolare, larga 0,5-2,5 cm, con bordi sporgenti marginati di bruno rossastro.
Le foglie sono portate su un picciolo lungo 0,5-2 cm; sono alterne, piuttosto carnose, generalmente semplici, ovato-cordate con apice ottuso e margine intero o crenulato-serrato, a volte trilobate, lunghe e larghe 2-6 cm, di colore verde chiaro, di breve durata sulla pianta, 2-4 mesi, con la funzione clorofilliana svolta per gran parte dai fusti.
Le infiorescenze si trovano su un peduncolo opposto alle foglie lungo 1-2,5 cm; queste sono ombrelle composte portanti minuscoli fiori bisessuali verdastri o bianco-rosati con calice con 4 piccoli denti, lungo circa 1 mm, corolla a 4 petali oblungo-ovati con apice appuntito, retroflessi, precocemente decidui, lunghi circa 2 mm, e 4 stami opposti ai petali.
I frutti sono delle bacche globose, carnose, dal sapore particolarmente acido, di 0,7-1,2 cm di diametro, inizialmente di colore verde, poi rosso scuro a maturità.
All’interno è presente un seme di forma obovata di 0,4-0,6 cm di diametro.

Coltivazione –
La Cissus quadrangularis è una pianta rampicante decidua, succulenta, che produce steli lunghi da 1 a 15 metri e la fotosintesi viene effettuata dagli steli verdi quadrilateri.
Si tratta di un’erba medicinale popolare, soprattutto in India, dove è particolarmente apprezzata come erba analgesica che promuove la guarigione, soprattutto delle ossa rotte.
La pianta viene coltivata nei giardini sia come pianta medicinale che anche a scopo ornamentale.
Per la sua coltivazione si tenga conto che è una pianta delle regioni da più secche ad aride, principalmente nei tropici di pianura e nelle regioni subtropicali prive di gelo, sebbene possa essere trovata anche ad altitudini superiori a 2.000 metri. La pianta teme il gelo e cresce in posizione soleggiata o anche ombra leggera.
Dal punto di vista pedologico cresce bene nella maggior parte dei terreni ma preferisce quelli argillosi, perfettamente drenanti, anche poveri, da leggermente acidi a leggermente alcalini; nelle regioni tropicali e subtropicali semiaride e marginalmente in quelle temperato-calde più miti va posta in posizione riparata dalle piogge invernali. Più spesso viene allevata in vaso dai collezionisti di succulente, in pieno sole o comunque alla massima luminosità possibile, con innaffiature molto moderate in inverno e valori minimi notturni di temperatura non inferiori a 10 °C.
La pianta si riproduce per seme, in substrato drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, e per propaggine, margotta e talea di fusto con 2-3 nodi.

Usi e Tradizioni –
La Cissus quadrangularis è una pianta conosciuta con vari nomi comuni; tra questi riportiamo: adamant creeper, bone-setter, cactus vine, climbing cactus, edible stemmed vine, veld grape (inglese); harbhanga, hasjiora (bengalese); cissus de Galam, raisin de Galam, vigne de Galam (francese); hadjod, harjora (hindi); sunduballi (kannada); channamparanta, peranta (malayalam); hadachud (nepalese); asthisanhari, vajravalli (sanscrito); hirassa (singalese); perandai, piranthai (tamil); nalleru (telugu).
Questa pianta, sin dall’antichità, è stata apprezzata come specie medicinale. I libri di Ayurveda gli attribuiscono qualità toniche e analgesiche e ne prescrivono l’uso per favorire la guarigione delle fratture ossee, per questo lo chiamano asthisamharaka (che previene la distruzione delle ossa). Gli sono state attribuite anche proprietà nel trattamento dell’osteoporosi, dell’asma e della tosse e delle emorroidi esterne e del gonococco.
Nella medicina Siddha, è considerata un tonico e un analgesico e si ritiene che aiuti a guarire le ossa rotte, da qui il suo nome asthisamharaka.
Il popolo Assamese e la tribù Garo del Meghalaya e del Bangladesh hanno utilizzato C. quadrangularis per le fratture ossee.
La ricerca contemporanea ha dimostrato i suoi effetti favorevoli sulla salute delle ossa e la sua efficacia come anabolizzante, perché contiene composti che agiscono come antagonisti dei recettori dei glucocorticoidi. Nei trattamenti clinici ha ridotto il tempo di guarigione delle fratture ossee tra il 33 e il 55%. È efficacemente utilizzato nei composti per aiutare le persone obese a perdere peso.
Ha effetti battericidi e aiuta a prevenire l’ulcera gastrica e il cancro allo stomaco poiché gli estratti ottenuti dalla pianta attaccano l’Helicobacter pylori.
I giovani germogli e le foglie, nonostante siano caustiche e dal sapore acre, ricchi in vitamina C, carotene e calcio, sono localmente consumati come verdura; dai fusti e dalle radici vengono inoltre ricavate robuste fibre. Tutte le parti della pianta sono utilizzate da tempi remoti nella medicina tradizionale, in particolare indiana, per le supposte proprietà analgesiche, antiossidanti, antimicrobiche, gastroprotettive e per gli effetti positivi nella obesità, osteoporosi e nei processi di guarigione delle fratture, sono in corso studi di laboratorio per verificarne le proprietà, gli effetti collaterali ed isolare i principi attivi presenti.
Tra gli altri usi si ricordano quelli agroforestali.
La pianta viene talvolta coltivata per stabilizzare le dune di sabbia e può essere coltivata fino a formare una siepe.
Gli steli e le radici, inoltre, producono una fibra forte.

Modalità di Preparazione –
La Cissus quadrangularis è una pianta che è stata utilizzata come medicinale fin dall’antichità. È stata utilizzata in varie medicine classiche ayurvediche per curare ossa rotte e legamenti e tendini feriti.
Sono stati svolti studi sperimentali per i suoi effetti in animali con osteoporosi e fratture ossee.
Tra gli usi alimentari si riporta che i giovani steli vengono consumati cotti; solitamente fritti o al curry.
Le foglie e i giovani germogli vengono utilizzati nella preparazione di papaveri e curry.
Anche i frutti vengono consumati.
La cenere della pianta viene utilizzata come sostituto del lievito.
In campo medicinale un infuso della pianta è antifungino e antielmintico.
Il gambo ridotto in poltiglia viene somministrato nel trattamento dell’asma; viene utilizzato come alterativo nei casi di amenorrea; e viene somministrato nel trattamento delle emorroidi.
Le foglie o i giovani steli sono analgesici e accelerano anche la velocità di guarigione; vengono frantumati e applicati come un impiastro per alleviare il dolore delle ossa rotte; per la maturazione dei foruncoli; per curare ferite e ustioni; per alleviare il dolore delle articolazioni reumatiche; e anche come cura delle piaghe da sella dei cavalli.
Le radici secche polverizzate vengono utilizzate per trattare l’indigestione.
La radice polverizzata è considerata specifica nel trattamento delle ossa fratturate.
Un estratto del fusto in alcol etilico ha mostrato interessanti proprietà estrogeniche. Inoltre, ha dimostrato un effetto di promozione della crescita sulle cellule della pelle e riduce anche la morte cellulare dovuta all’ossidazione. La pianta ha un potenziale come ingrediente attivo nei preparati per il trattamento dell’invecchiamento cutaneo nelle donne in post-menopausa.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
http://www.westafricanplants.senckenberg.de/images/pictures/Cissus_quadrangularis_PBirnb_CAN08337_101484.JPG

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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