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Uvaria grandiflora

Uvaria grandiflora

L’uvaria a fiori grandi (Uvaria grandiflora Roxb. ex Hornem. 1819) è una specie arbustiva appartenente alla famiglia delle Annonaceae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota,
Regno Plantae,
Divisione Magnoliophyta,
Classe Magnoliopsida,
Sottoclasse Magnoliidae,
Ordine Magnoliales,
Famiglia Annonaceae,
Genere Uvaria,
Specie U. grandiflora.
Sono sinonimi i termini:
– Guatteria macrantha C.Presl;
– Unona grandiflora DC.;
– Unona setigera Blanco;
– Uva grandiflora (DC.) Kuntze;
– Uvaria cardinalis Elmer;
– Uvaria flava Teijsm. & Binn.;
– Uvaria grandiflora Roxb.;
– Uvaria grandiflora Wall.;
– Uvaria grandiflora var. flava (Teijsm. & Binn.) J.Sinclair;
– Uvaria grandiflora var. tuberculata (King) J.Sinclair;
– Uvaria platypetala Champ.;
– Uvaria platypetala Champ. ex Benth.;
– Uvaria purpurea Blume;
– Uvaria purpurea var. alba Miq.;
– Uvaria purpurea var. alba Scheff.;
– Uvaria purpurea var. angustifolia Miq.;
– Uvaria purpurea var. flava (Teijsm. & Binn.) Scheff.;
– Uvaria purpurea var. glabra Burck;
– Uvaria purpurea var. glabra Burck ex Boerl.;
– Uvaria purpurea var. glabrescens Becc.;
– Uvaria purpurea var. glabrescens Becc. ex Scheff.;
– Uvaria purpurea var. neoguineensis Diels;
– Uvaria purpurea var. subbiflora Miq.;
– Uvaria purpurea var. tuberculata King;
– Uvaria rhodantha Hance;
– Uvaria rhodantha Hance ex Walp.;
– Uvaria rubra C.B.Rob.;
– Uvaria setigera (Blanco) Blanco.
All’interno di questa specie vengono riconosciute le seguenti varietà:
– Uvaria grandiflora var. flava (Teijsm. & Binn. ex Miq.) Scheff.;
– Uvaria grandiflora var. grandiflora.

Etimologia –
Il termine Uvaria proviene dal latino “uvarius, a, um”, da uva, quindi simile ad un grappolo d’uva, con riferimento ai frutti di alcune specie del genere.
L’epiteto specifico grandiflora viene dai nomi latini “grandis”, cioè grande e “flos, -oris”, cioè fiore, con ovvio riferimento alla grandezza dei fiori.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
L’Uvaria grandiflora è una pianta originaria di un areale che comprende: Cina (Guangdong, Guangxi e Hainan), Filippine, Indonesia, Malaysia, Myanmar, Thailandia e Vietnam e Nuova Guinea.
Il suo habitat è quello delle foreste aperte, boschetti ad altitudini comprese tra 400 e 1.000 metri nella Cina meridionale.

Descrizione –
L’Uvaria grandiflora è una pianta che cresce in forma di arbusto rampicante alto fino a 10 m; questi sono da pubescenti a ferruginosi, densamente stellati e tomentosi.
I piccioli fogliari sono lunghi 5-8 mm e la lamina fogliare è di forma oblungo-obovata, 7-30 × 3,5-12,5 cm, di consistenza da cartacea a sottilmente coriacea, con nervature secondarie 10-17(-24) su ciascun lato della vena mediana e a ca. 60° rispetto alla vena media, base poco cordata, apice acuto, brevemente acuminato o talvolta caudata.
Le infiorescenze fogliari sono opposte, cimose, con 1(-3) fiori; brattee 2, da ovate a obovate, circa 3×2,5 cm.
I fiori sono ermafroditi sono portati da un pedicello lungo 0,5-5 cm, di 7-11 cm di diametro, con calice a 3 lobi ovati con apice da ottuso ad acuto, di circa 2 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza, di colore verde giallastro, e 6 petali, tre interni obovati-oblunghi e tre esterni ovati, di dimensioni pressoché uguali, circa 4 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza, spessi e leggermente villosi, di colore rosso vermiglio tendente col tempo al porpora, giallo crema alla base. Gli stami, numerosi, formano insieme ai pistilli un globo compatto al centro del fiore.
Il frutto è un grappolo di monocarpi, su un pedicello lungo 1,5-3 cm, pressoché cilindrici con apice mucronato, tomentosi, di colore giallo arancio, di 3-7 cm di lunghezza e 1,5-2 cm di diametro, con polpa carnosa.
All’interno sono presenti 5-20 semi ovoidi appiattiti di colore bruno chiaro.

Coltivazione –
L’Uvaria grandiflora è un robusto arbusto rampicante che viene utilizzato localmente, essendo raccolta allo stato selvatico per i suoi frutti commestibili, usi medicinali e steli, che possono essere utilizzati come il rattan.
La pianta viene talvolta coltivata; è una specie vigorosa dai grandi fiori vistosi, piuttosto rara al di fuori delle aree di origine, coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale in pieno sole o parziale ombra. Non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante, e ben radicata può resistere a periodi di siccità; utilizzabile a scopo ornamentale addossata a pareti o appoggiata a robuste ringhiere.
Questa pianta è coltivabile anche in vaso, dove il clima non consente la permanenza all’aperto durante l’intero anno, in ambienti luminosi con temperature non inferiori a 15 °C; le innaffiature devono essere regolari e abbondanti in estate, diradate in inverno, lasciando parzialmente asciugare il substrato, e le concimazioni, durante il periodo vegetativo, effettuate con prodotti bilanciati con microelementi.
La pianta si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 1-2 giorni, in substrato organico con aggiunta di sabbia o perlite per un 30%, mantenuto umido, alla temperatura di 24-26 °C, con tempi di germinazione di 1-2 mesi e prima fioritura quando ha raggiunto un’altezza di circa 1 m, e per talea.

Usi e Tradizioni –
L’Uvaria grandiflora è una pianta conosciuta localmente con i nomi di: 大花紫玉盘, da hua zi yu pan.
I frutti di questa pianta sono eduli, con polpa piuttosto dolciastra non particolarmente apprezzata, e consumati crudi o utilizzati per conserve.
Foglie, corteccia e radici vengono utilizzate in vari modi nella medicina tradizionale per diverse patologie; studi di laboratorio hanno evidenziato la presenza negli estratti di corteccia di flavonoidi con elevata attività antibatterica e antiossidante.

Modalità di Preparazione –
L’Uvaria grandiflora è una pianta che viene utilizzata sia per scopi alimentari che medicinali.
I frutti sono aromatici, consumati crudi o conservati.
In campo medicinale si impiegano corteccia, foglie e radici che trovano applicazione nella medicina tradizionale contro il mal di stomaco, i dolori addominali, le malattie della pelle.
I fusti rampicanti sono un buon sostituto del rattan.

Guido Bissanti

Fonti
– Acta Plantarum – Flora delle Regioni italiane.
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– Useful Tropical Plants Database.
– Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore.
– Pignatti S., 1982. Flora d’Italia, Edagricole, Bologna.
– Treben M., 2000. La Salute dalla Farmacia del Signore, Consigli ed esperienze con le erbe medicinali, Ennsthaler Editore.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/105110079/original.png
https://tropical.theferns.info/plantimages/3/9/39635447af220d69055ba26ba3962217b41d5ceb.jpg

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, non rappresentano in alcun modo prescrizione di tipo medico; si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.




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