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Riproduzione del Tiglio nostrano

Riproduzione del Tiglio nostrano

Il tiglio nostrano o tiglio nostrale (Tilia platyphyllos Scop.) è un albero della famiglia delle Malvacee, presente in Europa ed Asia occidentale.

Habitat idoneo di riproduzione –
Il tiglio nostrano è una pianta che cresce in un vasto areale che va dall’Europa, soprattutto dal centro al sud, arrivando fino all’Asia occidentale.
In Europa è presente dalla Gran Bretagna e dal Belgio a sud e a est fino alla Spagna, alla Crimea, al Caucaso.
Si tratta di una pianta piuttosto esigente in termini di umidità che può abitare terreni calcarei o silicei dove tende a formare popolamenti monospecifici. Il suo habitat è quello dei boschi misti dei pendii rocciosi, burroni, calanchi.
Lo si trova anche nei boschi di latifoglie dove solitamente appare in compagnia di querce, pini, noccioli, faggi, aceri, sorbi e frassini, dove cresce soprattutto su terreni fertili e calcarei o, comunque con pH più elevato.

Propagazione –
Il tiglio nostrano è un albero che predilige terreni fertili, umidi, argillosi con pH da alcalino a neutro, ma riesce a crescere anche su terreni leggermente acidi.
Stenta invece su terreni molto secchi o molto umidi mentre cresce sia in pieno sole o mezz’ombra.
Le piante possono essere trapiantate abbastanza facilmente, anche quando sono piuttosto grandi; alberi fino a 60 anni sono stati trapiantati con successo.
Si tratta di una pianta molto longeva.
I tigli tendono a ibridarsi con altre specie del genere se queste crescono nelle vicinanze.
La propagazione può avvenire per seme.
Il seme deve essere fresco, maturo ma che non abbia ancora sviluppato un tegumento duro; va seminato in un semenzaio non riscaldato, dove possono essere necessari fino a 18 mesi per germogliare.
I semi immagazzinati possono essere molto lenti a germogliare. Sia per via del tegumento che è duro, che per la dormienza embrionale il seme può impiegare fino a 8 anni per germogliare.
Un modo per abbreviare questo tempo è stratificare il seme per 5 mesi ad alte temperature (10°C di notte, fino a 30°C di giorno) e poi 5 mesi di stratificazione a freddo.
Dopo l’emergenza delle piantine, quando sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, vanno poste in vasi singoli e coltivate in serra per il primo inverno.
Il trapianto va effettuato a primavera o all’inizio dell’estate, comunque dopo le ultime gelate previste.
La propagazione può avvenire anche tramite polloni.
Questi vanno rimossi con il numero maggiore di radici per avere più successo di attecchimento. L’operazione va effettuata durante la stagione dormiente e trapiantati immediatamente.

Ecologia –
Il tiglio nostrano è un albero che svolge un ruolo molto importante per la fauna, sia come rifugio che come pianta alimentare.
Questa pianta è un’ottima mellifera; è bottinata dalle api ottenendo un miele, spesso mono floreale, che ha una cristallizzazione lenta.
Il legno di questo tiglio è usato al pari di quello dell’altra specie simile, Tilia cordata.
Il legno viene utilizzato per intagliare e quasi tutte le parti dell’albero possono essere utilizzate come foraggio, corda o legna da ardere. La rafia e il miele, storicamente i principali prodotti della Tilia, potrebbero aver avuto un ruolo importante nell’espansione della specie e nel suo status di tipico albero agroforestale nel Medioevo.
Tutte le specie della Tilia sono importanti anche come piante ornamentali, come cinture di protezione e in silvicoltura.
La pianta contiene anche tannini che possono agire come astringente.
Il legno viene ridotto in carbone e consumato per trattare disturbi intestinali e utilizzato localmente per edema o infezioni, come la cellulite o la parte inferiore delle gambe.




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