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Calidris maritima

Calidris maritima

Il piovanello violetto (Calidris maritima, Brünnich 1764) è un uccello appartenente alla famiglia degli Scolopacidae.

Sistematica –
Dal punto di vista sistematico appartiene al:
Dominio Eukaryota;
Regno Animalia;
Phylum Chordata;
Subphylum Vertebrata;
Classe Aves;
Ordine Charadriiformes;
Sottordine Scolopaci;
Famiglia Scolopacidae;
Genere Calidris;
Specie C. maritima.
È basionimo il termine:
– Tringa maritima Brünnich, 1764.
Sono sinonimi i termini:
– Arquatella maritima (Brünnich, 1764);
– Erolia maritima (Brünnich, 1764);
– Pelidna maritima (Brünnich, 1764);
– Tringa striata Linnaeus.
All’interno di questa specie si riconoscono le seguenti quattro sottospecie:
– Calidris maritima subsp. belcheri Engelmoer & Roselaar, 1998;
– Calidris maritima subsp. littoralis (C.L.Brehm, 1831);
– Calidris maritima subsp. maritima (Brunnich, 1764);
– Calidris maritima subsp. groenlandica.

Distribuzione Geografica ed Habitat –
La Calidris maritima è un uccello diffuso in un ampio areale che comprende: Europa centrale, occidentale e settentrionale, compresa l’Italia, Groenlandia, Canada e Stati Uniti orientali.
È di passo nell’Europa orientale, in Svizzera, Marocco, Capo Verde, Libia, Malta e Kazakhstan.
Il suo areale riproduttivo si estende dalle isole artiche del Canada settentrionale, verso est fino alla Groenlandia, all’Islanda, alle Svalbard e alla Scandinavia settentrionale, fino alla Siberia occidentale e alla penisola di Taymyr. Nell’alto artico la Calidris maritima nidifica a bassa quota nella tundra, a volte lontana dalla costa, ma nelle regioni subartiche della Svezia e della Norvegia nidifica sui fianchi brulli delle montagne vicino al limite del terreno ghiacciato. Gli uccelli che nidificano alle alte latitudini migrano verso sud e trascorrono l’inverno sulle coste rocciose su entrambi i lati dell’Atlantico settentrionale. Svernano lungo la costa del Nord America fino alla Carolina del Sud e sulla costa atlantica orientale fino alla Francia e all’Iberia settentrionale.
Gli uccelli che svernano nel nord della Scozia e nel sud-ovest dell’Irlanda migrano in Canada (isola di Baffin e isola di Devon) per riprodursi.

Descrizione –
La Calidris maritima è un uccello che allo stadio adulto si riconosce per le zampe di colore giallo-marrone chiaro corte e un becco scuro medio sottile con una base gialla, con maschi e femmine sono indistinguibili in natura tra di loro.
I giovani sono del tutto simili agli adulti in abito nuziale ma con becco alla base e le zampe gialle – arancio.
Le dimensioni in lunghezza sono di 20–22 cm, con un’apertura alare di 42–46 cm ed un peso che oscilla tra 50 e 105 g.
Il corpo è scuro nella parte superiore con una leggera lucentezza violacea e principalmente bianco nella parte inferiore.
In abito estivo hanno le parti superiori marrone con orlature delle copritrici bianche e screziature nere o arancio – fulvo. Il vertice è arancio – fulvo con striature sottili nerastre; nuca e lati del capo e gola fulvo – ocra chiaro con sottili screziature dietro l’occhio nerastre e una stria nera tra l’occhio e il becco marrone scuro.
Il petto è fulvo – ocra chiaro con sottili screziature nerastre e sfuma con questa colorazione sullo sfondo bianco di addome e ventre.
La coda presenta una stria nerastra al centro ed è marrone ai lati.
Le ali, nella parte superiore, sono di colore marrone scuro tendente al nerastro verso le estremità e con una sottile ma netta banda bianca.
In abito invernale gli adulti presentano le parti superiori e il capo di colore marrone con screziature scure sulle ali.
Il petto è anch’esso marrone con screziature più scure che sfumano verso il bianco dell’addome e del ventre.
Tra l’occhio e il becco vi è una stria nerastra e una macchietta bianca presso la base del becco. Quest’ultimo assume un deciso colore ocra arancio alla base che sfuma al nerastro verso l’estremità.

Biologia –
L’ habitat riproduttivo della Calidris maritima è la tundra settentrionale delle isole artiche in Canada e le zone costiere della Groenlandia e dell’Europa nord occidentale. Possono riprodursi a un anno di età.
Il maschio fa diversi graffi sul terreno; la femmina ne sceglie uno e depone 3 o 4 uova. Questi sono di colore oliva con macchie marroni e misurano circa 37 mm × 26 mm.
Il maschio si assume la responsabilità principale dell’incubazione delle uova che si schiudono in 21-22 giorni.
Dopo nati i pulcini sono ricoperti da una fitta peluria. Le parti superiori hanno macchie nere e cannella con macchie bianche; le parti inferiori sono principalmente bianche.
Di solito solo il maschio si prende cura dei pulcini che possono nutrirsi da soli.
L’età massima di questo volatile registrata dai dati sul recupero degli anelli in Europa è di 20 anni e 9 mesi per un uccello recuperato in Svezia.

Ruolo Ecologico –
La Calidris maritima è un uccello legato prevalentemente ad un habitat e solitamente, fuori dalla stagione riproduttiva, si fissa su rocce dove cerca i vermi e sulle masse attorcigliate di quercia marittima e alghe dove trova i crostacei, cozze scoperte dalla marea, anche su pontili e frangiflutti e rimane “invisibile” finché non si muove, ma è comunque un uccello socievole e si lascia avvicinare con una certa facilità.
Se un’onda lo sorprende mentre sta su uno scoglio ad alimentarsi, rimane sul posto lasciandosi sollevare dall’acqua per poi ricadere e tornare al suo posto come se nulla fosse accaduto.
Questo uccello non si vede mai su spiagge o distese di fango. In volo si riconosce per una stretta ma evidente barra alare bianca, presenta comunque una struttura più compatta degli altri trampolieri. Sverna in piccoli stormi su coste e isolette rocciose.
Per quanto riguarda il suo stato di conservazione si tratta di una specie con un areale molto vasto e con una popolazione molto numerosa, anche se in diminuzione.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha giudicato la minaccia per la specie “di minima preoccupazione”.
È una delle specie a cui si applica l’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell’Africa e dell’Eurasia (AEWA).

Guido Bissanti

Fonti
– Wikipedia, l’enciclopedia libera.
– GBIF, the Global Biodiversity Information Facility.
– C.Battisti, D. Taffon, F. Giucca, 2008. Atlante degli uccelli nidificanti, Gangemi Editore, Roma.
– L. Svensson, K.Mullarney, D. Zetterstrom, 1999. Guida agli uccelli d’Europa, Nord Africa e Vicino Oriente, Harper Collins Editore, Regno Unito.

Fonte foto:
https://inaturalist-open-data.s3.amazonaws.com/photos/253680394/original.jpg




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